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parte l'iter per la modifica della legge 157/92 sulla caccia

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Re: parte l'iter per la modifica della legge 157/92 sulla caccia

Messaggioda mauri il 23/04/2009, 10:11

una notizia positiva,rientriamo almeno nei parametri europei...
resta comunque la bomba della legge orsi in discussione in commissione ambiente
speriamo che venga silurata anche questa altrimenti questa sarebbe una vittoria di pirro
la brambilla è una perla di donna, ha a cuore il turismo, meno male che a qualcosa ci tiene e almeno in questo caso si è espressa a favore dell'abolizione della caccia, vedremo cosa accadrà del dl orsi e se la signora predica bene e razzola male
ciao, mauri


Voto bipartisan, governo favorevole. Federfauna contro il sottosegretario Brambilla
Caccia, nessun giorno in più per sparare
Bocciato alla Camera un articolo di legge che avrebbe consentito alle regioni di adottare deroghe al calendario

MILANO - La commissione Agricoltura della Camera ha soppresso il comma della legge comunitaria che introduceva una deregolamentazione dell'attuale calendario venatorio, che avrebbe attribuito alle regioni la possibilità di superare i paletti imposti dalla attuale legge 157 sulla caccia. La commissione ha dato parere favorevole agli emendamenti soppressivi della norma introdotta al Senato, ma ha bocciato anche tutti gli emendamenti degli ambientalisti per introdurre ulteriori vincoli alle «doppiette». Il voto è stato di ampia maggioranza ed ha avuto il parere favorevole sia del governo che del relatore Isidoro Gottardo (Pdl).

«DANNEGGIA IL TURISMO» - A favore della sua approvazione si erano espressi diversi esponenti della maggioranza, tra cui il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Michela Vittoria Brambilla, che aveva spiegato che «allungare i tempi in cui è possibile cacciare fa male al turismo». «La mia posizione in qualità di responsabile delle politiche turistiche nazionali - ha spiegato il sottosegretario- è una posizione che intende preservare la tutela del nostro ambiente e della sua fauna, in quanto questa è una delle ricchezze italiane che costituisce una forte attrattiva nei confronti del turismo di tutto il mondo. Il doveroso obiettivo che mi devo proporre e che mi propongo è quello di promuovere il nostro turismo e quindi evitare che vi siano interventi normativi che vadano a modificare i costumi scoraggiando il turismo ambientale e paesaggistico». Non solo: «Considerando che i cacciatori hanno libero accesso a tutti i fondi eccetto quelli in cui è espressamente vietato - ha sottolineato la Brambilla -, è facile capire che se i turisti italiani e stranieri sapessero che in un parco o in un bosco possono incontrare qualcuno che con il fucile in mano è a caccia di qualche disperata bestiola, non sarebbero incentivati a venire in Italia. Senza contare che così si metterebbe in serio pericolo l'incolumitá anche di bambini e cittadini». «Personalmente - ha poi aggiunto -credo che la caccia andrebbe esclusivamente abolita sempre e comunque perchè non posso comprendere quale piacere possa esserci nel praticare un'attivitá che vede nel momento dell'uccisione di un animale il momento della gratificazione e del divertimento».

CHI ESULTA E CHI NO - Le associazioni ambientaliste esultano e parlano di «atto di responsabilità» e di una «frattura evitata» con l'Europa. «È una grande, straordinaria vittoria per la natura - commentano in una nota congiunta una ventina tra le più rappresentative di associazioni ambientaliste - perchè in tal modo si tutelano realmente quei periodi che risultano più delicati per gli uccelli selvatici, che sono la riproduzione in estate e la migrazione nel mese di febbraio e in primavera». Di tutt'altra opinione Federfauna, che se la prende soprattutto con il sottosegretario Brambilla, «colpevole» di avere auspicato una prossima abolizione della pratica venatoria: «Con quanti voti personali è stata eletta la Brambilla? Quanti sono in Italia i cacciatori e tutte le persone che gravitano attorno al settore? Cosa succederebbe se questi ultimi cominciassero a raccogliere le firme per abolire la Brambilla?».

