da Robyn il 01/07/2009, 6:57
Non sono d'accordo con l'economista Sandro B secondo il quale il recupero dell'evasione e la contemporanea riduzione delle aliquote non è un toccasana per il deficit.La riduzione delle aliquote oltre a ristabilire un minimo di giustizia sociale muove lo sviluppo e quindi fà crescere le entrate necessarie a ridurre il deficit.In merito alla lotta alla precarietà c'è un solo modo per contrastarla efficacemente,e cioè ,il lavoro flessibile deve costare di più di quello stabile.Infatti la riduzione del peso contributivo che può derivare dall'entrata a pieno regime della riforma pensionistica può riguardare solo il lavoro stabile e non quello flessibile.Infatti se i costi del lavoro stabile e flessibile fossero uguali ,la precarietà sarebbe alle stelle e ci sarebbe un'uso spropositato dell'assegno di disoccupazione.Nella situazione attuale in cui la riforma pensionistica non è ancora a pieno regime ci sono poche scelte,e cioè il costo del lavoro flessibile và aumentato se si vuole contrastare efficacemente la precarietà.In merito a Chiamparino ,che non concorre,serve sempre un terzo canditato più o meno forte è questa può essere Deborah S.Per quel che riguara l'identità del PD c'è da ricordare che l'Ulivo era un partito caratterizzato da forte identità sociale e di valori,osteggiato da due lati,in parte dai centristi e dall'altra dalla sinistra massimalista,perche oltre ad essere un partito a forte identità,la sua nascita ha portato alla democrazia dell'alternanza ed ad una certa semplificazione partitica nel rispetto del pluralismo partitico.Del vecchio centrismo rimangono solo le parti originali,senza le quali non ci sarebbe il PD o l'Ulivo.Se ne sono andati non sò dove ,o verso Berlusconi o da qualche altra parte.Quello che si può fare per rimarcare una forte identità e recuperare lo spirito dell'Ulivo.Quello che si può fare a livello simbolico è un ramoscello d'Ulivo più grande sul simbolo Ciao Robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone