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Santoro ad "Anno zero"

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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda pagheca il 21/04/2009, 10:14

franz ha scritto:
pagheca ha scritto:ma secondo voi perche' queste polemiche investono un giorno si e l'altro pure la RAI e non, per esempio, la BBC (o la ABC ed SBS australiane)?
...
Non mi basta pero' una risposta del genere "perche' l'Italia e' diversa". Voglio sapere dove e perche'.

Una domanda semplice. La BBC è lottizzata? Esiste un BBC1 prevalentemente in mano ai conservatori ed una BBC2 in mano ai laburisti (o viceversa)? E le altre TV che hai menzionato. Ed i canali tedeschi?
Esistono TG che appaionio schierati, sia per le notizie che danno, per come le danno sia per quelle che NON danno?
Esistono trasmissioni di approfondimento che sono di un certo colore e sono sbilanciate sempre prevalentemente da una parte politica? Il conduttore prende parte esprimendo le sue opinioni politiche?

Franz


Franz, la risposta alla tua domanda secondo me e' che quello che viene visto come "essere schierati" qui e' semplicemente parte del gioco. Durante la crisi la BBC ha attaccato pesantemente i laburisti al Governo. Al punto che qualcuno, molto timidamente, se ne usci' dicendo che gran parte della crisi era dovuto al panico gettato dalla BBC.

Insomma, secondo me la domanda che fai e' mal posta perche' quello che secondo te e' schieramento e lottizzazione - da quello che ho visto nei rari periodi in cui in Italia ho visto dei TG - altrove si chiama informazione-che-non-si-tocca.

Ma la mia domanda era un'altra (e secondo me anche tu Piero sei andato fuori tema): quali sono i meccanismi legislativi e/o di prassi secondo i quali si puo' creare un media indipendente, di successo economicamente (BBC vende in tutto il mondo programmi e informazione, anche in lingue diverse dall'inglese), eppure finanziato dallo stato? Il mio invito e' a smetterla di pensare che i problemi dell'informazione italiana - conflitto di interessi a parte - siano solo italiani. Ce li ha tutto il pianeta. Cercare di valutare "cos'e' l'equilibrio dell'informazione" e' sterile perche' sono definizioni teoriche, vuote, che dipendono terribilmente da chi le fa. Per me una trasmissione dura con il governo puo' essere perfettamente equilibrata, per un altro no. Fatto sta che solo da noi si pretende che questo sia una giustificazione per mettere le mani sulla RAI.

Prima di dare la risposta giusta bisogna identificare la domanda giusta

saluti
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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda pagheca il 21/04/2009, 10:30

a volte io penso che gli italiani non si rendono conto di quante anomalie ci sono nel loro sistema. Ma altre volte, al contrario, non si rendono conto che si tratta semplicemente di riscoprire l'acqua calda. La gente si lamenta per l'equo canone, per il bollo auto, per esempio. Poi scopri che tutto il mondo le paga (io pago la bellezza di 1770£/anno di council tax, piu' l'acqua e altri servizi; la vera differenza e' che io so come vengono ripartiti quei soldi e sono convinto di doverli pagare perche' altrimenti qualcuno che vive in una casa piu' bella della mia, per gli stessi servizi, userebbe i soldi delle mie tasse).

Analogamente, ho sentito gente invocare l'ira di dio perche' c'e' da pagare il canone. Embe'? Ci sono paesi in cui si paga, e altri in cui non si paga. La differenza dei servizi non dipende da questo ma da fattori completamente scorrelati.

Analogamente, si protesta perche' la RAI ha tre canali. Ancora: embe'? BBC ce ne ha ben di piu' visto che con il digitale terrestre il numero di canali e' ridondante. Il problema semmai e' che farne.

Cioe', io invito tutti veramente a fare uno sforzo e uscire da questa scatola in cui siamo stati tutti confinati per anni per cui comunque bisogna discutere di Santoro. Ma lasciatelo stare! Lui e tutta la RAI!

Da un altro punto di vista, la sfilata di capipartito che fanno dichiarazioni (spesso prive di senso perche' completamente tronche) che apre ogni TG si puo' evitare per esempio facendo parlare la societa' civile, non contando i minuti in cui parla ogni partito. Non si capisce perche' per essere informati si debba ricorrere sempre all'opinione di un politico. Ma chi l'ha detto? La politica non e' tutto. Se si riuscisse a ridurre il suo ambito gia' si sarebbe a meta' dell'opera.

