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E ora tocca al I° maggio ! Rosario Amico Roxas

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: E ora tocca al I° maggio ! Rosario Amico Roxas

Messaggioda pinopic1 il 10/05/2009, 13:50

lucameni ha scritto:Con simili oppositori, che magari spacciano tesi conservatrici e improponibili come progressiste, il nostro ovviamente ha vita facile.
E un antiberlusconiano (non di sinistra) che dovrebbe fare?
Essere pure contento nel veder persistere questi vecchi vizi autolesionisti?
Mah.


Ma tre o quattro esempi di tesi progressiste che, non dico facciano paura, ma almeno diano qualche fastidiuccio a berlusconi e alla destra, li vogliamo fare?
Un antiberlusconiano non di sinistra se ritiene di avere tesi vincenti (sempre nel senso che creino qualche imbarazzo alla destra) ce le faccia conoscere e le faccia valere.
Se il problema è solo berlusconi e per il resto le tesi di destra vanno bene basta aspettare con un pò di pazienza; non sarà mica immortale.
Intanto stando all'opposizione toccherà sopportare i vizi antichi della sinistra; pazienza.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: E ora tocca al I° maggio ! Rosario Amico Roxas

Messaggioda pierodm il 10/05/2009, 14:25

Vorrei timidamente ricordare a tutti, impegnati sul tema dell'antropologia e dei fenomeni di massa, che si potrebbe risparmiare tempo e fatica, se appena si rispolverasse l'opera - oltre a celebrarla genericamente, di tanto in tanto - d'un autore che ha "letto" la mutazione che stava avvenendo in Italia mentre la mutazione avveniva.
Un autore, per altro, che mentre osservava questa mutazione e la raccontava, da uomo di sinistra rimproverava alla sinistra le sue esitazioni e le sue colpe - probabilmente mentre molti che adesso, anche qui, si scoprono critici acerrimi di quella sinistra, allora parlavano d'altro, o ne facevano parte con entusiasmo ortodosso.

Sto alludendo a Pier Paolo Pasolini e ai suoi articoli, raccolti sotto il titolo di Scritti Corsari e Lettere Luterane, che spiegano e descrivono il fenomeno del quale adesso ci si affanna a cercare i lineamenti e le ragioni.
Qualche equivoco, almeno, da questa lettura potrebbe essere risparmiato, e qualche domanda soddisfatta.

Che cos'è che ha trasformato i proletari e i sottoproletari italiani, sostanzialmente, in piccolo borghesi, divorati, per di più, dall'ansia economica di esserlo? Che cos'è che ha trasformato le «masse» dei giovani in «masse» di criminaloidi? L'ho detto e ripetuto ormai decine di volte: una «seconda» rivoluzione industriale che in realtà in Italia è la «prima»: il consumismo che ha distrutto cinicamente un mondo «reale», trasformandolo in una totale irrealtà, dove non c'è più scelta possibile tra male e bene. Donde l'ambiguità che caratterizza i criminali: e la loro ferocia, prodotta dall'assoluta mancanza di ogni tradizionale conflitto interiore. Non c'è stata in loro scelta tra male e bene: ma una scelta tuttavia c'è stata: la scelta dell'impietrimento, della mancanza di ogni pietà.

I vari casi di criminalità che riempiono apocalitticamente la cronaca dei giornali e la nostra coscienza abbastanza atterrita, non sono casi: sono, evidentemente, casi estremi di un modo di essere criminale diffuso e profondo: di massa

Una nuova forma di potere economico (cioè la nuova, reale anima – se Moro permette – della democrazia cristiana, che non è più un partito clericale perché la Chiesa non c'è più) ha realizzato attraverso lo sviluppo una fittizia forma di progresso e tolleranza. I giovani che sono nati e si sono formati in questo periodo di falso progressismo e falsa tolleranza, stanno paganado questa falsità (il cinismo del nuovo potere che ha tutto distrutto) nel modo più atroce

Ora, degli italiani piccolo-borghesi si sentono tranquilli davanti a ogni forma di scandalo, se questo scandalo ha dietro una qualsiasi forma di opinione pubblica o di potere; perché essi riconoscono subito, in tale scandalo, una possibilità di istituzionalizzazione, e, con questa possibilità, essi fraternizzano.

