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Prodi è con noi

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Prodi è con noi

Messaggioda ranvit il 15/03/2009, 13:30

Mamma mia stefano...quanta dietrologia! Non ci credo neanche un po'. Intendiamoci, che ci siano un po' di megalomani che pensano di poter fare le cose di cui parli è un fatto ( a questo mondo c'è di tutto), ma che realmente riescano a farle è tutta un'altra storia.
No, in linea di massima concordo con quanto ha detto Lucameni : è un buon tecnico ma un pessimo politico. Mi fa piacere che sia tornato ma sarà bene che faccia, semmai, il Presidente onorario.

Il problema del Pd e del Cs è che si è giocata quasi tutta la credibilità che aveva : troppe chiacchiere, troppa rissosità, troppi politici politicanti, troppa mediocrità etc.

Serve gente nuova, identità chiara e un programma di pochi punti e grande impatto popolare!

Vittorio
Ultima modifica di ranvit il 15/03/2009, 18:06, modificato 1 volta in totale.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Prodi è con noi

Messaggioda franz il 15/03/2009, 13:30

Stefano'62 ha scritto:Ora espongo la mia opinione da profano della politica.

Ogni opinione, sacra o profana, è lecita e ci aiuta a capire come vengono percepite certe cose nel paese.

La tua visione delle cose pero' è strana. Sembra che tu immagini una sorta di Spectre che quando fa comdo permette ad uno come Prodi di vincere. Solo perché sa che è in grado di sistemare situazioni disastrate.
Mi pare che questa visione non tenga in debito conto che quando Prodi ha vinto, con l'Ulivo, c'era una grande massa di entusiasti che lavorava al progetto (l'Italia che vogliamo) e che questo valore aggiunto ha permesso la vittoria, non la Spectre.

Poi forse con l'Unione (progetto ben diverso dall'Ulivo) l'entusiasmo era inferiore, la legge elettorale era diversa, la vittoria è stata piu' risicata. Anche perché le nostre "intelligenze" (leggi Rutelli e Fassino) vollero l'apparentamento ulivista solo alla Camera e non al Senato, con l'esito che tutti ricordiamo. Per questi personaggi (e per chi sta o stava loro dietro) il paragone con una sorta di spectre della politica è veramente un generoso regalo. Quello piu' calzante richiederebbe uno studio approfondito delle leggi della stupidità umana, altro che spectre.

Ma c'è un'altra cosa che mi disorienta. Il tuo riferimento alla cacciata di Di Pietro. Un fatto che non ricordo.
Io invece ho presente un Di Pietro che molto dignitosamente ha dato le dimissioni da ministro, quando fu coinvolto da una inchiesta penale per suoi presunti illeciti, infondati come si è visto dopo.

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Re: Prodi è con noi

Messaggioda annalu il 15/03/2009, 17:56

franz ha scritto:
Stefano'62 ha scritto:Ora espongo la mia opinione da profano della politica.

[...] La tua visione delle cose pero' è strana. Sembra che tu immagini una sorta di Spectre che quando fa comdo permette ad uno come Prodi di vincere. Solo perché sa che è in grado di sistemare situazioni disastrate. [...]

Di fronte a visioni "complottistiche" estreme, sono portata a dare credito ad una interpretazione che ha un certo credito presso alcuni ambienti USA, dove le teorie complottistiche post 11 settembre sono molte e forti.

C'è chi ritiene che ciò che fa veramente paura agli umani sia l'assenza di ogni guida sui nostri destini, l'imprevedibilità assoluta del futuro, per fare un esempio limite, l'esistenza dell'effetto farfalla (per chi non lo conoscesse, in due parole: il battito d'ali di una farfalla in Giappone può determinane un tornado in Luisiana).
Come ci si difende da questi timori?
Una possibilità è immaginare un potere superiore che ordisce complotti che riescono sempre, un gruppo di potere così potente da dirigere ogni passo degli stati e dei politici, in modo sempre vincente.
Non è importante che questo "potere" indistinto ed occulto sia prevalentemente malvagio: se c'è un disegno, questo disegno ha un obiettivo che può essere combattuto, e soprattutto, ciò che accade ha un senso ed una direzione.

Purtroppo questa interpretazione è altamente improbabile.
E non perché non esistano complotti, anzi: di complotti, se così si vuole chiamarli, ce ne sono tantissimi; ogni persona, al suo livello piccolo o grande di potere, "complotta" (nel senso: opera) perché il suo punto di vista prevalga. Ma proprio perché i complotti sono tanti e spesso fittamente intrecciati, non è possibile imputare gli eventi ad un singolo gruppo.