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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda franz il 21/04/2009, 10:45

pagheca ha scritto:Franz, la risposta alla tua domanda secondo me e' che quello che viene visto come "essere schierati" qui e' semplicemente parte del gioco. Durante la crisi la BBC ha attaccato pesantemente i laburisti al Governo. Al punto che qualcuno, molto timidamente, se ne usci' dicendo che gran parte della crisi era dovuto al panico gettato dalla BBC.

Insomma, secondo me la domanda che fai e' mal posta perche' quello che secondo te e' schieramento e lottizzazione - da quello che ho visto nei rari periodi in cui in Italia ho visto dei TG - altrove si chiama informazione-che-non-si-tocca.

Se ci fosse un canale BBC che per TG e approfondimento attaccasse sempre il governo quando è laburista e lo appoggiasse quando è conservatore, beh, la domanda sarebbe lecita e ben posta. Se contemporaneamente ci fosse un altro canale che fa l'opposto e 3 canali privati tutti schierati da una sola parte "a prescindere", la domanda sarebbe lecita.
Quindi osservando la realtà italiana, che è questa, ti ho semplicemente chiesto come avviene in UK.
Non avvine cosi', immagino, anche se questo non significa affattto non poter criticare il governo.
Anzi è la condizione normale, perché si critica chi fa, quindi chi è al governo.
Immagino che BBC attui la stessa politica indipendentemente da chi governa.

Invece qui no. Come sai certi canali appoggiano il centro destra, che sia al governo ed all'opposizione e sono la maggioranza.
Poi ci sono delle riserve indiane in avviane sostanzialmente il contrario e che sonola foglia di fico del centrodestra.
Il risultato generale non mi pare esatante e capisco che pochi guardino trasmissioni di approfondimento politico.

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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda pagheca il 21/04/2009, 11:17

Franz,

io sinceramente tutta questa differenza non la vedo. Guardando il TG3 per esempio qualche volta non mi e' sembrato cosi' squilibrato come sento dire. Non piu' di altri canali. Quello che mi sembra e' che e' organizzato male e che la qualita', comunque, sia inferiore a quello di analoghi canali che ho potuto vedere.

Questo si applica anche a TG1 e TG2 dove pero' vedo non tanto che si appoggia sempre il governo, quanto che se ne parla ossessivamente. SB e la sua schiera sembrano presenti ovunque, a dire la loro su tutto, a blaterare su quello che ha detto tizio etc.

Ripeto "pensate fuori dalla scatola", prova a guardare alle cose senza il pesante fardello di decenni di discussioni (per lo piu' inadeguate e italocentriche) su questi temi. Il grande problema dell'informazione RAI mi sembra la pessima qualita' dei giornalisti, ma questo si applica un po' a tutta l'informazione italiana. Tranne, sorprendentemente, punte di qualita' eccezionale (di molto superiore a quello che si vede in media in giro) del tipo di quella trasmissione che ho visto una volta e che credo si chiami Reporter. Tutto il resto, incluso Santoro e Fede, mi sembra robetta da poco sinceramente. Non sono bravi giornalisti. Bravo giornalista e' quello che inchioda l'intervistato, cosa che si puo' fare come ho visto tante volte. Ma qui entra in gioco l'avversione dei politici italiani verso la "domanda". Come dice mia moglie, che facendo la giornalista radiofonica si e' sentita sbattere in faccia il microfono da politici di destra e di sinistra italiani alla prima domanda "normale" (non tutti, ma alcuni - non faccio nomi solo per non fargli ulteriore propaganda), questi pretendono che gli passi il microfono in modo che loro lo usino come un megafono, per farsi propaganda. Altrimenti si rifiutano (soprattutto se non sei Santoro). In compenso - credo di averlo gia' raccontato altrove - qui e in altri paesi i politici ti cercano, ti chiamano, e quando intendo ti chiamano intendo non che ti fanno chiamare dal loro ufficio stampa ma che ti suona il telefono e c'e' il tale ministro che risponde alla tua richiesta mandata per e-mail. In orario e con gentilezza.

Secondo me se si cominciasse tutti a darsi una calmata e a capire che il politico si vabbe' pero' non e' che sia il centro del mondo, forse anche loro si darebbero una calmata e capirebbero che la propaganda se la devono guadagnare. Penso che Santoro lavori in un ambiente veramente difficile, e questo e' una scusante per certi suoi evidenti limiti. In qualche modo continua a fare il suo lavoro, tenendo duro. Ma si sente che proviene da un allevamento, e da un ambiente, che hanno grossi limiti professionali.