L'opinione pubblica, come una belva, ha bisogno di essere tranquillizzata a proposito di fatti che essa non voglia odiare, mentre ha bisogno di essere aizzata a proposito di fatti che essa vuole odiare. I giornali per esempio sono restati visibilmente delusi, quando si affacciata l'ipotesi che ad ammazzare il bambino di Viareggio non sia stato, come speravano, un bruto; infatti, l'opinione pubblica sperava di poter essere soddisfatta in questo suo odio razzistico, che andava dunque drammatizzato

Ciò che resta originario nell'operaio è ciò che non è verbale: per esempio la sua fisicità, la sua voce, il suo corpo. Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere.
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Re: E ora tocca al I° maggio ! Rosario Amico Roxas

Messaggioda pinopic1 il 10/05/2009, 14:29

pierodm ha scritto: Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere.


Come passa il tempo!
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Re: E ora tocca al I° maggio ! Rosario Amico Roxas

Messaggioda lucameni il 10/05/2009, 15:04

pinopic1 ha scritto:
lucameni ha scritto:Con simili oppositori, che magari spacciano tesi conservatrici e improponibili come progressiste, il nostro ovviamente ha vita facile.
E un antiberlusconiano (non di sinistra) che dovrebbe fare?
Essere pure contento nel veder persistere questi vecchi vizi autolesionisti?
Mah.


Ma tre o quattro esempi di tesi progressiste che, non dico facciano paura, ma almeno diano qualche fastidiuccio a berlusconi e alla destra, li vogliamo fare?
Un antiberlusconiano non di sinistra se ritiene di avere tesi vincenti (sempre nel senso che creino qualche imbarazzo alla destra) ce le faccia conoscere e le faccia valere.
Se il problema è solo berlusconi e per il resto le tesi di destra vanno bene basta aspettare con un pò di pazienza; non sarà mica immortale.
Intanto stando all'opposizione toccherà sopportare i vizi antichi della sinistra; pazienza.



Il problema non è solo berlusconi, ovviamente.
Ma sulle parole si può giocare senza problemi, inevitabile sopratutto nei forum dove l'onestà intellettuale non abbonda.
Certo è che se nel campo della riforma della P.A., dell'immigrazione, dell'ordine pubblico et da sinistra si fosse operato in maniera diversa (il che - malgrado la strumentalità delle repliche - non avrebbe voluto dire fare i leghisti di sinistra) forse adesso Berlusconi (di fatto amico della sinistra che ama stare all'opposizione) avrebbe meno argomenti propagandistici.
Ci sono problemi con soluzioni che non sempre si possono catalogare come "di destra" e "di sinistra".
Buon senso e civiltà non sono sempre luoghi geometrici.
Ma forse non tutti sono d'accordo. Vabbè.
Tant'è posso capire il fastidio di chi si sente di sinistra, rivendica certe scelte del passato e non vuole farsele rinfacciare.
Un'ostinazione comprensibile, umana, anche se irritante per chi tollera poco quei vizi che si potevano vedere (e subire) nel recente passato.
Peccato semmai che con queste scelte c'è chi non si limita a polemizzare ma, da destra ci fa una politica, mentre da sinistra, da bravi conservatori autolesionisti, non si perde mai tempo per rivendicarle come intoccabili e giuste.
Mi sa che su questo - cari miei sinistrorsi - toppate e di brutto.
Ovviamente mi spiace che in questo modo l'opposizione tutta (compresi coloro che si sentono liberali e anche anticomunisti), l'Italia debba rimetterci.
Appunto: "pazienza" (cit.)
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: E ora tocca al I° maggio ! Rosario Amico Roxas

Messaggioda pianogrande il 10/05/2009, 23:13

pinopic1 ha scritto:
pierodm ha scritto: Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere.


Come passa il tempo!


Ma veramente dici?
Con la legge sul "fine vita" come la mettiamo?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: E ora tocca al I° maggio ! Rosario Amico Roxas

Messaggioda pinopic1 il 11/05/2009, 10:52

pianogrande ha scritto:
pinopic1 ha scritto:
pierodm ha scritto: Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere.


Come passa il tempo!


Ma veramente dici?
Con la legge sul "fine vita" come la mettiamo?


No, io ho scritto "Come passa il tempo!". Appunto è roba del passato che il corpo non sia ancora stato colonizzato dal potere. Non solo la legge sul fine vita ma anche la velinocrazia è una prova che anche questa colonizzazione è stata realizzata.
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Re: E ora tocca al I° maggio ! Rosario Amico Roxas

Messaggioda pierodm il 11/05/2009, 16:13

Luca, non ho capito una benemerita mazza di quello che hai detto, fatta eccezione della chiara volontà di sputare un po' di veleno sul concetto, sull'esistenza stessa della sinistra - aggravata, questa esistenza, dallla citazione di Pasolini, che ha un certo effetto sulle cattive coscienze di molti.

