pianogrande ha scritto:Il problema di avere una magistratura che funzioni rimane ma non è quella, per me, la soluzione.
Riflettiamoci un po', magari, ci viene qualche idea migliore.
La domanda potrebbe essere: come controllare - gestire l'attività della magistratura senza influenzarne l'azione nel senso di garantire l'impunità ai potenti?
Oppure: come sottoporre a controllo (di efficienza, di equità e quant'altro) un organo che deve essere libero da ogni condizionamento?
Cominciamo a metterci daccordo su quale è il problema.
Chissà che questo non porti a qualche barlume di soluzione?
Io l'idea migliore posso anche proporla ed è il federalismo, ma poi passo per monomaniacale e magari anche qui si dice che per averlo dovremmo attendere che il popolo diventi piu' onesto.
E so che federalismo e democrazia diretta (quindi decisione diretta su molti temi e elezione diretta dei tre poteri) vanno d'accordo e di pari passo. Non è un caso che i paesi federalisti siano quelli con la maggiore estensione della democrazia diretta, rispetto ai paesi fortemente centralizzati e che in essi avvenga l'elezione di PM, giudici o anche solo dei giudici di pace.
Perché dico che nel campo della giustizia il federalismo è una possibile soluzione?
Perché lo vedo nella realtà delle cose, per come funzionano nei paesi federali.
Uno dei gravi problemi della giustizia in Italia è la crinica mancanza di uomini, strutture e mezzi.
E da noi tutto dipende da Roma, dal Ministero della Giustizia, dal suo budget, dalle sue decisioni.
In un paese federale invece l'amministrazione è locale. Dipende dal Cantone, dal Länder, dallo Stato (in USA che ne sono 50). Ogni giurisdizione ha il suo autonomo gettito tributario, che non dipende dai riversamenti della capitale.
Ogni giurisdizione quindi, sulla base della sua politica stabilita democraticamente con i cittadini, investe per costuire tribunali e carceri, per le sua forze di polizia, assume e paga magistrati, poliziotti, guardie carcerarie.
Non ci sono quindi scuse che Washington, Berlino, Vienna, Ottawa, Canberra o Berna non danno i fondi.
Ora quasi sicuramente mi verrete a dire che allora in Sicilia, in mano alla mafia, le cose peggiorerebbero ulteriormente.
Ma anche se fosse vero (e poi spiego perché non lo è completamente) io ritengo che migliorerebbero in Toscana, Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia e tante altre regioni del centro e del nord. Intanto vediamo di fare in modo che dove la situazione puo' migliorare, cio' avvenga. Poi per la Sicilia e le regioni del sud dove impera la criminalità organizzata, va detto che in un contesto federale è normale poter stabilire che alcune tipologie di crimini non sono gestiti localmente ma sono "federali" e quindi sfuggono alla giurisdizione locale. Terrorismo e ciminalità organizzata sarebbero due tipologie da assegnare comunque a strutture di intelligence e di giudizio centralizzate.
In un contesto federale non è affatto detto che per forza i codici civili e penali siano locali come in USA. In Germania e Svizzera il codice civile e penale è uno solo, valido per tutti. E' solo l'amministrazione della macchina della giustizia che è locale, perché solo localmente si conoscono i problemi e li si possono risolvere velocemente.
Ed è localmente che se mancano 50 giudici e 300 poliziotti, si decide averli e finanziarne l'onere.
Che poi i giudici siano nominati con concorso o anche eletti dal popolo è un dettaglio locale, di minore importanza.
Quello che conta è che se mancano carceri, se il tribunale è fattiscente ed inadeguato, la soluzione è locale.
E qui, quasi altrettanto sicuramente, qualcuno mi verrà a dire che localmente non ci sono i fondi, quindi siamo di nuovo al punto di partenza. Ed invece no. I fondi localmente ci sono, facendo un federalismo fiscale serio. Anche nel Sud.
Il controllo di cui parli quindi è quello dei cittadini, che è possibile solo quando è locale. Qui le regioni sono anche troppo grandi e ritengo che la provincia sarebbe la giurisdizione migliore per la gestione locale della sicurezza e della giustizia.
Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)