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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda franz il 21/04/2009, 11:51

pagheca ha scritto:Questo si applica anche a TG1 e TG2 dove pero' vedo non tanto che si appoggia sempre il governo, quanto che se ne parla ossessivamente. SB e la sua schiera sembrano presenti ovunque, a dire la loro su tutto, a blaterare su quello che ha detto tizio etc.

Esatto. Per non parlare delle notizie che non vengono date o di quelle che vengono enfatizzate (come quelle sulla criminalità, quando fa comodo).
pagheca ha scritto: Il grande problema dell'informazione RAI mi sembra la pessima qualita' dei giornalisti, ma questo si applica un po' a tutta l'informazione italiana. Tranne, sorprendentemente, punte di qualita' eccezionale (di molto superiore a quello che si vede in media in giro) del tipo di quella trasmissione che ho visto una volta e che credo si chiami Reporter. Tutto il resto, incluso Santoro e Fede, mi sembra robetta da poco sinceramente. Non sono bravi giornalisti. Bravo giornalista e' quello che inchioda l'intervistato, cosa che si puo' fare come ho visto tante volte. Ma qui entra in gioco l'avversione dei politici italiani verso la "domanda".

Ok, siamo d'accordo ma il cerchio si chiude perché il giornalista non bravo si costruisce il suo alone di santità facendo contemporaneamente il fazioso per avere platea fidelizzata e la vittima quando viene criticato.
Totale questi rimangono e non lasciano il posto ad altri piu' bravi.
Sono comunque d'accordo sul fatto che moltissimo dipenda dai politici (dalla loro mediocrità) ma occhio che una RAI lottizzata è funzionale a politico di basso livello e giornalisti pure loro di scarso valore.
Ognuno sorregge l'altro e sono facce della stessa medaglia.

Franz
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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda pagheca il 21/04/2009, 12:11

no, Franz, non siamo d'accordo perche' io non credo che il problema sia la faziosita' quanto piuttosto la continua, petulante, piagnucolosa, ossessiva idea che si possa costruire una televisione "non faziosa", quando e' chiaro che dipende drammaticamente dai punti di vista e dalle opinioni personali.

Quello che bisogna pretendere A PRIORI, e' che la politica metta le mani fuori dai media (tutti!), non a livello di opinioni, controllo, esecutivo, leggi, etc. ma a livello di questa continua discussione su chi fa bene e chi fa male. Non e', sempliceemente, affar loro e devono loro per primi imparare a convivere con una informazione indipendente.

In tutti i paesi le tv di stato sono "faziose" (un po' meno che il capo del governo sia proprietario di un impero mediatico, ma lasciamo perdere perche' so come la pensi) ma la politica impara a campare lo stesso invece di mandare anatemi quotidiani e a collaborare con quanto e' disponibile.

un saluto,
pagheca
Ultima modifica di pagheca il 21/04/2009, 12:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda pagheca il 21/04/2009, 12:32

vorrei anche precisare che non penso affatto che la tv (in generale) britannica sia tutto questo fenomeno. Anzi, secondo me fa veramente schifo. Ci sono trasmissioni ragazzi che fanno accapponare la pelle. Non dimentichiamoci che The Big Brother, Orwell a parte, l'hanno inventato proprio qui e lo propinano in tutte le salse. Ma non e' solo questo, fa schifo anche la quantita' impressionante di format monotoni, tutti uguali. Se da noi c'e' la fissa delle ragazzotte seminude che sgambettano in tv (comune un po' a tutti i paesi latini e/o arretrati) qui ti fanno due balle terrificanti con le trasmissioni sulla compravendita di case, con quelle di qualche cuoco o invito a cena, o ancora peggio con storie di persone con difetti fisici (si, proprio cosi') o addirittura sul sesso (normale vedere trasmissioni hardcore con pretesa di educazione sessuale, ma insomma, se qualcuno ha bisogno di un aiutino per farsi le pippe di notte sono affari suoi :D ), ma - e penso che il punto sia questo - a mezzanotte.

Quindi, sia chiaro sto parlando di 1) informazione, su 2) BBC.

La televisione e', in genere, pessima ovunque. Con rarissime punte di eccezione o all'interno di alcuni canali o in canali stessi. Per esempio ricordo che SBS TV in Australia era un canale eccellente sotto tutti i punti di vista (informazione inclusa). Ma, ancora, e' l'eccezione che conferma la regola che la tv non puo' essere questo granche'.

