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BEPPE GRILLO SI CANDIDA A SEGRETARIO DEL PD

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: BEPPE GRILLO SI CANDIDA A SEGRETARIO DEL PD

Messaggioda antonio bianco il 14/07/2009, 21:03

Franz non si sente coinvolto ma dice... (forse ho offeso l' intelligenza di qualcuno e me ne dispiace)

"Il fatto che il PD non abbia programmi ed un volto ben caratterizzato non autorizza a farlo dirigere da un comico del qualunquismo."

E' già qualcosa scrivere che il PD non ha programmi, prima non se ne poco ma adesso sembra sia partito finalmente il processo politico alla dirigenza.
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Re: BEPPE GRILLO SI CANDIDA A SEGRETARIO DEL PD

Messaggioda mauri il 14/07/2009, 23:15

franz ha scritto:Ritengo che uno che chiama Prodi "Alzhaimer" e che si riferisce al partito che si candida a guidare chiamandolo "sto cazz' di partito" sia un essere indegno al ruolo che si prefigge ed anche di essere iscritto al PD. La sua è solo una provocazione, per farsi pubblicità, per far parlare di se'. Con tutti i problemi seri che ha il paese riengo assurdo perdere ulteriore tempo.
Franz


ennò franz, ti sbagli e di grosso, qui il problema non sono i vari grilli ma i dirigenti del pd amorfe zampe azzoppate
grillo dimostra passione, un lider deve esere appassionato, amare e avere cuore e parlare col cuore
il pd ha bisogno di una persona che ami e sia appassionata, solo così potrà diventare un partito di governo
altrimenti si disintegrerà
notte, mauri

ps
credo ci sia bisogno di vacanze per staccare la spina e poi affrontare i problemi con animo leggero ma col cuore
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Re: BEPPE GRILLO SI CANDIDA A SEGRETARIO DEL PD

Messaggioda franz il 15/07/2009, 7:45

mauri ha scritto:ennò franz, ti sbagli e di grosso, qui il problema non sono i vari grilli ma i dirigenti del pd amorfe zampe azzoppate
grillo dimostra passione, un lider deve esere appassionato, amare e avere cuore e parlare col cuore
il pd ha bisogno di una persona che ami e sia appassionata, solo così potrà diventare un partito di governo
altrimenti si disintegrerà
notte, mauri

Che il PD (partito a cui non sono iscritto) abbia un problema di leadership è cosa nota.
Che Grillo dimostri passione, per il suo lavoro e per il suo fatturato è evidente.
Non certo per il PD, che attacca un giorno si' e l'altro pure.
Che il PD abbia bisogno di persone serie e appassionate sono d'accordo ma chi vede in Grillo queste caratteristiche è lui a sbagliarsi di grosso.
Ciao,
Franz
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Re: BEPPE GRILLO SI CANDIDA A SEGRETARIO DEL PD

Messaggioda pagheca il 15/07/2009, 9:16

Sono perfettamente d'accordo con Franz. Direi che questi argomenti surreali a favore della candidatura di un comico, neanche tanto divertente, grandemente ignorante, lontano anni luce da quella serieta' che ci si aspetterebbe in un partito politico e dalle sue linee guida, e' il segno evidente del disorientamento di cui soffre il mio paese, e nulla piu'.

Grazie anche a Berlusconi per tutto questo. E' riuscito in ogni suo obiettivo.

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Re: BEPPE GRILLO SI CANDIDA A SEGRETARIO DEL PD

Messaggioda mauri il 15/07/2009, 10:47

grillo ha buttato il masso e tutti i ranocchi si sono agitati
ora grillo è eliminato e lo stagno torna immoto
lo vedo anche io che la cosa è stata paradossale ma ha reso pubblico e fatto discutere gli italiani , spero che i ns dirigenti lo capiscano e si diano una mossa ed inizino a parlare come gli italiani, che si facciano capire e facciano capire che non sono marziani che parlano un'altra lingua, che sono persone normali come tutti e come tutti abbiamo problemi,
invece di avere la puzzetta sotto il naso
il successo di berlusconi è stato quello di incarnare l'italiano medio con tutti i suoi difetti, per questo viene accettato e tollerato, e l'italiano medio non si fa troppe domande, analisi, perchè ha i problemi contingenti della vita da risolvere
noi che pensiamo di essere così bravi così intelligenti e intellettuali e superiori non rappresentiamo che solamente noi stessi, chiusi nel ghetto continuiamo a martellarci i coglioni sui perchè?
ciao, mauri

ps
anche marino ha scompigliato le carte ma lo ha fatto in un modo troppo educato, comunque meglio di niente già è qualcosa
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Re: BEPPE GRILLO SI CANDIDA A SEGRETARIO DEL PD

Messaggioda pierodm il 15/07/2009, 12:10

L'autocandidatura di Grillo è evidentemente una provocazione, un paradosso.

