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Santoro ad "Anno zero"

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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda franz il 17/04/2009, 13:48

Stefano'62 ha scritto:Sono d'accordo con Pino.
Dare le notizie anche (e soprattutto) se infastidiscono qualcuno è dare un servizio.
Le notizie sono vere ?
Appurato questo tutto il resto è fumo negli occhi.

Ciao

Scusa la franchezza Sefano ma ..."ci sei o ci fai"? :D
Una cosa è un servIzio.
Altro è un servizio pubblico.
Anche le prostitute danno un servizio. A chi lo vuole. Ma non è pubblico. :o
Dare notizie puo' essere un servizio pubblico come anche privato.
Infatti esistono entrambi i modi di darle.
Ci sono regole comuni ad entrambe e poi regole piu' stringenti par il servizio pubblico.

La domanda poi su "le notizie sono vere?" poi è il culmine dell'indecenza.
La verità è fatta da mille sfacettature, da mille prosepttive. Poi quello che conta
non è la realtà ma le opinioni (e sono tante) che abbiamo su di essa.
Infatti i 100'000 spettatori di una partita di calcio racconteranno ognuno la sua versione,
anche se a grandi linee ne avremo due, a seconda della fede nella rispettiva squadra di calcio.

Un servizio pubblico deve rispettare questa pluralità, sconosciuta al modello "Pravda".

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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda pinopic1 il 17/04/2009, 14:04

I fatti raccontati da La 7 e YouDem sono veri o falsi? I fatti esistono? Se io dichiaro una cosa a uno che mi intervista, quello che dico sarà una mia impressione o una mia opinione, ma l'essere stato intervistato è un fatto, che io abbia rilasciato una dichiarazione è un fatto. L'intervistatore può mandare in onda su una televisione questa intervista con la mia opinione o no?
Se io esprimo gratitudine alla protezione civile la può mandare su una televisione pubblica, se invece muovo una critica la può mandare su una televisione privata. E' così oppure ho capito male?

Se riprendo con la telecamera un tendone con decine e decine di letti allineati e tante persone dentro è una verità o una illusione ottica? Posso mandarla in onda solo su una televisione privata perché esula dalla retorica ufficiale?

Poi non giochiamo con le definizioni. L'informazione televisiva è sempre servizio pubblico I privati infatti hanno una concessione, non la proprietà del mezzo attraverso il quale diffondono informazione.

Adesso mi chiedo: ciò che ho visto e sentito verso le 12 su YouDem erano fatti veri o invenzioni? Ciò che ha raccontato la presidente della provincia erano fatti o si inventa le cose per fare propaganda politica? Naturalmente la presidente sui fatti che racconta ci innesta la polemica politica. Ma devo pensare che i fatti se li inventa perché è una politica del PD?
Va bene. Allora i politici non dovrebbero parlare in TV perchè sono di parte e non raccontano fatti ma invenzioni loro. Allora deve valere per tutti, compreso Bertolaso che è sottosegretario in questo governo. Compreso il presidente della Regione che non critica ma si autoincensa e incensa il suo governo. Anche lui evidentemente non racconta fatti ma invenzioni di parte.
Insomma, i fatti esistono o no? E se anche hanno tante sfaccettature, è lecito raccontare le sfaccettature meno edificanti o bisogna limitarsi a quelle più rassicuranti?

Quindi le critiche, nelle trasmissioni di Santoro sono di parte, sono politiche, così come le lodi sperticate in altre trasmissioni. Perché allora sotto accusa è solo Santoro?
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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda lucameni il 17/04/2009, 14:16

I fatti sono fatti. E non c'è interpretazione od opinione che possa smentirli.
Esempio. Quando si dice, come è stato ripetutamente detto, che Cirino Pomicino è stato assolto da tutti i suoi processi è una balla (ci sono le sentenze scritte nero su bianco).
Eppure viene detta impunemente. Anche sulla RAI. Servizio pubblico (pare).
E qualcuno è pure felice di crederci e di usare questa balla spudorata come "esempio" per sputtanare i biechi giustizialisti.
Altro discorso è contestare quello che può infastidire sia a destra che a sinistra. Ma il problema, al di là dei sofismi sul pubblico-privato (ormai anche la dottrina più osboleta sa che impresa e servizio pubblico non è riducibile ad una distinzione "pubblico-privato") non è quello di un'informazione che riferisce i fatti come stanno ma di chi non vuole ascoltare o sapere quello che può dare fastidio a sè e alla sua parte politica.
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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda pinopic1 il 17/04/2009, 14:29