Se si analizza la descrizione degli eventi fatta da Stefano, scomponendola in singoli elementi, si possono trovare molte osservazioni sensate.
Per esempio, è ovvio che alcuni potentati economici hanno ad un certo punto sentito il bisogno di un risanamento dell'economia. Prodi era adatto allo scopo, e quindi è stato in qualche modo appoggiato.
Quello che mi sembra fantasioso è l'ipotesi dui un gruppo omogeneo ed unitario di "quelli che le elezioni le vincono sempre, cioè quelli i cui nomi sono noti solo agli addetti ai lavori, i lobbisti in penombra".
Che ci siano delle persone più influenti di altre, e che magari agiscono prevalentemente dietro le quinte, non c'è dubbio.
Che queste persone si muovano in modo compatto, decidendo tutti insieme, a tavolino, chi deve vincere e chi perdere, direi che non è molto più probabile di una totale unanimità di intenti e di opinioni dei forumisti che discutono in questo sito. E questo solo perché, per quanto potentissimi, son umani anche loro, come noi.
Per fortuna, credo.

Tra l'altro, la convinzione che esista un gruppo di potere "che le elezioni le vincono sempre" scoraggia dall'agire politico, porta alla rassegnazione ed alla passività. E invece dobbiamo cercare di darci da fare, di esercitare, ognuno di noi nel suo piccolo, quel potere piccolo o grande che ognuno di noi effettivamente ha.
Fosse anche solo il potere di battere le ali, come una piccola farfalla in Giappone.

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Re: Prodi è con noi

Messaggioda lucameni il 15/03/2009, 18:14

ma è anche vero che usare l'argomento del complotto è un modo a volte un po' facile e sbrigativo per assolvere pochi o molti dai loro sbagli (e giustificare la propria vocazione inconfessata alla perenne opposizione).
A volte - secondo me - i cosidetti retroscena sono molto più banali di quanto si pensi. Anzi di quanto si voglia pensare.
E siccome di complotti in Italia come altrove si parla spesso a sproposito, nei termini sbagliati e da parte di personaggi atroci (vedi appunto 11/9) per questo ho una sana diffidenza a prendere per buone certe ricostruzioni troppo complicate o che sanno molto di "Tre giorni del Condor".
E' ovvio che la caduta di un Prodi, sopratutto se penso al 1998, poteva non dispiacere tutti nel Cs, considerando il tipo di coalizione già presente e le ambizioni di molti. Una cosa è si siano messi però a complottare, ad organizzare in qualche stanzetta buia il trappolone (sollecitando Bertinotti a far mancare voti?), altro che più semplicemente abbiano colto con gioia i frutti di alcuni errori (ricordiamo che i voti al tempo sono mancati da rifondazione e dal diniano Silvio Liotta, poi prontamente riciclatosi col CCD), magari accordandosi precedentemente, nel caso di caduta del governo di evitare di andare a elezioni anticipate.
Mica è la stessa cosa.
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Re: Prodi è con noi

Messaggioda Loredana Poncini il 15/03/2009, 18:52

...e a proposito di complotti, la P2 come vogliamo considerarla ?
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Re: Prodi è con noi

Messaggioda lucameni il 15/03/2009, 18:57

E cosa c'entra con Prodi e con quello di cui stavamo parlando?
Forse dietro le due cadute di Prodi ci sono Gelli e qualche suo affiliato? Gelli travestito da Bertinotti nel 1998 e poi da Mastella e Dini nel 2008?
Conosco Berlusconi che era la tessera 1816, ma è ovvio che lo volesse fuori da palazzo Chigi.
Vabbè.
Mi pare l'ennesima uscita gratuita (e consolatoria) che conferma quanto scrivevo sopra.
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Re: Prodi è con noi

Messaggioda Stefano'62 il 16/03/2009, 0:37

La lettura dei ruoli di Prodi ai tempi del CAF non è mia ma di alcuni giornalisti dell'epoca che la scrissero non ricordo su che giornali.
Quanto al resto certamente che la gente va a votare e alla fine si contano i voti,ma che i lobbisti esistano è accertato senza che per forza assomiglino alla Spectre,e che riescano a condizionare il voto di larga parte di elettorato pure mi sembra abbastanza noto.
Non è che la confindustria o altre organizzazioni più o meno ufficiali si riuniscano per giocare a briscola....
E anche che per raggiungere i loro obiettivi giochino molto sporco se non peggio,mi sembra noto.
Si chiama intromissione dell'economia nella politica,e ricordo persino che un tale di nome Sgarbi,disdicevole ma intelligente,disse qualcosa del genere in televisione nel '92 come se fosse una cosa ovvia che i politici fossero semplicemente degli stipendiati da gruppi economici.
Le campagne elettorali costano,chi le paga poi vuole un ritorno economico,è chiaro.
Quindi ritengo che una possibilità esista,che poi sia andata davvero così naturalmente è un'altra cosa.