Incontro a Roma per dire no alle doppiette
Anche i vip in campo contro la caccia
Maurizio Costanzo, Susanna Tamaro, Licia Colò, Lucio Dalla, Vivian Lamarque: in campo con le associazioni

MILANO - I vip si alleano con l'ambiente e dicono no ad un'estensione della caccia. Poco prima che la Camera decidesse di cancellare l'articolo della legge comunitaria che avrebbe consentito alle regioni di concedere deroghe sul calendario venatorio, un pool di gruppi impegnati sui temi ambientali - Altura, Amici della Terra, Animalisti italiani, Associazione vittime caccia, Fare verde, Enpa, Greenpeace, Italia nostra, Lac, Lav, Lida-lega italiana diritti animali, Legambiente, Lipu-birdlife Italia, Memento natura, Mountain wilderness, No alla caccia, Oipa, Vas-verdi ambiente e società, Wolfemergency e Wwf Italia - aveva riunito a Roma un gruppo di personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura che hanno voluto associare il loro nome alla campagna contro le doppiette. Da Susanna Tamaro a Maurizio Costanzo, da Licia Colò a Lucio Dalla, e ancora Stefano Disegni, Marco Columbro, Daniela Poggi, Maurisa Laurito, il geologo e conduttore televisivo Umberto Tozzi, l'etologo Danilo Mainardi, la scrittrice Vivian Lamarque.

«MA NON E' UNO SPORT» - Proprio la Lamarque chiama in causa la proposta di modifica della legge sulla caccia che è attualmente allo studio in Parlamento. «Mentre il mondo intero fa passi continui nel cammino auspicato da San Francesco, Leonardo; Gandhi, Einstein, Voltaire per un'umanità che cessi di infierire sul regno animale, arriva Franco Orsi a farci retrocedere di decenni». Il progetto di legge prevede tra l'altro la possibilità che anche ai 16enni possa essere concessa la facoltà di imbracciare il fucile e sparare. L'altra scrittrice del gruppo, Susanna Tamaro, se la prende invece con l'idea che la caccia possa essere definita sport, «questo mi inquieta non poco». Maurizio Costanzo è tranchant: «Sarò per la caccia quando anche gli animali saranno armati». Lucio Dalla dedica invece alcuni versi: «Vorrei essere l'uccello che accarezzerai, e dalle tue mani non volerei mai».

«OGNUNO FACCIA LA SUA PARTE» - Licia Colò, conduttrice televisiva, è da tempo una bandiera della difesa dell'ambiente e della fauna ed è il volto del sito Animali&Animali. «Proposte di legge come questa - ha detto riferendosi soprattutto alla possibilità paventata di sparare tutto l'anno - , in un momento storico in cui i valori sono sempre più messi da parte, sono una vergogna per un paese che ai miei occhi appare sempre più vecchio e non al passo con i tempi». «Gli animali che vivono nei nostri territori - ha aggiunto - sono sempre più rari e visti solo come oggetti d'utilizzo. Non si può tacere di fronte a tutto ciò. Quindi, ognuno di noi faccia la sua parte affinché almeno possa dire: io ho fatto il possibile e non sono stato complice di questo scempio».

non fa mistero della sua avversione alle doppiette: «Personalmente mi inquieta non poco definire la caccia uno sport, perché a mio avviso uccidere anche una semplice tortora

ha detto tranchat Maurizio Costanzo. Licia Colò, che oltre a condurre «Alle falde del Kilimangiaro» è il volto del sito Animali&Animali, se la prende invece con la proposta di riforma della caccia avanzata dal senatore Franco O

