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L'Italia, Il Vaticano e il ddl Zan

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Re: L'Italia, Il Vaticano e il ddl Zan

Messaggioda pianogrande il 23/06/2021, 10:52

Robyn ha scritto:Lo stato non finanzia la scuola cattolica ma lo studente che vuole andare alla scuola cattolica o paritaria pagandogli la retta cioè garantisce la libertà di scelta,più semplicemente anziché pagare la retta alla scuola pubblica la paga a quella cattolica.Qualche contribuente potrebbe obbiettare e dire perché con le tasse che pago devo finanziare la scuola cattolica?Allora è semplice basta nella dichiarazione dei redditi detrarre una cifra ma è molto modesta infima se si spalma il finanziamento pubblico alla scuola cattolica su tutti i contribuenti


Neanche un centesimo, Robyn.

E invece ne prendono di finanziamenti (e il Vaticano non paga l'IMU su tanti immobili).
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Re: L'Italia, Il Vaticano e il ddl Zan

Messaggioda diffidente il 23/06/2021, 10:52

Leggendo l' art 604 bis così modificato come intende fare il DDL Zan, la Chiesa cattolica - e Ortodossa- compirebbero un reato nell' impedire il sacerdozio alle donne, perché, leggendo sul vocabolario il significato della parola "discriminazione", vi rientra anche il proibire alle donne a priori una determinata atività. In questo caso il sacerdozio solo maschile, che è una norma anche religiosa, di organizzazione della Chiesa, diventerebbe reato. Giuridicamente è come se una legge rendesse reato fare la comunione e i Patti Lateranensi, tra l' altro modificati nel 1984 sotto lo sguardo vigile di bettino Craxi, prevedono che la Chiesa possa far valere il suo diritto di protestare contro una iniziativa che va a ledere l' indipendenza. Mi spiego, la Costituzione stessa dice che Stato e Chiesa sono, ciascuno nei suoi ambiti, indipendenti e sovrani. Ma adesso il DDL Zan rende reato, il perché risiede nell' art 604 bis comma a) C.P, proibire il sacerdozio alle donne e la Legge ha vigore in tutto il territorio, anche dentro chiese, cappelle e cattedrali. Mi sembra, sotto l' aspetto giuridico e non politico, giustificata l' opinione che la Legge ZAN, così come è stata approvata alla Camera, violi il Concordato.
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Re: L'Italia, Il Vaticano e il ddl Zan

Messaggioda diffidente il 23/06/2021, 10:57

Premesso che la Legge è uguale per tutti e nessun gruppo o comunità o insieme di persone ha diritto a più o meno tutele rispetto agli altri, se vogliamo contrastare la violenza contro chi ha un orientamento sessuale piuttosto che un altro non si deve passare attraverso la modifica dell' art 604 bis C.P , che è una misura già molto al limite, quasi da legge speciale.
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Re: L'Italia, Il Vaticano e il ddl Zan

Messaggioda Robyn il 23/06/2021, 11:42

C'è troppa ipocrisia e troppo irrigidimento intorno a questa legge.Sarebbe sufficente istituire la giornata nazionale contro le discriminazioni senza nessun obbligo di aderire né per la scuola pubblica né per per quella privata l'adesione può essere libera nelle forme e nei modi che più si ritiene siano utili altrimenti il rischio è quello del conformismo ideologico per ex alla partita Italia Galles"perché non ti sei inginocchiato?ma per piacere"Sulla norma troppo generica basterebbe perimetrare i reati all'instigazione alla discriminazione e violenza che il soggetto riceve,cioè il campo di azione dei reati viene perimetrato e al di fuori di questo perimetro è assicurata la libertà di espressione.Gli irrigidimenti non servono a niente servono solo a creare l'interventismo ecclesiale perché i cattolici laici cittadini sotto l'autorità statale in questa situazione non hanno un granché di intervento.Non è più il caso di tirare in ballo il secolare conflitto fra scuola pubblica e cattolica perché se è vero senza onere per lo stato è pur vero che bisogna assicurare libertà ai suoi alunni e un trattamento scolastico equipollente nel stabilire diritti ed obblighi della scuola parificata che chiede la parità
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Re: L'Italia, Il Vaticano e il ddl Zan

Messaggioda trilogy il 23/06/2021, 17:59

Sono d'accordo con te Robyn. È puro conformismo di matrice anglo/americana. Dobbiamo pensare scrivere parlare tutti allo stesso modo. Sembra qualche cosa di moderno e di sinistra ma è soltanto puritanesimo da periodo vittoriano.
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Re: L'Italia, Il Vaticano e il ddl Zan

Messaggioda Robyn il 23/06/2021, 18:38

Si è puritanesimo anglo-americano in base al quale la libertà religiosa ostacola i diritti civili ed in questo si inserisce la festa contro le discriminazioni che sa tanto di festival dell'ipocrisia,l'abolizione dei fondi alla scuola paritaria,l'abolizione dei patti lateranensi che per essere modificati necessitano un'intesa fra le parti e non un disegno di legge di origine parlamentare presentato da Frantoiani di Leu.Draghi afferma che l'Italia non è uno stato confessionale ma laico sicuramente siamo un paese laico ma anche un paese di furbi,pensa tu,mettere l'obbligo della festa alla scuola cattolica di modo che questa rifiutandosi si può dire che non stando alla legge neanche riceve i contributi statali.La festa contro le discriminazioni è una festa libera al quale nessuno può essere costretto a partecipare e dove ognuno partecipa a modo suo,e l'unico modo per mantenere la parità è che neanche la scuola pubblica sia obbligata ad organizzare la festa il pericolo è il conformismo culturale e per la democrazia è un pericolo sempre presente ci si può ripiegare su un'altra fede si può essere acritici contro il liberismo sfrenato perché i diritti civili sono estensivi non si limitano solo al fine vita alla fecondazione eterologa al contrasto della violenza contro gli lgbt ma anche nel lavoro pause malattia ferie retribuzione sufficente sono diritti civili
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Re: L'Italia, Il Vaticano e il ddl Zan

Messaggioda pianogrande il 23/06/2021, 19:13

trilogy ha scritto:Sono d'accordo con te Robyn. È puro conformismo di matrice anglo/americana. Dobbiamo pensare scrivere parlare tutti allo stesso modo. Sembra qualche cosa di moderno e di sinistra ma è soltanto puritanesimo da periodo vittoriano.