Io invece ho presente un Di Pietro che molto dignitosamente ha dato le dimissioni da ministro, quando fu coinvolto da una inchiesta penale per suoi presunti illeciti, infondati come si è visto dopo.


Bè a me sembra abbastanza chiara la finalità della manovra.
Il fatto è che prima alcune società erano tagliate fuori perchè Di Pietro sapeva benissimo chi era "in odore" di malaffare alla faccia della fedina penale pulita,e che dopo hanno fatto i loro comodi.

Comunque nella mia teoria non parlo di "complotto",quanto piuttosto di una diffusissima pratica di condizionamento della vita pubblica da parte di potentati economici.
Davvero vi pare così difficile ?
Al mondo c'è gente che i bambini li 'mangia' davvero e ci si stupisce del semplice fatto che avendone la possibilità qualche lupo mannaro in ghingheri non cerchi di piegare la vita pubblica ai propri interessi ?

X Annalù
Grazie di aver capito così bene,comunque con quelli che le elezioni le vincono sempre non mi riferisco ad una banda unitaria,ma ad una tipologia specifica di personaggi.


x Luca che pure ha detto cose intelligenti....io non sono convinto senza ombra di dubbio che sia andata così,semplicemente dato che sono molto curioso mi interrogo sempre e cerco tutte le possibili risposte,e una di quelle che ho elaborato è questa,e non la ritengo certo impossibile,dato che come rileva Loredana in questo paese di gente che trama nell'ombra ce ne è sempre stata.

Ciao,
stefano
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Re: Prodi è con noi

Messaggioda pierodm il 16/03/2009, 0:56

Annalu
Mi chiedi perché tanta ironia.

Su Prodi ho parlato seriamente tante e tante volte. Credo e spero che sia un capitolo chiuso, bello o brutto che sia considerato.

L'ironia era diretta verso il titolo, che mi ha fatto sorridere.
Mi ha fatto sorridere sia per la forma messianica in se stessa, sia perché "tra noi" - nel PD - c'è di tutto e non farebbe notizia nemmeno se arrivassero Batman e Robin portati in braccio da Polifemo.
E poi ogni tanto una battuta non fa male alla salute: non sono il Presidente del Consiglio, sto qui col mio PC scalcagnato e il gatto che fa la fossetta sul cuscino della poltrona.
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Re: Prodi è con noi

Messaggioda Paolo65 il 16/03/2009, 11:25

Ancora una volta Prodi ha dichiarato che il suo PD deve unirsi alle ali estreme della sinistra,ed ancora una volta io affermo che è un errore politico grave che è stato alla base del fallimento dell'Ulivo.

Se il PD da solo è stato un fallimento la colpa non è dell'idea voluta da Veltroni,peraltro acclamato alle primarie con il 75% proprio per quel progetto,ma perchè Veltroni non è stato capace di esercitare la leadeship di cui era stato investito, e perchè altri dirigenti dentro il PD hanno affossato il progetto.

Se Franceschini darà retta a Prodi si perseguirà nell'errore e non vedrà mai la luce un PD veramente riformista e liberale.

Riandranno in onda i vecchi compromessi che già hanno penalizzato il CS e favorito la DX.

Ribadisco un concetto già espresso: Prodi è un'ottima persona ma ha una visione politica mediocre e lo situazione difficile nella quale è caduto il CS è dipeso molto dalle sue scelte politiche di fondo.

Paolo
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Re: Prodi è con noi

Messaggioda franz il 16/03/2009, 12:32

Paolo65 ha scritto:Ancora una volta Prodi ha dichiarato che il suo PD deve unirsi alle ali estreme della sinistra,ed ancora una volta io affermo che è un errore politico grave che è stato alla base del fallimento dell'Ulivo.

Io credo di avere sentito le stesse cose che hanno sentito tutti, compreso tu, ed ho inteso che il PD deve sapersi unire alle ali estreme (sono due, una a sinistra ed una al centro).
Per ora non lo ha voluto fare. Vedremo domani se, volendolo fare, dimostrerà di averlo saputo fare.
Tra il "deve unirsi" ed il "deve imparare a saper unire" c'è una differenza che in politica non è da poco.
Ciao,
Franz
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