Susanna Tamaro, Stefano Disegni, Daniela Poggi e Maurizio Costanzo. E poi ancora Licia Colò, Lucio Dalla e Vivian Lamarque: dal mondo della letteratura a quello dello spettacolo, passando attraverso quello dell'informazione, sono tanti i vip a dire 'nò alla caccia e alle proposte di modifica alla legge che regola l'attività venatoria. Tutti insieme che a sostegno dell'appello delle associazioni . Per l'attrice Daniela Poggi quella del contrasto alla caccia è «una battaglia giusta. L'ambiente e gli animali- sostiene- sono una parte debole della nostra vita, come gli emarginati e gli anziani». Per questo, ribadisce, «vanno tutelati». Dal teatro al piccolo schermo anche Maurisa Laurito dice 'nò alla caccia. «Sono assolutamente contraria, figuriamoci quindi se posso essere favorevole al disegno di legge Orsi», afferma l'attrice e conduttrice. «I cacciatori vogliono sparare? Lasciamo che si sparino tra loro», aggiunge. Quindi cita Vauro: «Mi viene in mente una sua vignetta contro i cacciatori in cui dice 'se proprio vi piace sparare agli uccelli sparate al vostrò». (SEGUE)
http://www.corriere.it/animali/09_april ... aabc.shtml
mauri
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ecco i talebani della doppietta

Messaggioda mauri il 19/05/2009, 11:30

quella è gente senza coscienza, dignità, senza cultura, ignoranti senza storia
ciao mauri


Caccia senza limiti e fucili in mano ai sedicenni, ecco i talebani della doppietta.
Post n°898 pubblicato il 19 Maggio 2009 da joiyce

Proposta, ritirata dopo una rivolta all'interno della stessa maggioranza, oggi la caccia no limits torna in Aula, per un voto decisivo, grazie agli emendamenti della Lega. Uccidere animali protetti dalle direttive comunitarie sembra proprio una tentazione irresistibile per i parlamentari legati al partito di doppietta selvaggia.

La ragione suggerirebbe di lasciar perdere: i sondaggi dicono che gli italiani sono in una buona parte contrari alla caccia e a maggioranza bulgara contro la caccia no limits; l'Unione europea ci tiene sotto tiro e sfoglia i fascicoli sui procedimenti già pendenti per le infrazioni alle direttive comunitarie sulla protezione degli uccelli migratori; all'interno della maggioranza l'ala contraria al massacro della fauna è consistente e la prospettiva di un calo di consensi preoccupa i vertici del Pdl.

Eppure niente da fare. I talebani della doppietta sono inarrestabili. Inanellate una dietro l'altra, le proposte che negli ultimi mesi si sono accavallate nelle varie proposte di legge configurano un Paese in cui, grazie a un regime di deroghe spinto, si può fare praticamente di tutto. Sparare sui migratori in volo verso i luoghi di riproduzione, troncando così la catena della vita.

Sparare in pieno agosto mentre le campagne sono popolate da chi cerca un po' di tranquillità. Mettere un fucile in mano a un ragazzino di 16 anni a cui non si affida una macchina. Cacciare dopo il tramonto e sulla neve. Creare migrazioni di doppiette che attraversano l'Italia per concentrarsi nelle regioni in cui è disponibile la preda più interessante, facendo saltare il rapporto tra cacciatore e territorio. Liberalizzare l'uso delle civette da appendere a testa in giù (gli zimbelli) in modo che la loro disperazione attiri altri uccelli da abbattere. E se poi qualche cacciatore riesce a mettersi fuori regola violando le poche norme rimaste, niente paura: pene più leggere per tutti. Ora manca solo il timbro del Parlamento.
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=20a45ad9836fec8b
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Re: parte l'iter per la modifica della legge 157/92 sulla caccia

Messaggioda pianogrande il 19/05/2009, 21:04

Sparare agli uccelli "migratori" per la lega mi sembra il minimo.
In questo caso il "respingimento" andrebbe fatto dagli ambientalisti (quanto meno una deviazione).
Gli uccelli migratori, per salvargli la pelle, credo che bisognerebbe "aiutarli a casa loro".
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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ecco i talebani della doppietta

