pierodm ha scritto:Uno - Un preambolo è un preambolo, altra cosa è un'articolo.
Due - Quel preambolo, fosse pure un'articolo, ha un senso in una carta costituzionale.
Secondo me stai dicendo che quello che prima non aveva senso in una carta costituzionale (anzi: boiata) ora un senso lo ha. Prima dicevi che citare lo sviluppo sarebbe stata una boiata perché non avrebbe avuto senso.
Non condivido il fatto che possa andare bene il benessere e non lo sviluppo.
Sono vaghi entrambi, se vogliamo andare a mettere i puntini sulle "i". Benessere di chi? Sviluppo come?
Cosi' come è vago fondare tutto sul "lavoro". Di chi? ("degli altri", diceva una vecchia storiella).
In effetti, e qui rispondo a stefano, malgrado il nostro aulico articolo l'Italia è un paese europeo che ha un bassissimo rapporto "lavoratori / popolazione". Cio' lavoriamo in pochi. Aspetto ancora piu' macroscopico se esaminiamo il lavoro femminile. E siamo contemporaneamente in vetta alla statistiche sul lavoro nero.
Inoltre abbiamo conosciuto una costante emorragia di lavoratori diretti all'estero, non solo ai primi del '900 ma anche dopo la seconda guerra mondiale. All'estero per cercare trovare quel lavoro che in patria è invocato invano e che c'è per pochi.
Perchè non c'è? Non certo a causa di quell'articolo ma perché non c'è abbastanza
sviluppo, non c'è abbastanza
crescita e quindi non c'è
benessere e lavoro.
O meglio, è affare per pochi. Gli altri emigrano o lavorano il nero.
Il succo è tutto qui. Senza sviluppo non c'è crescita, non c'è lavoro, non c'è benessere.
Una prova la trovi non solo nel PIL (che possiamo anche tralasciare) ma nella popolazione.
La crescita zero iniziata negli anni 70 è la istintiva risposta di una popolazione che capisce che la torta è magra, non c'è trippa per i gatti e meno siamo meglio è, visto che cosi' si spartisce il poco tra pochi.
Negli anni 60 nasceva un milione di bambini all'anno. Dopo, ed ancora oggi, solo mezzo milione.
Questo (non il PIL) è il miglior indicatore del benessere o malessere di un sistema.
Una popolazione che vede che le risorse sono scarse e non ha fiducia nel futuro non fa figli, anche senza sapere cosa è il PIL.
Mentre noi siamo fermi, la popolazione mondiale è aumenta in misura equivalente alla crescita economica, ovviamente nei paesi emergenti. Anche negli USA, che certo non è il paradiso in terra e non è un paese emergente, mentre noi siamo fermi da anni loro sono passati a 300 milioni di abitanti con una notevole crescita (turbata solo dalle periodiche crisi che pero' hanno colpito anche noi) sia per la natalità interna sia per la costante immigrazione.
Riassunto.
Questa sui sistemi costituzonali è stata solo una divagazione.
Si parlava di Martino e delle sue esternazioni.
Pino, mi pare, sosteneneva che costui dimenticava che al centro di tutto c'è il lavoro.
Io sostengo che invece debba esserci lo sviluppo (e quindi tutto quello che ne deriva, compreso il lavoro)
Qualcuno ha pensato bene di usare come argomentazione dialettica il nostro art 1 ma credo che non c'entrasse molto.
Comunque anche a livello di dichiarazioni costituzionali di principio, preferisco un richiamo allo sviluppo o al benessere che al solo lavoro.
Ma non era questo il punto. Le dichiarazioni costituzionali in teoria possono essere bellissime ma disattese.
Lo stato del lavoro da noi è una buona dimostrazione del fatto che piu' che belle dichiarazioni quando alla sera devi mangiare servono fatti concreti, non principi.
Parliamo del nostro meridione. Per avere lavoro cosa serve se non lo sviluppo?
Senza sviluppo c'è solo emigrazione.
Lo sviluppo deve essere al centro di ogni politica economica.
Io sospetto che invece la politica italiana abbia frenato lo sviluppo per eccesso di prelievo fiscale, di oneri contributivi e di debito pubblico. Un buon caso, per congiungerci ad un altro tema, di politica che danneggia l'economia invece di sostenerla e permetterne lo sviluppo.
Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)