Comunque, il termine "sinistrorsi" te lo potevi tenere in saccoccia, evitando di farcene grazioso omaggio: non so se fosse rivolto anche a me, e nel caso non me ne frega niente, ma vorrei farti notare che i moderati come te e altri - ben presneti nel PD e in questo forum - devono farsi una gagliardissima ragione del fatto che da questa parte i "sinistrorsi" sono un popolo molto numeroso, specialmente tenendo conto che la coalizione che ha dato luogo a questo esito nasce come sinistra.
Personalmente, ero contrario al carrettino dei monatti che ha raccolto i resti dispersi dei "moderati" e li ha riciclati nell'Ulivo e nelle successive evoluzioni, perché ero quasi certo che a mano a mano si sarebbero ripresi dallo stordimento e avrebbero fatto e detto quello che stiamo vedendo e ascoltando e leggendo da diversi anni.
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Re: E ora tocca al I° maggio ! Rosario Amico Roxas

Messaggioda franz il 11/05/2009, 16:47

pierodm, citando Pasolini ha scritto:Che cos'è che ha trasformato i proletari e i sottoproletari italiani, sostanzialmente, in piccolo borghesi, divorati, per di più, dall'ansia economica di esserlo? ..... L'ho detto e ripetuto ormai decine di volte: una «seconda» rivoluzione industriale ....

Non mi pare che tutto cio' sia rivoluzionario. Chiunque lo dica, che sia Pasolini o "giovanin stravacamadön", era chiaro anche ai tempi di Marx (che in effetti era preoccupato) che lo sviluppo economico, in barba alla profezie sulle insanabili contraddizioni del capitalismo, avrebbe eliminato la classe operaia e la sua coscienza di classe.
Da che mondo è mondo poi non si sono mai visti classi agiate divorate dall'ansia di diventare tutti proletari o sottoproletari.
Pare infatti che, purtroppo, ci sia una tendenza quasi innata delle persone a voler migliorare la propria posizione sociale.
Poi le solite tiritere sulla gioventu' violenza e criminale credo che si sentano immutabili dei tempi di matusalemme.
Mi pare che i meriti di Pasolini siano ben altri, per fortuna, in campo artistico.

Franz
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Re: E ora tocca al I° maggio ! Rosario Amico Roxas

Messaggioda pinopic1 il 11/05/2009, 16:56

Naturalmente di tesi progressiste che oltre ad essere progressiste facciano paura a Berlusconi e inducano qualcuno a rendersi conto della differenza ed eventualmente scegliere la parte opposta a quella dove sta Berlusconi, neanche l'ombra.
La riforma della P.A. non fa paura specialmente se si abbatte sui livelli più bassi. La flessibilità è certamente necessaria ma non fa paura alla destra, tutt'altro. L'innalzamento dell'età pensionabile sarà pure doveroso ma non spaventa la destra.
Tante altre cose sulle quali si dice che la sinistra è in ritardo o ferma non spaventano la destra che se le sa fare anche senza il concorso della sinistra.
Il bello dell'alternanza è che quando governa la destra fa le cose utili di destra e quando governa la sinistra dovrebbe fare le cose utili di sinistra. Naturalmente questo vale per chi ammette che debba e possa esistere e che sia utile anche una sinistra.
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Re: E ora tocca al I° maggio ! Rosario Amico Roxas

Messaggioda pierodm il 12/05/2009, 8:38

Franz.
La tua critica letteraria su Pasolini è affascinante, ma ho il sospetto che dovresti applicare a te stesso quello che hai appena predicato al povero Carlo Gualtieri: cerca di riflettere se sia Pasolini (o chi di noi la pensa allo stesso modo) a sbagliare, o se invece sia tu che non capisci né quello che ha detto Pasolini, né la realtà e i fenomeni dei quali si parla.
Per quanto remota, pressoché impossibile da credere, esiste infatti anche la possibilità che sia tu a non capire.

Un'ipotesi, quest'ultima, che viene candidamente confermata da una tua frasetta significativa:
Poi le solite tiritere sulla gioventu' violenza e criminale credo che si sentano immutabili dei tempi di matusalemme.

Leggendo le Lettere Luterane, specialmente, l'appellativo di "solite tiritere" è imbarazzante, e stendiamo un velo pietoso su Matusalemme.
Mi chiedo che cosa mai hai letto e leggi abitualmente, per uscirtene con simili considerazioni, e mi chiedo anche quali siano le straordinarie illuminazioni che ne scaturiscono e che tu evidentemente ci tieni accuratamente nascoste.
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