Messaggioda mauri il 20/05/2009, 14:04

haha bella
i migratori poi terminato il periodo della riproduzione se ne ritornano a casa loro

l'ultimo aggiornamento
pianogrande forse la lega ha anche letto la tua battuta...
ciao, mauri

Nel corso della seduta della Camera di ieri pomeriggio sul
recepimento della Legge comunitaria, l'articolo 16 che proponeva le modifiche alla 157,
con gli emendamenti presentati dalla Lega Nord per recuperare i contenuti
del testo approvato al Senato, è stato per il momento accantonato su
proposta dello stesso relatore on Gianluca Pini (Lega Nord) a seguito delle
contestazioni di un gruppo di parlamentari di diversi schieramenti
mauri
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Biodiversità: TAR LAzio annulla il decreto Prestigiacomo

Messaggioda mauri il 02/06/2009, 13:12

Un Decreto che aveva come unico scopo quello di indebolire il regime di protezione delle aree più preziose dal punto di vista ambientale vine ecassato dal TAR del Lazio. Caccia nei mesi di settembre, gennaio e febbraio: TAR e ISPRA dicono no (31/05/09)

"Vincono le ragioni del diritto comunitario e della natura italiana. Il Ministro Prestigiacomo non dia pi? ascolto ai cattivi consiglieri e si impegni per la piena applicazione delle norme". E' il commento di ENPA, LAV, LIPU e WWF alla sentenza del TAR Lazio che, accogliendo in pieno il ricorso delle associazioni, ha annullato il decreto del ministro dell'Ambiente che riduceva le tutele per la Rete Natura 2000.

http://www.tutelafauna.it/News/Vigilanz ... giacomo.kl

a piccoli passi forse riusciamo a stopparli,
grazie, mauri
mauri
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Re: parte l'iter per la modifica della legge 157/92 sulla caccia

Messaggioda mauri il 08/07/2009, 16:07

purtroppo l'iter di approvazione del DDL Orsi prosegue imperterrito
altro che G8, ambiente, rispetto, tutte parole al vento
come se la natura potesse fare a meno degli animali selvatici ma gli animali hanno bisogno anche di un territorio in cui vivere, il problema è doppio, e i cari cacciatori che ben sanno di averne sempre meno a disposizione per cacciare vogliono andare a sparare ovunque e sempre,

secondo voi è giusto che 700mila cacciatori siano padroni dell’italia?
buon meriggio, mauri


Cari Amici
della mailing anti-caccia, aderenti e iscritti al Gruppo Face Book
Contro il DDL Orsi e alla Causa FB Associazione Vittime della Caccia,
riprende a pieno ritmo il lavoro dell'Associazione Vittime della
Caccia poiché il testo unificato DDL Orsi, parte con il suo iter dopo
la discussione generale in XIII Commissione Ambiente e Territorio del
Senato.
Le pressioni del mondo venatorio sono fortissime dopo la batosta alla
Camera che abbiamo dato alla Legge Comunitaria. C'è uno spirito di
rivincita nel mondo venatorio che purtroppo sta dando i suoi frutti:

Il governo, attraverso il Ministro per le Politiche Agricole di fatto
si schiera con i cacciatori, avendo il suddetto già preso una
posizione ufficiale circa i tempi dell'iter che auspica veloce
prefigurando già un allargamento dei periodi di caccia, delle specie
cacciabili.. . inserendo - assurdo ma vero - anche i pappagalli quali
specie nocive e quindi cacciabile!! !. La fantasia malata al potere.

Emblematica, purtroppo, è la conferma della pressione che la lobby
venatoria sta esercitando: l'audizione delle associazioni venatorie in
13° Commissione Ambiente è stata spostata dall'8 luglio al 16 luglio,
guarda caso il giorno dopo l'audizione delle associazioni
ambientaliste, animaliste e dell'Ass. Vittime della Caccia. Questo è
il vantaggio che viene loro concesso... (per noi come cantare per
primi a San Remo).