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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda cardif il 21/04/2009, 12:35

Nella trasmissione di Santoro, personalmente, vedo libertà di critica, ma fatta direttamente ai destinatari o loro rappresentati, cosa che non avviene in tante altre trasmissioni; sentii il suo primo intervento quando tornò in video e non esagerò in vendetta, né fa tanti accenni alla espulsione subita.
Credo che chi non gradisce la sua trasmissione possa vedere altro, senza impedire a me di vederla.
Che poi chi ritiene fazioso Santoro non ritenga faziosi i tg rai in cui all'effetto panino di Mimun di una volta (governo, opposizione, maggioranza) si è sostituito l'effetto mitraglia (governo, opposizione e mitraglia: Capezzone, Cicchitto, Quagliariello, Bonaiuti, Gasparri, solo con qualche assenza saltuaria, che forse devono pure giustificare) non mi sembra equilibrato.
Che poi l'Annunziata lo critichi non ha molta importanza, visto che l'altro giorno chiedeva a Tremonti se si prevedeva un aumento di tasse per il terremoto di L'Aquila, anche sulla base delle richieste delle opposizioni, ponendo la domanda in modo incompleto (ad arte o per stupidità?) e dando la possibilità di una risposta vergognosa, perché non chiariva che l'eventuale aumento proposto dall'opposizione riguardava lo 0,9% della popolazione, quelli con altro reddito, e invece si diceva che i cittadini (quindi tutti!) potevano stare tranquilli che non ci sarebbe stato aumento.
Che poi Vespa (che disse di avere la DC come suo referente politico; che, in un lapsus identificativo del comportamento, Berlusconi ha chiamato Fede; che impone il numero di puntate settimanali; che ha tutta la RAI dalla mattina alla sera a disposizione quando deve fare pubblicità ad un suo libro) si lamenti del fatto che ha meno potere di Santoro nell'azienda è semplicemente ridicolo.
Purtoppo l'insieme fa opinione: e questo ha gravi conseguenze.
saluti, cardif
Ultima modifica di cardif il 21/04/2009, 18:35, modificato 1 volta in totale.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda franz il 21/04/2009, 12:39

pagheca ha scritto:no, Franz, non siamo d'accordo perche' io non credo che il problema sia la faziosita' quanto piuttosto la continua, petulante, piagnucolosa, ossessiva idea che si possa costruire una televisione "non faziosa", quando e' chiaro che dipende drammaticamente dai punti di vista e dalle opinioni personali.

No. Questo non lo capisco per cui se me lo spieghi meglio mi fai un favore.
Il problema, a sentire te, è la qualità. E non dico di no: sono d'accordo
A sentire me è la faziosità.
Per me inoltre sono facce della stessa medaglia. La faziosità è un lato, la bassa qualità è l'altro.
Entrambi si esaltano con la lottizzazione.

Tu dici che "dipende drammaticamente dai punti di vista e dalle opinioni personali".
In che senso? Sono la causa e tutto il resto è l'effetto?
E soprattutto "i punti di vista di chi"? Di chi guarda le trasmissioni politiche in TV, di chi non le guarda, dei politici, di noi appassionati di politica?

Franz
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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda franz il 21/04/2009, 12:48

cardif ha scritto:Credo che chi non gradisce la sua trasmissione possa vedere altro, senza impedire a me di vederla.

Guarda, in ambito privato uno puo' fare fare quello che vuole.
Uno puo' vedere quello la trasmissione che preferisce, film porno inclusi.
In ambito pubblico per me Vespa e Santoro sono l'estremo della faziosità ed in mezzo ci sono esempi migliori di giornalismo (la Gabanelli, Fazio, Ballarò).
Gli estremi per faziosità per me non possono vivere alle spalle del servizio pubblico.
Il servizio pubblico dovrebbe esigere dei parametri minimi di "non faziosità" che valgano sia per eventuali rigurgiti fascisti sia per quelli opposti.
Invece il nostro sistema usa un estremo per giustifcare l'altro. ma il risultato finale fa schifo.
Come dicevo, quando a Santoro è stata spiegata la cosa, ha capito benissimo e l'ultima puntata è stata tra le migliori.
Confido che anche altri capiranno cio' che ha già capito Santoro.
Che lo capisca Vespa è pura illusione ma questo non giustifica nessuno.

Franz
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