franz ha scritto:Viviamo nella società dell'informazione e solo una piccola parte è servizio pubblico, pagata da tutti.
Il giornale quando lo compri lo paghi. E' un servizio privato e scegli quale/i comprare.
Evasori a parte, tutti pagano il canone TV.
Sono concetti diversi.
Credi che in UK la BBC possa trasmettere, senza sostanziale contraddittorio, un documentario che sposa le tesi negazioniste sull'olocausto, con tanto di vignette antiebraiche, senza che là succeda un finimondo che il terremoto qui è nulla in confronto? Il servizio pubblico deve affrontare tutti i temi ma in modo equlibrato. Ieri Santoro è stato moltoi piu' equlibrato, anche se lo ha mascherato non risparmiando polemiche anche personali (penso al Grasso).
Io dico che da nessuna parte del mondo si censura un vignettista come Vauro ma anche che in nessuna TV pubblica europea le sue vignette sarebbero una rubrica fissa.
Per me serve solo per far parlare della trasmissione il giorno dopo, putroppo a scapito dei contenuti seri.
Perché la Gabanelli non fa satira, insieme alla sua informazione?
Dovrebbe?

Franz


Io riconosco il servizio pubblico e lo distinguo dal servizio privato perché il gestore è titolare di una concessione governativa e non proprietario del mezzo che utilizza.
Penso che in UK nessuno possa trasmettere un documentario che sposa le tesi negazioniste senza che succeda un finimondo.
La differenza tra ieri e la settimana precedente consisteva soltanto nel fatto che ieri non c'era Giordano pronto a cogliere una frase in una intervista per accusare la trasmissione di leso eroismo. Per la verità ci ha provato Ghidini con la chiusura di Travaglio collegandola a quanto prima detto su Letta. Ma non ha avuto seguito. Anche perché Ghidini è un politico, quindi di parte, mentre Giordano si potrebbe considerare un giornalista.
Le vignette spesso si vedono anche a Porta a Porta; ioe le trovo stile Bagaglino, cioè da latte alle ginocchia. Ma dipende dai gusti.
Ultima modifica di pinopic1 il 17/04/2009, 14:31, modificato 1 volta in totale.
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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda pianogrande il 17/04/2009, 14:30

Io "non ci faccio" e spero tanto di non esserci (o esserlo?).
Questo discorso che le notizie, attraverso il servizio pubblico, vanno date in modo diverso dal servizio privato non l'ho capito e non l'ho capito davvero.
Mi sono semplicemente rifiutato di capire quando il berlusca parlava di uso criminoso del servizio pubblico.
Detto da Franz, con il quale sono daccordo, all'incirca una volta sì ed una no, mi può spingere a qualche riflessione.
Da quello che capisco, ci dovrebbe essere una maggiore ricerca di "equilibrio".
Questo lo vedo come garanzia del contraddittorio che, però, non mi sembra sia mancato.
Aggiungo che il Bonaiuti inviperito che, con la storia della rana, ha fatto, secondo me, l'esatto ritratto del suo capo, depone a favore di chi sostiene che nella gestione del consenso e quindi del potere, controllare i mezzi di informazione è di fondamentale importanza.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda pinopic1 il 17/04/2009, 14:33

Credo che tutta la vicenda dimostri che controllare i mezzi di informazione almeno per qualcuno è di fondamentale importanza. Si vede che questo qualcuno non capisce niente; un dilettante della politica.
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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda Paolo65 il 17/04/2009, 14:42

Quello che Santoro non ha capito e neppure Berlusconi a quanto si vede, che ormai ci sono altre reti(La7 e Sky)che forniscono un'informazione fuori dallo schema RAI Mediaset.

Io seguo da tempo le 2 reti citate tra parentesi e credo di avere sufficienti notizie per rendermi conto di cosa sia successo e delle responsabilità in questa tragedia abruzzese.

Santoro e Mediaset non credo siano capaci di spostare il giudizio di milioni di cittadini su quello che è accaduto.

Paolo
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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda pinopic1 il 17/04/2009, 14:43

pianogrande ha scritto:Io "non ci faccio" e spero tanto di non esserci (o esserlo?).
Questo discorso che le notizie, attraverso il servizio pubblico, vanno date in modo diverso dal servizio privato non l'ho capito e non l'ho capito davvero.
Mi sono semplicemente rifiutato di capire quando il berlusca parlava di uso criminoso del servizio pubblico.
Detto da Franz, con il quale sono daccordo, all'incirca una volta sì ed una no, mi può spingere a qualche riflessione.
Da quello che capisco, ci dovrebbe essere una maggiore ricerca di "equilibrio".
Questo lo vedo come garanzia del contraddittorio che, però, non mi sembra sia mancato.
Aggiungo che il Bonaiuti inviperito che, con la storia della rana, ha fatto, secondo me, l'esatto ritratto del suo capo, depone a favore di chi sostiene che nella gestione del consenso e quindi del potere, controllare i mezzi di informazione è di fondamentale importanza.