Nell'ultima riunione con tutte le sigle presenti si è concordata la
seguente azione strategica congiunta:
- Visto che il termine ultimo di presentazione degli emendamenti è
stato fissato al 20 luglio, dobbiamo con un certo anticipo tra il 10,
massimo il 15 luglio consegnare i nostri che devono essere in tutto
1500 da far presentare ai Senatori del PD. Questa strategia degli
emendamenti punta ovviamente ad allungare i tempi di discussione
successivi e rimandarli quanto meno a settembre 2009, periodo d'inizio
della nuova stagione venatoria. In questo contesto sarà piu' facile
radicalizzare la battaglia e avere maggiore attenzione mediatica.

- L'invio di una cartolina, che vi farò avere a breve, con un
messaggio molto secco al Governo sugli effetti del DDL Orsi qualora
diventasse legge. Nella cartolina su cui stanno lavorando ENPA e LAV
inseriremo anche foto schock di vittime della caccia umane in buona
compagnia degli altri animali uccisi..

- Una lettera al Governo (in via di definizione) per denunciare tutti
i rischi legati ad un eventuale conversione in legge del DDL Orsi,
ricordando che ad essere preoccupati non sono soltanto il mondo
animalista e ambientalista ma anche più dell' 80% dei cittadini
italiani che chiedono norme piu' restrittive da subito in materia
venatoria.

- Lettere e coinvolgimento di altri Ministeri, compreso quello del
Turismo (Min. Brambilla).

A breve vi invierò un testo di protesta da inviare a stampa, ministeri
e componenti della 13° Comm. Ambiente e Territorio del Senato, con
relative email.

GRAZIE PER L'ATTENZIONE E PRONTI, MI RACCOMANDO!

Daniela Casprini, Associazione Vittime della Caccia
www.vittimedellacaccia.org - info@vittimedellacaccia.org
-aderisco.noddl.pro.caccia@gmail.com
mauri
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Respinto il nuovo blitz emendamento caccia no limits

Messaggioda mauri il 23/09/2009, 18:28

sono senza ritegno ma per fortuna le associazioni ambientaliste unite sono riuscite a fare leva sulla sensibilità dei deputati
e anche questa è andata bene
vedremo ora gli sviluppi della proposta di legge orsi
grazie associazioni, mauri

CACCIA: PARLAMENTO E GOVERNO IMPONGONO RITIRO EMENDAMENTO 'NO LIMITS'

(ASCA) - Roma, 23 set - ''Respinto il nuovo blitz per allungare la stagione venatoria''.

Con una posizione trasversale di maggioranza, opposizione e Governo, la Camera dei Deputati ha chiesto e ottenuto il ritiro dell'emendamento alla Legge Comunitaria 2009 dell'onorevole Pini, con cui si proponeva l'estensione della stagione venatoria oltre i limiti che attualmente la legge 157/92 prevede tra il 1* settembre e il 31 gennaio.

''Ancora una volta - dichiarano congiuntamente le associazioni Amici della Terra, Animalisti Italiani, Fare Verde, ENPA, LAC, LAV , LIDA, Legambiente, LIPU - Birdlife Italia, Associazione Vittime della Caccia, WWF Italia - sono stati battuti i tentativi di chi utilizza le procedure di infrazione al contrario, trasformando le richieste di tutela della fauna che giungono dall'Unione europea in indebite occasioni di allargare le maglie della caccia''.

''E' bene chiarire, allora, che in tema di infrazioni sulla caccia la situazione dell'Italia e' grave per eccesso, e non certo per difetto, di attivita' venatoria. L'Europa, infatti, ci contesta l'abuso delle deroghe, l'assenza di vari strumenti di protezione della fauna e in pratica di cacciare troppo e male. Gli interventi correttivi, per evitare la condanna da parte della Corte di Giustizia, devono quindi andare in direzione di un aumento della tutela e non, come invece qualcuno tenta di far credere, di una sua diminuzione' '.