Qualsiasi critica alla legge è legittima e sul "conformismo" non sono tanto d'accordo nemmeno io.

Però, estenderei, allora, questa considerazione a tutte le scuole.

Il fatto che la chiesa cattolica romana faccia appello al concordato non è altro che l'implicita conferma che le loro scuole sono scuole confessionali.

A quel punto, però, sorge l'altro problema.

Come può una scuola confessionale essere considerata "paritaria" rispetto alle altre scuole statali di uno stato laico?
Come è possibile che sia addirittura finanziata dallo stato laico?
Come è possibile che i suoi titoli di studio siano riconosciuti dallo stato laico?

Draghi ha appena dichiarato/confermato in parlamento che l'Italia è uno stato laico.

Come la mettiamo?
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Re: L'Italia, Il Vaticano e il ddl Zan

Messaggioda Robyn il 24/06/2021, 0:30

La mettiamo che se anche il parlamento fa passare la legge sul contrasto alla violenza su lgbt così come è questa non può porsi in contrasto con i patti lateranensi perché i patti hanno una resistenza maggiore delle leggi ordinarie,in breve una legge che violi in alcune sue parti i patti lateranensi in quelle parti è inefficace.Quindi all'art 7 la parola "sono istituite" viene sostituita la parola"possono essere istituite" perché nei patti lateranensi è stabilito che alle associazioni cattoliche è garantita la libertà di espressione e di organizzazione,quindi la sostituzione della parola "sono" con la parola "possono" rimuove l'obbligatorietà per tutte le scuole di istruzione di ogni ordine e grado inclusa la cattolica di organizzare eventi in occasione della festa contro le discriminazioni lasciando ad esse libertà di aderire o meno.Sull'art che parla di genere identità di genere è compito del governo intervenire con un decreto attuativo di specificazione precisa dei reati in modo da non lasciare spazi di fantasia all'interpretazione della giurisprudenza.Draghi ha detto che la nostra democrazia è laica il parlamento con il primo tempo è competente nella formulazione legislativa rimodellata o no anche se generica il governo farà il secondo tempo
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Re: L'Italia, Il Vaticano e il ddl Zan

Messaggioda diffidente il 24/06/2021, 1:00

messaggio cancellato perché inviato doppiamente
Ultima modifica di diffidente il 24/06/2021, 1:30, modificato 1 volta in totale.
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Nota del Vaticano

Messaggioda diffidente il 24/06/2021, 1:01

Per contrastare le interpretazioni non veritiere, è stata resa pubblica la nota della Santa Sede, cordiale nella forma, ma piuttosto dura nella sostanza, inviata all' Ambasciatore della Repubbòlica Italiana in Vaticano - sembra strano, ma c'è un ambasciatore, pensavo che non fosse previsto- . Non si fa riferimento, come alcuni organi di stampa avevano riportato ( una burla? o un tentativo di scaldare gli animi?) , alle scuole cattoliche, ma al testo stesso del SSl Zan . In dettaglio "... Al riguardo la Segreteria di Stato rileva che alcuni contenuti dell’iniziativa legislativa — particolarmente nella parte in cui si stabilisce la criminalizzazione delle condotte discriminatorie per motivi «fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere» — avrebbero l’effetto di incidere negativamente sulle libertà assicurate alla Chiesa cattolica e ai suoi fedeli dal vigente regime concordatario..." Che si ci riferisca al sacerdozio proibito alle donne è intuibile da questo passaggio "...Ci sono espressioni della Sacra Scrittura e delle tradizioni ecclesiastiche del magistero autentico del Papa e dei vescovi, che considerano la differenza sessuale, secondo una prospettiva antropologica che la Chiesa cattolica non ritiene disponibile perché derivata dalla stessa Rivelazione divina..." . Su verosimile imput da parte del Dott Cesare Mirabelli, ex presidente del CSM ed ora Giurista in Vaticano, la nota fa riferimento ...all’articolo 2, comma 1 dei Patti Lateranensi 18 Febbraio 1984 in cui) si afferma che «la Repubblica italiana riconosce alla Chiesa cattolica la piena libertà di svolgere la sua missione pastorale, educativa e caritativa, di evangelizzazione e di santificazione. In particolare è assicurata alla Chiesa la libertà di organizzazione, di pubblico esercizio del culto, di esercizio del magistero e del ministero spirituale, nonché della giurisdizione in materia ecclesiastica»[/i]. All’articolo 2, comma 3, si afferma ancora che «è garantita ai cattolici e alle loro associazioni e organizzazioni la piena libertà di riunione e di manifestazione del pensiero, con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione». I Patti Lateranensi, da molti considerati ingiusti, sono tuttavia in vigore e costituiscono un vero e proprio trattato internazionale al quale anche la Legge deve adeguarsi.
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