ranvit ha scritto:E' vero, ma l'affermazione va capovolta. E' l'assenza di veri leader che porta alla disarticolazione dell'elettorato!
Da che il mondo esiste sono le classi dirigenti a determinare i successi o gli insuccessi di un popolo.
Vittorio
non so sulla base di quali esempi storici lo affermi. A me sembra che la verita' sia che c'e' un fattore casuale nella presenza di un leader al momento giusto e nella sua effettiva selezione. Nel caso specifico italiano comunque, e' proprio questa tendenza a scaricare l'elettorato dalle sue colpe che fa veramente cascare le braccia. Non parlo di casi teorici ma, per esempio, delle prossime elezioni europee: invece di andare a leggersi i cv della gente per selezionare la persona da votare, c'e' chi invita all'astenzione, soluzione molto piu' facile (non richiede alcuno studio) e consolante (ci si scarica della responsabilita' di prendere una decisione). Ma come? Tutti a protestare contro le liste bloccate, ma poi quando c'e' la possibilita' di scegliere, ecco qua i vari severgnini dedicarsi ad esercizi di "salomonismo multiplo carpiato":
"Forse rassegnato, certo allibito, vagamente nauseato. Fesso, no. Non voterò alle europee il 7 giugno. Se le elezioni per il parlamento nazionale sono state un'umiliazione - liste bloccate, nostro compito era ratificare le nomine dei partiti - quelle per l'Europarlamento s'annunciano come una provocazione. Dico, avete visto chi vogliono candidare? Vecchi delusi, giovani amiche, soliti trombati, parenti invadenti, ex-potenti indigenti, funzionari sconosciuti. I ristoranti di Strasburgo e Bruxelles li aspettano a braccia aperte: ammesso che ci vadano, una volta eletti. I siti lo scrivono, i giornali lo riportano, le radio ne accennano. Ma davanti ai fotogrammi dall'Abruzzo - diciamolo - chi ha voglia di discutere l'opportunità della candidatura Mastella? Così Clemente sarà nelle liste PDL, segno e simbolo del nuovo. E chi s'azzarda a dire che hanno voluto saldare il debito per aver silurato Prodi - tuona l'interessato - "è un farabutto!" Il partito, com'è noto, sarà guidato ovunque da Silvio Berlusconi - sebbene la carica di eurodeputato sia incompatibile con l'incarico di governo. Ma se qualcuno avesse il coraggio d'affermare che il partito non guarda avanti, ecco Barbara Matera, 28 anni, scelta personalmente dal leader (curriculum: finalista a Miss Italia, annunciatrice RAI, «letteronza» a «Mai dire gol», «letterata» in «Chiambretti c'è», intepretete di «Carabinieri 7» e «pattinatrice vip» a «Notti sul ghiaccio»). A Strasburgo se la vedrà con la coetanea Elena Basescu, bella figliola del presidente della Romania, Traian Basescu. La ragazza ha competenze incerte, ma splendide foto. Memorabile quella sopra un cavallo deceduto o molto stanco. A sinistra Dario Franceschini tuona contro le scelte della maggioranza e assicura: "Noi manderemo a Strasburgo solo persone autorevoli che ci resteranno per tutto il mandato!". Bene: allora non si capisce perché candidano Bassolino (sicuri sia autorevole?) e Cofferati (non voleva lasciare la politica per la famiglia?). E gli alleati? Si presenta Di Pietro (la carica di eurodeputato è incompatibile con quella di deputato nazionale) e si presenta Vendola (ma non è il governatore della Puglia?). Diciamolo: in fondo la scelta di Berlusconi di candidarsi ovunque - pur sapendo che all'Europarlamento non metterà mai piede - è sfacciatamente sincera. Vuol dire: "Queste elezioni non contano un fico secco, sono soltanto un sondaggio ufficiale dell'elettorato. E poiché ai sondaggi tengo, voglio esserci". L'entusiasmo del 1979 - primo Parlamento Europeo a elezione diretta - lascia il posto a questa commedia. Non in tutti i Paesi accade: pensate che qui e là, in campagna elettorale, parleranno di Unione Europea e poi eleggeranno gente che, a Straburgo e Bruxelles, ci andrà. E noi? Non capisco perché dobbiamo prestarci a questo gioco. Anzi, lo capisco. Siamo la plebe democratica, e fanno di noi ciò che vogliono. Vuoi vedere che un po' fessi siamo davvero?" (da
http://www.corriere.it/solferino/severg ... -09/01.spm).