''Dobbiamo quindi esprimere la nostra soddisfazione e il ringraziamento a quella netta maggioranza di deputati, a partire dagli onorevoli Basilio Catanoso e Susanna Cenni, che con taglio trasversale ha voluto ribadire la posizione del Parlamento. Vogliamo anche esprimere l'apprezzamento per la posizione del Governo che ha confermato come questa materia non possa essere terreno di strumentalizzazioni e blitz estemporanei, e ringraziare il Ministro Brambilla che ha confermato il suo impegno anche attraverso la lettera trasmessa ieri al Presidente della Camera Gianfranco Fini''.

''Al Ministro Ronchi confermiamo sin da subito la nostra disponibilita' rispetto all'ottimo proposito da lui annunciato gia' nel corso della precedente Legge Comunitaria: l'apertura di un Tavolo tecnico finalizzato a elaborare le corrette risposte alle richieste europee, in modo da evitare che nuovi blitz e strumentalizzazioni impediscano di agire su una materia cosi' delicata quale la conservazione della natura''.
http://cianciullo.blogautore.repubblica ... ref=hpsbsx

Rispetta l'ambiente. Non stampare questa mail se non è necessario.
mauri
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UCCELLI SELVATICI, PE APPROVA NUOVA DIRETTIVA

Messaggioda mauri il 22/11/2009, 18:25

questo cambia le carte in tavola, l'italia deve attenersi alle direttive per evitare processi d'infrazione e pagare
intanto anche per la caccia in deroga le cose si stanno muovento in modo positivo
http://www.tutelafauna.it/News/Vigilanz ... mbardia.kl
http://curia.europa.eu/en/content/juris/index.htm

buona settimana di non caccia, mauri


UCCELLI SELVATICI, PE APPROVA NUOVA DIRETTIVA
23-10-2009 14:46

Il Parlamento Europeo ha approvato la nuova direttiva europea sugli uccelli selvatici. La revisione delle norme del 1979, approvata il 21 ottobre scorso, mira ad includere nel vecchio testo nuove disposizioni contenute in leggi successive, semplificando e raggruppando tutto in un'unica direttiva.

La direttiva europea per la protezione degli uccelli selvatici risale al 1979, ed è la più antica legge in materia ambientale promulgata dall'UE e ancora in vigore. Nel suo trentesimo anniversario, i legislatori europei ne approvano una revisione che la rende più attuale e più concisa.

Gli uccelli selvatici sono tutti sotto tutela: ne è vietata o fortemente ristretta la caccia, non possono essere uccisi volontariamente, è proibito distruggere o prelevare uova e nidi, e non si può arrecare loro disturbo, specialmente nei periodi della riproduzione. Oltre a stabilire una serie di divieti, la vecchia direttiva istituisce le cosiddette aree protette, stabilisce i criteri ecologici per la gestione degli habitat naturali e identifica i 'biotopi' ( ecosistemi) delle differenti specie.

'La conservazione degli uccelli selvatici è uno di quei temi in cui la cooperazione internazionale è indispensabile - ci spiega Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, la deputata socialista responsabile di redigere il nuovo rapporto - I volatili non conoscono frontiere, per cui nessuna legge nazionale può essere efficace quanto un'azione a livello europeo".

Lo sviluppo economico è considerato il peggior nemico delle specie protette. Industrializzazione , inquinamento, insediamenti umani e attività agricola su grande scala interrompono la catena alimentare dei volatili e alterano il loro habitat naturale.
http://www.anmvioggi.it/10327/23-10-09/ ... -direttiva
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Comunitaria 2009: gli sparatutto ci riprovano

Messaggioda mauri il 15/12/2009, 12:33

ci risiamo
la lega insiste, come insiste nelle regioni veneto e lombardia per la caccia in deroga che viene sempre bocciata dal tar ma loro testardi la ripropongono, ma si sà siamo sotto elezioni e lega e cacciatori ne muovono di voti con i soldi che paghiamo noi non certo con i loro, per pagare le multe europee
ciao, mauri