Ma non perché Grillo è un "comico". Né perché "parla male del PD".
E' una provocazione perché sarebbe una provocazione qualunque candidatura alla segreteria di un partito, quando viene da chiunque sia fuori da questo partito, qualunque partito: un segretario non è un conquistatore, né un compratore che rastrella sul mercato borsistico il 51% delle azioni, ma è, cioè dev'essere - direi quasi per definizione - un "prodotto" del partito stesso.
Ma la provocazione ha avuto qualche effetto - non so se sia il "suo" effetto, cioè quello espressamente voluto: quello di far emergere le ragioni del rifiuto, o meglio, di far emergere nella concitazione del rifiuto stesso un frammento di "realtà", ossia di spontaneità, di pensiero, di atteggiamento da parte di questa politica.
Torniamo alla questione del "comico" e del "parlare male".

L'uso dell'appellativo di "comico" mi ricorda le reazioni che certa gerarchia vaticana e certi ambienti (non solo democristiani e fascisti, ma anche di una certa parte di nomenklatura del PCI) ebbero a suo tempo verso PP Pasolini, quando osò commentare nel modo che gli era congeniale alcune questioni scottanti: non più scrittore, non più intellettuale, non più artista, ma una specie di psicolabile in preda alle proprie sindromi di omosessuale, un guitto, un teatrante, uno "spostato", vale a dire un disadattato. Un povero stronzo, al quale si chiese con "quale autorità" interveniva su quelle questioni.
In questo senso, non si tratta di un paragone tra Pasolini e Grillo, ma dell'incoerenza e la strumentalità di certi punti di vista, di certe reazioni, che considerano un giornalista, un attore, uno scrittore, un panettiere, un cittadino qualunque, rispettivamente intellettuali o scribacchini, lavoratori o esaltati rompicoglioni, artisti o pagliacci, secondo che siano d'accordo o in disaccordo con quello che al momento fa comodo.

Il "parlare male" di Grillo del PD sembra anche a me esagerato, se non altro nei toni: ma sono i toni di chi sta su un palcoscenico, e fa quel mestiere.
Ma sugli stessi temi molti di noi, e anche molti nella sinistra stessa, nel partito stesso, esprimono in sostanza le stesse idee: con toni più misurati, ma proprio per questo forse più gravi, in quanto esprimono un dissenso meno spettacolare e più profondo, più "politico".
Ma non voglio continuare a insistere su questo tasto. Vado al sodo.

Le candidature stravaganti e provocatorie non si bloccano per via burocratica, o con la censura verso il mestiere o la figura del canditato, ma con l'autorevolezza: nessun artista, nessun "pagliaccio" si sarebbe mai sognato di candidarsi alla segreteria del PCI, e nemmeno del primo PDS, ma nemmeno della DC - e non è che mancassero i critici acerrimi del partito, nelle varie categorie.
Come d'altra parte ho già detto, sono stati questi stessi dirigenti - diciamo brevemente, è stato questo stesso partito - a trascinare a mano a mano, per la parte che gli competeva, la politica su questa linea personalistica, su questo schemi leaderistici, sull'esasperazione competitiva giocata a tutto campo.
Quando D'Alema si lamenta dell'invasione della società civile, la dice sbagliata, ma il disegno è corretto: la politica - privata scientemente di ogni confine ideologico, destrutturato il concetto di partito, ridotta al sistematico conteggio maggioritario dei voti, etc - è destinata ex officio ad ogni genere di "invasione": anche qui, non possiamo considerare "modernità" l'invasione dei Colaninno, e una nequizia quella dei Grillo.

Per inciso: io non voterei mai Grillo, ma soprattutto perché penso che sia opportuno che ciascuno faccia quello che sa fare meglio, e che per un giornalista bravo, un comico di successo, uno scrittore geniale, diventare un parlamentare o un dirigente di partito non sia per niente una "promozione".
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Grillo