E di contraddittorio ce n'è stato di più la settimana scorsa, grazie a Giordano che oltre all'interesse politico aveva anche un interesse professionale a contraddire. E poi c'era Crosetto.
E Boschi. A proposito del quale se si raccogliessero i tanti frammenti di sue dichiarazioni rilasciate in diverse occasioni ne verrebbe fuori un atto d'accusa alla classe politica che perfino Santoro e Travaglio insieme se lo sognano. Il guaio è che l'argomento non è di facile comprensione e Boschi in fondo è un dipendente dello stato, quindi non può essere più esplicito.
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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda pinopic1 il 17/04/2009, 14:51

Franceschini: "Serve un'operazione di verità, non tutto funziona"

Sul sisma in Abruzzo, ora che è stata superata la prima emergenza, "serve un'operazione di verità, non bisogna dire solo le cose che funzionano". E' l'opinione del segretario del Pd Dario Franceschini, oggi all'Aquila non con l'intenzione di "fare polemiche, ma per controllare e dire ciò che va bene e ciò che non va bene". "Ad esempio - osserva il leader del pd a Sky Tg24 - non è corretto dire che tutte le scuole sono aperte. C'è una classe in una tenda. Così come ci sono tendopoli che funzionano bene, e altre in cui manca tutto".


Sono indignato. Come si permette questo cattocomunista?
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Re: Santoro ad "Anno zero"

Messaggioda Stefano'62 il 17/04/2009, 14:59

franz ha scritto:
Stefano'62 ha scritto:Sono d'accordo con Pino.
Dare le notizie anche (e soprattutto) se infastidiscono qualcuno è dare un servizio.
Le notizie sono vere ?
Appurato questo tutto il resto è fumo negli occhi.

Ciao

Scusa la franchezza Sefano ma ..."ci sei o ci fai"? :D
Una cosa è un servIzio.
Altro è un servizio pubblico.
Anche le prostitute danno un servizio. A chi lo vuole. Ma non è pubblico. :o
Dare notizie puo' essere un servizio pubblico come anche privato.
Infatti esistono entrambi i modi di darle.
Ci sono regole comuni ad entrambe e poi regole piu' stringenti par il servizio pubblico.

La domanda poi su "le notizie sono vere?" poi è il culmine dell'indecenza.
La verità è fatta da mille sfacettature, da mille prosepttive. Poi quello che conta
non è la realtà ma le opinioni (e sono tante) che abbiamo su di essa.
Infatti i 100'000 spettatori di una partita di calcio racconteranno ognuno la sua versione,
anche se a grandi linee ne avremo due, a seconda della fede nella rispettiva squadra di calcio.

Un servizio pubblico deve rispettare questa pluralità, sconosciuta al modello "Pravda".

Franz

Continuo a non capire....
Il servizio pubblico deve dare notizie,solo interpretazioni o ambedue le cose ?
Se deve dare notizie è necessario e sufficiente che siano vere,se deve dare solo opinioni allora ci vuole il contraddittorio (in questo caso siamo ancora parecchio sbilanciati dall'altra parte mi pare);se deve fare entrambe le cose allora devono essere notizie vere commentate da più angolazioni.
Ora il punto mi pare sia questo :
se una parte è palesemente in torto e fa una figuraccia,è colpa del servizio pubblico gestito male,o è colpa della parte che ha torto ?
Mi sembra che si pretenda che un servizio,dato che è pubblico,debba dare solo le notizie che non scontentano nessuno,ma alla fine saranno vere o saranno false ?
Allora tanto vale abolire il servizio pubblico,perchè dove ci sono opinioni c'è sempre qualcuno che ne esce scontento,di solito è la parte poco democratica cui non piace il confronto stesso,piuttosto che il risultato.

Alla fine di una partita di calcio o di una qualsiasi gara,al di là delle recriminazioni che non possano legittimamente inficiare il verdetto arbitrale,il risultato è chiaro e rappresenta la notizia che nessuno può pretendere che venga taciuta.

Ciao
Stefano'62
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