Comunitaria 2009: gli sparatutto ci riprovano
Nonostante le opportune, inevitabili bocciature da parte del Governo e delle Commissioni competenti già avvenute nel corso della Comunitaria 2008 e della stessa Comunitaria 2009 in lettura alla Camera dei Deputati, viene oggi riproposto, per la terza volta nell’arco di un solo anno, il medesimo emendamento alla legge 157/1992 sulla tutela della fauna e la disciplina della caccia (14/12/09)

Siamo quindi una volta ancora a denunciare la gravissima situazione che potrebbe determinarsi in Senato nell’ambito della legge Comunitaria. L’emendamento (22.0.11), tra le altre cose, ripropone (al comma 3) la cancellazione dei limiti temporali 1 settembre – 31 gennaio entro cui possono essere autorizzate modifiche regionali alla stagione venatoria, sostituendolo con una generica e pletorica necessità di “garantire il rispetto della direttiva 79/409/CEE”.

Si tratta, come già notato nei mesi scorsi, della clamorosa modifica di una delle parti essenziali della legge 157/92 (l‘arco temporale 1 settembre – 31 gennaio), con l’evidente scopo di prolungare la stagione venatoria.

Va detto a chiare lettere che questa proposta di modifica è del tutto estranea alla procedura di infrazione 2006/2131, la quale non solo non chiede in alcun modo alla Repubblica italiana di cancellare l‘arco temporale previsto dall’Italia per la stagione venatoria, ma chiede anzi una restrizione della stagione di caccia: in particolare, che la caccia non si eserciti durante il periodo della riproduzione e della migrazione pre-riproduttiva.

In questo senso, la previsione di un arco temporale massimo è uno degli strumenti corretti ed efficaci per il rispetto delle previsioni della direttiva da parte di uno Stato membro.

E’ dunque gravissimo che l’emendamento, su cui il Governo si è già chiaramente e ripetutamente espresso in senso negativo nel passato recente, venga ripresentato, e che a farlo sia addirittura il relatore della legge in Commissione Politiche Europee, senatore Santini.

Gravissimo, inoltre, è la motivazione ingannevole che accompagna l’emendamento, che sarebbe atto a rispondere alla procedura di infrazione comunitaria. La quale, come detto, chiede all’Italia tuttìaltro.

Anzi: con l’eventuale approvazione dell’emendamento assisteremmo all’avvio di una nuova e ancor più grave stagione di “deroghe” (e questa volta sui tempi di caccia) alla normativa nazionale sulla disciplina venatoria, con il seguito di inevitabili contenziosi e la concreta prospettiva dell’ulteriore aggravarsi dello status di infrazione in cui, in materia di caccia, il nostro Paese versa.

E’ anche opportuno segnalare la palese e diremmo doppia inammissibilità dell’emendamento presentato, che da un lato riguarda (nei suoi passaggi più controversi) parti della normativa vigente non specificamente interessate da contestazioni comunitarie, e dall’altro –aspetto ancor più rilevante- introduce nella legge Comunitaria 2009 una materia che il Governo non ha previsto e ha già dichiarato formalmente di voler affrontare in altra sede.

Insomma, un fatto di estrema gravità che va rapidamente corretto.
http://www.tutelafauna.it/News/Vigilanz ... provano.kl
mauri
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modifica dei periodi di caccia all'esame del Senato

Messaggioda mauri il 22/01/2010, 13:43

Il 20 gennaio 2010 la Commissione Politiche Comunitarie del Senato, che sta esaminando in seconda lettura la cosiddetta "Legge Comunitaria 2009", ha approvato un emendamento che ora sarà trasmesso per la votazione in aula, che riguarda una possisbile rischiosissima dilatazione dei periodi di caccia da parte delle regioni.
Un tentativo era già stato fatto in prima lettura alla Camera nel settembre 2009 (tramite l'on leghista Pini), ma era naufragato. Al Senato (in Commisisone) invece il Governo ha ribaltato il proprio parere da negativo a positivo.
In fondo il testo approvato, per ora solo in Commissione Politiche Comunitarie, e f proposto non dal relatore Sentini (PDL), che pure ha presentato proposte analoghe, bensì formalmente dai senatori PINZGER, D'ALIA, THALER AUSSERHOFER , PITTONI
Poi il testo tornerà anche alla Camera.

