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Egemonia culturale del Centrodestra?

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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda lucameni il 20/03/2009, 2:18

"Potrei far notare che, con tutta la buona volontà, in tutto il discorso non sono venuti fuori più di una manciata di nomi di autori "di destra" o cari alla destra, scorrendo un intero secolo di storia."

Ah ecco, necessitava un elenco più lungo.
Comprendo la figura meschinella.
La prossima volta mi impegnerò di più.
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda Stefano'62 il 20/03/2009, 4:19

Io trovo davvero molto difficile che si possa negare che Piero ha ragione.
Comunque continuo a rifiutarmi di chiamare col termine 'cultura' quell'accozzaglia di disvalori che questo schifo di destra italiana,becera e oscurantista,cavalca e alimenta,e che inneggiano senza alcuna ombra di dubbio alla cattiveria e all'egoismo.
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda franz il 20/03/2009, 9:14

Stefano'62 ha scritto:Io trovo davvero molto difficile che si possa negare che Piero ha ragione.

Ma non eri tu che dicevi che non siamo qui per convincerci vicendevolmente?
Oppure siamo qui "per avere ragione"?
Io penso che siamo qui per scambiarci opinioni e che le ragioni siano molteplici.
Ritengo che una certa egemonia della sinistra di allora sia svelata oggi, quando si è scoperto che tutta una serie di personaggi dello spettacolo e della musica, dovevano nascondere al pubblico il loro essere di destra, altrimenti non avrebbero piu' lavorato o avrebbero perso parte del pubblico. Parlo di Lucio Battisti, per esempio, il cui essere di destra divenne noto solo dopo la sua morte. Invece altri musicisti, attori, registi, esibivano il loro essere di sinistra senza alcun problema, anzi ottenendo un effetto moltiplicatore. Nulla di grave, sia chiaro, ma è grave che chi era di destra dovesse nasconderlo per lavorare in RAI e quando si sapeva passavano anni senza contratto, pur essendo come gli altri. Vedi Gianfranco D'Angelo, quello di Drive In, Albertazzi, Buzzanca, Lionello, Pippo Franco. Costoro per lavorare dovevano tacere le loro opinioni politiche. Ci sono altri casi ma non mi vengono in mente i nomi. Solo le facce. Ah, eccone un altro: Luca Barbareschi.

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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda mauri il 20/03/2009, 12:11

è per questo che siamo immobili, appiccichiamo etichette senza curarci del valore e capacità delle persone
gli "artisti" che menzioni, tranne battisti che però senza mogol magari non sarebbe mai esistito, sono semplici esecutori
di pensatori ne vedo pochi oggi, di creatori anche meno e di geni per niente
anche questo ns governo è un insieme di pappagalli, c'è il mister che tira le fila dei burattini insieme a tremonti, bossi, maroni e non credo altri
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda pinopic1 il 20/03/2009, 12:13

Franz, a proposito degli artisti che nascondevano il loro essere di destra
Forse si trattava e si tratta anche di opportunismo. Non credi? Non è che a quelli che hai nominato mancasse il lavoro. E non è che oggi il loro essere di destra si manifesti artisticamente, solo dichiarano di votare per la destra, per il resto fanno le stesse cose di sempre.
Prima non dichiaravano di essere di destra forse perché l'unico partito che si dichiarava di destra era il MSI ed era chiara la sua derivazione dal fascismo. Ammettere di essere fascisti, effettivamente era difficile. Ma sinceramente non ho rimpianti per questo.
Ma neanche è vero che tutti nascondessero le loro preferenze politiche; solo che un democristiano non veniva considerato di destra.

Dovremmo fare una rassegna più completa degli artisti e degli intellettuali di destra, veramente di destra, non liberali, esaminare il loro pensiero e la loro azione. Nel rispetto delle loro idee, nel rispetto di ogni cultura. Ma in questo modo potremmo valutare meglio quel "sinistrismo" che oggi a molti dà fastidio.
In un prossimo post.

(io però non ho mai avuto dubbi su Pippo Franco, D'Angelo, Albertazzi, Buzzanca, Mino Reitano. Leggermente sorpreso per Lucio Battisti.
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda lucameni il 20/03/2009, 12:25

A parte che non è solo questione di "confessare" il proprio essere di destra (poi dipende quale destra) da parte di attori, guitti o quant'altro, ma anche di scelte editoriali, di dimenticarsi di letterati in qualche modo "scandalosi" (Hamsun, tanto per dire) evitando di distinguere l'uomo dalla sua opera (poi vorrei proprio sapere chi si salverebbe tra tantissimi artisti ancora oggi di culto), negando la loro esistenza o minimizzando il loro valore e leggendo le scelte "scandalose" degli autori di destra in maniera superficiale, sulla base di poche informazioni e col metro di oggi.
Che ci sia stata una sorta di egemonia di sinistra è evidente, e in qualche modo scontata: per quanto tutto quello che sa di destra, e non solo la destra fascista, perdente, è stata messa in un angolo alla fine della guerra.
Travolgendo - a mio avviso in maniera demenziale - anche ambiti artistici (e accademici) che non dovrebbero essere la stessa cosa di una segreteria di partito.
Tant'è siamo un paese di guelfi e ghibellini e anche la cultura, di cui spesso si parla senza conoscerla, pare debba subire lo stesso trattamento riservato ai partiti politici. Il tutto aggravato, spesso, da una buona dose di spocchia.


