pagheca ha scritto:pinopic1 ha scritto:Non è che tutto il sud sia Gomorra o i luoghi dell'interland napoletano che la TV ci ha abbondantemente mostrato e documentato. E non è che solitamente i napoletani depositino la loro spazzatura a Piazza Plebiscito.
Ma dai, veramente? Chi l'avrebbe mai detto... Ovvio, pino. Rimane il fatto che c'e' un "problema sud", diffuso e reale e negarlo non mi pare la cosa migliore. Li c'e' per esempio la concentrazione piu' elevata di criminalita' organizzata d'europa. O devo specificare che a Poggio Buffo e a Civita Montana non e' cosi' per poterlo affermare? o devo aggiungere che c'e' gente che si oppone e che e' straordinaria, quasi eroica proprio per questo ogni volta? Ovvio no? C'e' anche un'evasione fiscale da paura, un sistema di servizi pessimo, pessimi ospedali, la gestione del territorio e' in gran parte allucinante. Ma, ripeto, non posso dire "questo" e' pessimo e "quello" invece e' meglio di quell'altro che sta in quella certa citta' del Nord. Sono interventi sul forum, faccio affermazioni a braccio, non un trattato. Capisco che non e' piacevole essere oggetto di scherno per una vita ma ti assicuro che io sono dalla parte tua e che stai difendendoti dalla persona sbagliata.
pagheca
Non mi sto difendendo da te. Sono il primo a denunciare il problema sud ma c'è qualcosa che forse agli osservatori che non ci sono nati e non ci sono vissuti sfugge. La mia frase che hai riportato rispondeva alla tua idea di fare un esperimento (di rieducazione) a partire da un condominio.
Allora, vediamo se riesco a spiegarmi.
Il grado di civiltà negli ambienti borghesi, medio o piccolo borghesi, medioalti non è per nulla inferiore alla media europea. Così il grado di civiltà delle classi lavoratrici, di quelli che hanno un lavoro onesto.
Quello che in una città del nord come Bergamo manca rispetto, per esempio, a Messina, è quall'ambiente di estremo degrado, di estrema precarietà economica, che si materializza fisicamente in alcuni quartieri periferici dove si sviluppa una serie di attività illegali finalizzate alla sopravvivenza ma che sfocia in vera e propria criminalità e dove si formano i boss mafiosi.
C'è poi una parte di borghesia e di ceto politico che insieme costruiscono un sistema di potere politico-economico aperto a infiltrazioni mafiose.
Questo sistema coinvolge e corrompe o più spesso condiziona e ricatta anche parte della società civile, quella parte che più ha bisogno per le attività che svolge o vorrebbe svolgere di rapportarsi al potere politico-economico.
Un esempio: un impresario edile normalmente onesto. Prova a immaginare a quali condizionamenti può andare incontro per poter lavorare. E naturalmente tutti coloro che cercano lavoro e pensano di poter utilizzar anche l'opzione pubblico impiego o aziende partecipate. Ma la longa manus del sistema arriva anche agli imprenditori privati onesti che spesso vengono obbligati ad assumere personale da esso segnalato.
Questo sistema è inadatto ad amministrare dignitosamente la cosa pubblica; da qui deriva una serie di altre disfunzioni, come i servizi che non funzionano.
Inoltre l'economia disonesta o favorita dal sistema produce concorrenza sleale, rendendo difficile la vita all'economia onesta e obbligandola per sopravvivere ad adeguarsi. Del fenomeno del pizzo mi pare superfluo parlare. E attenzione: non si tratta soltanto di un costo economico; pensa come deve sentirsi un imprenditore che sa di avere gli occhi della criminalità puntati addosso e al volte il fiato sul collo. Quanti sono quelli che rinunciano ad investire in attività d'impresa per questo motivo? Credo non pochi.
Tutto questo crea un ambiente ostile e inadatto alla crescita di un tessuto economico virtuoso; il sottosviluppo a sua volta alimenta il degrado da quale siamo partiti