Problemi:
- la Cosiddetta "Guida interpretativa" della Commissione UE sulla disciplina della caccia ai sensi della direttiva "Uccelli" (un documento interno redatto da funzionari e soggetto a periodiche revisioni) , diverrebbe una fonte del diritto come se fosse una norma di legge o una sorta di altra Direttiva ;
- sparirebbe l'arco temporale massimo "1 settembre-31 gennaio" nell'ambito del quale le regioni possono dislocare la durata della stagione venatoria, e c'è il rischio di ritrovarsi con la caccia ai tordi in febbraio o alle quaglie in agosto, se si motiva che non si interferisce con la dipendenza dei nuovi nati o con il periodo riproduttivo. Un attacco al miglio baluardo in Europa in materia di disciplina dlela caccia: il vincolo italiano vigente che fissa a fine gennaio il termine della caccia a tutte le specie (tranne quella di selezione agli ungulati)
ciao, mauri

l'emendamento votato in comm. politiche comunitarie del senato il 20/1/2010
Dopo l'articolo 22, inserire il seguente:

«Art. 22.bis.
(Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio in attuazione della direttiva 79/409/CEE)

1. Alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all'articolo 1, dopo il comma 2, è inserito il seguente:

"2-bis. Lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano si adoperano, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, per mantenere o adeguare le popolazioni delle specie di uccelli di cui all'articolo 1 della direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, ad un livello corrispondente alle esigenze ecologiche, scientifiche e culturali, tenendo conto delle esigenze economiche e ricreative secondo i dettami della ''Guida alla disciplina della caccia nell'ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici'' della Commissione europea quale documento di orientamento relativo alla caccia per 'un prelievo praticato in forma sostenibile, a norma della direttiva 79/409/CEE del Consiglio e delle modifiche in prosieguo proposte, nel rispetto del testo della direttiva e dei principi generali sui quali si basa la legislazione comunitaria nella specifica materia";

b) all'articolo 1, dopo il comma 7 è aggiunto il seguente:

"7-bis. Il Ministro per le politiche europee, di concerto con i Ministri interessati, trasmette alla Commissione europea tutte le informazioni a questa utili al fine di coordinare le ricerche e i lavori riguardanti la protezione, la gestione e la utilizzazione delle specie di uccelli di cui all'articolo l della direttiva 79/409/CEE, nonché quelle sull'applicazione pratica della presente legge, limitatamente a quanto previsto dalla direttiva 79/409/CEE";

c) all'articolo 18, al comma 2, il primo periodo è sostituito con il seguente: "I termini di cui al comma 1 possono essere modificati per determinate specie in relazione alle situazioni ambientali delle diverse realtà territoriali, anche al fine di garantire la tutela delle specie di uccelli di cui all'articolo l della direttiva 79/409/CEE nel periodo di nidificazione e durante le fasi di riproduzione e di dipendenza e, nei confronti delle specie migratrici, durante il periodo di riproduzione e durante il ritorno al luogo di nidificazione";

d) all'articolo 18, al comma 2, il terzo periodo è sostituito con il seguente: "I termini devono comunque garantire il rispetto della direttiva 79/409/CEE per le specie in essa tutelate";

e) all'articolo 20, al comma 3, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: "e, per quanto concerne le specie di uccelli che non vivono naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri dell'Unione europea, previa consultazione della Commissione europea";

f) all'articolo 21, al comma 1, alla lettera o), sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: "; distruggere o danneggiare deliberatamente nidi e uova, nonché disturbare deliberatamente le specie protette di uccelli, fatte salve le deroghe e le attività venatorie previste dalla presente legge";

g) all'articolo 21, al comma 1, alla lettera bb), dopo le parole: "detenere per vendere," inserire le seguenti: "trasportare per vendere,".»
mauri
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