Come poi se questa spocchia non si sia rivelata un boomerang.
Se non fosse per la presenza di questa destra (oggi) direi - giustamente - un boomerang.
La figura dello pseudo intellettuale (pseudo sia chiaro) che pontifica con ditino alzato (spesso senza sapere e senza interessarsi di sapere) pare rimanere intatta a far danni.
Ultima modifica di lucameni il 20/03/2009, 13:12, modificato 2 volte in totale.
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda Stefano'62 il 20/03/2009, 12:54

franz ha scritto:
Stefano'62 ha scritto:Io trovo davvero molto difficile che si possa negare che Piero ha ragione.

Ma non eri tu che dicevi che non siamo qui per convincerci vicendevolmente?
Oppure siamo qui "per avere ragione"?
Io penso che siamo qui per scambiarci opinioni e che le ragioni siano molteplici.
Ritengo che una certa egemonia della sinistra di allora sia svelata oggi, quando si è scoperto che tutta una serie di personaggi dello spettacolo e della musica, dovevano nascondere al pubblico il loro essere di destra, altrimenti non avrebbero piu' lavorato o avrebbero perso parte del pubblico. Parlo di Lucio Battisti, per esempio, il cui essere di destra divenne noto solo dopo la sua morte. Invece altri musicisti, attori, registi, esibivano il loro essere di sinistra senza alcun problema, anzi ottenendo un effetto moltiplicatore. Nulla di grave, sia chiaro, ma è grave che chi era di destra dovesse nasconderlo per lavorare in RAI e quando si sapeva passavano anni senza contratto, pur essendo come gli altri. Vedi Gianfranco D'Angelo, quello di Drive In, Albertazzi, Buzzanca, Lionello, Pippo Franco. Costoro per lavorare dovevano tacere le loro opinioni politiche. Ci sono altri casi ma non mi vengono in mente i nomi. Solo le facce. Ah, eccone un altro: Luca Barbareschi.


A me sembra che i vari Cossiga e Andreotti siano sempre stati di destra,e non mi pare che dovessero nascondersi per poter 'lavorare',al massimo fingevano di essere di centro e alla faccia delle leggi sul fermo di polizia e compagnia bella si fingeva di credergli.
Mi pare anche che i vari Gelli e prima di lui Frank Gigliotti e tutti quelli che hanno orchestrato da dietro la nostra democrazia fossero pure ampiamente di "destra" (quella infame) e pure loro 'lavoravano'.
Che poi (anche) nei comuni rossi ci fossero (e ci siano ancora) delle mafiette locali e che questi comportamenti corporativi approdino anche agli alti livelli mi pare assodato;ma imputare questa pratica all'essere stesso di sinistra significa sottovalutare la vera cultura degli italiani:bravissimi a fare i loro porci comodi travestendosi alla bisogna.
Sarà un caso,ma quelli che hai elencato sono tutti attori.

Ciao,
Stefano
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda lucameni il 20/03/2009, 13:09

Mi pare che, malgrado ci sia un filo (rosso o nero?) che collega alcuni aspetti, continuiate a fare una gran confusione tra uomini dei partiti, uomini di cultura e le loro opere, editoria (distribuzione) e fruizione culturale. Tutto in un calderone indistinto.
Tant'è se si parte da queste premesse non vedo come si possa discutere di "egemonia culturale".
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda franz il 20/03/2009, 13:13

Stefano'62 ha scritto:A me sembra che i vari Cossiga e Andreotti siano sempre stati di destra,e non mi pare che dovessero nascondersi per poter 'lavorare',....
Sarà un caso,ma quelli che hai elencato sono tutti attori.

Non è un caso. :shock: :P
se rileggi con attenzione quello che ho scritto mi riferivo espressamente al mondo della cultura (di questo si sta discutendo) e particlarmente dello spettacolo (registi, attori, cantanti).

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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda franz il 20/03/2009, 13:17

pinopic1 ha scritto:Franz, a proposito degli artisti che nascondevano il loro essere di destra
Forse si trattava e si tratta anche di opportunismo. Non credi?

Certo. È opportunismo tacere sulle proprie idee di destra per poter lavorare ma sarebbe allora anche opportunismo enfatizzare le proprie di sinistra per lavorare di piu'.
Ognuno contina a credere nelle sue idee, solo che è condizionato da scelte tattiche a tacerle o palesarle, a seconda del vento che gira. O no?
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