Messaggioda Robyn il 15/07/2009, 12:53

Dopo la delusione elettorale ,dovuta alla sconfitta e dal fatto che il cs era dominato dai veti incrociati,in una parte dell'elettorato di sinistra è subentrata una delusione che sembra essere finita.Ma dopo lo stato di delusione subentra uno stato antiserioso che è lo stato terminale della delusione dopodiche si torna allo stato normale in cui si è seri e qualche volta si ride.Grillo e Idv hanno capito questo,hanno capito il virus antiserioso di una parte dell'elettorato di sinistra è questo è il motivo del loro momentaneo successo.Questo accadeva anche nel passato ,ma il Pci riusciva a riportare questa parte elettorale nel suo alveo incanalandolo democraticamente.Per contrastare questa situazione serve un'umorismo inserito nelle regole.Grillo che insulta i partiti e la democrazia non si rende conto dei danni che questo può provocare
La tessera di Grillo già c'è,è inattiva ed è postdatata al 21 luglio dell'anno prossimo,e per ottenerla serve un corso di reinserimento.Grillo dovrà recarsi presso una sede del PD e seguire per 12 mesi delle lezioni con tanto di interrogazione
a)Storia della democrazia e dei partiti b)La storia cristiano sociale c)Il movimento socialista ligure e Spezino d)Genova ,il porto,la sua storia e)La repubblica marinara.La sede di frequentazione è a Levanto vicino l'informagiovani,dove c'è il mare che lo può ispirare e guarire.Ci si và in treno non in macchina,sarebbe troppo comodo.In merito all'indulto è stato fatto perche c'erano degli extracomunitari che per fame avevano rubato un tramezzino,non è stato fatto per reati legati alla frode od altro.Se poi si ricomincia un'altra volta con gli insulti cìè un nuovo ritiro della tessera Ciao Robyn
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Re: BEPPE GRILLO SI CANDIDA A SEGRETARIO DEL PD

Messaggioda Paolo65 il 15/07/2009, 13:07

Ribadisco che la candidatura di Grillo, invece che spaventare ed offendere, dovrebbe far riflettere.

Grillo è la manifestazione di un vuoto politico e di leadership, e questo volerlo cacciare burocraticamente peggiora solo le cose.

Al di fuori delle regole che daranno sicuramente ragione a chi deciderà di non far partecipare Grillo, il vero motivo della sua esclusione è la paura di dargli una platea enorme dove il comico potrebbe attaccare la vecchia nomenclatura, su temi serissimi che farebbero riflettere molti elettori.

Nona caso Marino non è preoccupato di Grillo, mentre tutto il vecchiume del PD si.

Grillo, anche se non dovesse vincere, e non vincerebbe perchè gli elettori del PD non sono degli scemi, farebbe definitivamente crollare il vecchio apparato.

Queste sono le vere motivazioni per cui a Grillo non verrà permesso di candidarsi....poi ci sono le regole che verranno in soccorso alla Commission per digli un bel NO!

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Re: Grillo

Messaggioda Paolo65 il 15/07/2009, 13:09

Vogliono fare le cose serie al PD? Dicano di no a Grillo ed accettino che a candidarsi possa essere la Bonino!

Poi vediamo chi prende più voti,dopo il congresso,tra lei e B&F.

Scommetti che se permettessero la sua candidatura, sia Marino che Grillo si tirerebbero indietro?

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Re: BEPPE GRILLO SI CANDIDA A SEGRETARIO DEL PD

Messaggioda franz il 15/07/2009, 13:13

pierodm ha scritto:L'uso dell'appellativo di "comico" mi ricorda le reazioni che certa gerarchia vaticana e certi ambienti (non solo democristiani e fascisti, ma anche di una certa parte di nomenklatura del PCI) ebbero a suo tempo verso PP Pasolini, quando osò commentare nel modo che gli era congeniale alcune questioni scottanti: non più scrittore, non più intellettuale, non più artista, ma una specie di psicolabile in preda alle proprie sindromi di omosessuale, un guitto, un teatrante, uno "spostato", vale a dire un disadattato. Un povero stronzo, al quale si chiese con "quale autorità" interveniva su quelle questioni.
In questo senso, non si tratta di un paragone tra Pasolini e Grillo, ma dell'incoerenza e la strumentalità di certi punti di vista, di certe reazioni, che considerano un giornalista, un attore, uno scrittore, un panettiere, un cittadino qualunque, rispettivamente intellettuali o scribacchini, lavoratori o esaltati rompicoglioni, artisti o pagliacci, secondo che siano d'accordo o in disaccordo con quello che al momento fa comodo.

Concordo in buona parte ma il paragone che fai, innescato dal tuo ricordo di certe reazioni che certa gerarchia vaticana e certi ambienti a quanto diceva Pasolini, mi pare imporoprio. Perché Pasolini non era un comico, non era il buffone di corte a cui per definizione tutto è ammesso. Perché se era surreale affibbiare quell'etichetta a PPP, non lo è affatto con Beppe Grillo.
Il solo accostamento tra i due personaggi poi mi fa venire i brividi. Ma so che non lo hai fatto.
Pasolini era un intellettuale (non oso entrare nella discussione se fosse "oragnico" oppure no) che ha lasciato profondi solchi nella cultura italiana. Mentre nel caso di Grillo .... Va beh, lasciamo perdere.

Franz
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