Ora, se uno va a guardare nel dettaglio di questa rassicurante "analisi" severnigniana, scopre che BS mette sullo stesso piano, da un lato :
1) il palese imbroglio della candidatura di Berlusconi
2) la candidatura dell'ennesima "letteronza" (?)
3) il riciclaggio di una mina vagante di nome Clemente Mastella
con:
3) la candidatura di Bassolino (falso: bassolino, non e' candidato alle europee!)
4) la candidatura di Vendola (giusto: questo e' sbagliato)
5) la candidatura di Cofferati (puo' non piacere, ma cosa c'e' di sbagliato se oggi costui pensa di poter conciliare famiglia e ritorno alla politica?).
Purtroppo questo modo di vedere le cose ha molto successo in italia tra i Ranvit & Co. Ma si! Spariamo a zero su tutto il centrosinistra, rifiutiamoci di scegliere (quando ne abbiamo la possibilita'), diffondiamo il verbo secondo il quale la responsabilita' e' sempre di qualcun altro (il leader, una fantomatica "dirigenza da mandare a casa", quando dentro a tutti i partiti di CS e di sinistra c'e' un capitale di gente e idee importante che sarebbe meglio discutere e selezionare). Poi, quando il CS perde le elezioni, quando il clima di sconfitta permanente contro un CD in cui non si fanno distinzioni e si vota in massa the Boss (supportato da una lLega che gli fece colare a picco il primo governo, esattamente come fece Rifondazione Comunista con il primo Prodi, salvo che nel PD sono stati tutti d'accordo a sputargli in faccia al momento di costruire una coalizione alle ultime politiche), ecco i soliti noti sostenere che "e' che mancano i leader", leader a cui nessuno sarebbe disposto a perdonare l'assunzione di decisioni e responsabilita' che vadano oltre semplici blande dichiarazioni di principio. O meglio, va bene, faccia quello che vuole, ma solo se le sue decisioni coincidono con i nostri personali desiderata. Come diceva Ford della prima auto prodotta nelle sue catene di montaggio, la T1 "la potete ordinare di qualsiasi colore, basta che sia nera". Analogamente, i fautori dell'unita' a sinistra, del mito della dirigenza in grado di proporre nuove idee, sono sempre pronti ad accettare qualsiasi decisione del leader che verra', basta pero' che coincida perfettamente con le loro personali opinioni (senno', "che se ne vada a casa"). Se' si e' cattolici, non sia mai che si parli di matrimonio fra omosessuali di ripresa delle ricerche sulle staminali, di rimozione dei crocifissi dai luoghi pubblici. Se si e' di sinistra, non sia mai che si parli, che so, di riduzione delle tasse o di lotta alla delinquenza che comprenda anche qualche legge dura anticlandestini.
Questa gente dovrebbe chiedersi se e' Zapatero ad avere determinato la rinascita' dei socialisti in Spagna, o piuttosto e' stato un elettorato che - faccio solo un esempio - non gli ha sbattuto la porta in faccia, in un paese cattolicissimo, quando questi ha chiesto la rimozione dei crocifissi o promosso l'equiparazione del matrimonio per gli omosessuali. Di converso, coloro che sono di sinistra, non hanno fatto grandi storie di fronte a un programma chiaramente liberista (inclusa una detassazione di fatto dei piu' abbienti in UK) portato avanti da Blair.
Come si vede da questi esempi, l'idea che in Italia un leader possa accorpare tutte queste istanze e' patetica. Ci sara' sempre qualche "ala" che determinera' la caduta di una qualsiasi alleanza e - in caso, improbabile, di vittoria elettorale - di qualsiasi governo di CS o di sinistra sulla base di qualche decisione anche marginale della sua politica.
Io so bene che e' molto comodo dare la colpa ai dirigenti di un partito che e' lo specchio fedele di un elettorato incapace di capire che l'unita' e la selezione dei migliori non sono dono del cielo (almeno non del tutto) ma il frutto di gente che capisce quali sono le vere priorita' e sa fare un passo indietro pur di mandare avanti questo paese. Quello che e' pazzesco e' che e' la gente come voi, quelli sempre pronti a sparare a zero su tutto e tutti, dando ottimo appoggio agli argomenti dei seguaci di questa corte dei miracoli che ci governa, a decretare il tracollo del nostro paese. Vero per il mezzo secolo di dominio della DC, vero probabilmetne per il prossimo mezzo secolo di dominio di questa destra insulsa e ignorante.
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