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Il Piano Casa di Galan/Berlusconi

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Salviamo il territorio

Messaggioda franz il 09/03/2009, 9:05

mario ha scritto:Il momento è difficile e c’è assolutamente bisogno che l’economia si rimetta in moto.
L’idea di Berlusconi non è del tutto pellegrina, perché potrebbe nel giro di pochi giorni creare migliaia di posti di lavoro nell’edilizia e nei settori ad essa collegata.

Indipendentemente dalla proposta del governo (discutibile come tutto) l'idea di base è che la popolazione cresce quindi servono nuove case. Siamo passati da 57 milioni del 2002 ai quasi 60 milioni del 2008.
Questa gente non vuole e non deve vivere sotto i ponti.
Se vogliamo salvaguardare il territorio, l'unico modo per farlo evitando che nuovo terreno vada tolto all'agricoltura ed al bosco, è aumentare gli indici di sfruttamento dei terreni attualmente edificabili ed edificati.
Gli indici di sfruttamento sia in altezza sia come % del terreno.

Il problema è trovare il difficile equilibrio tra salvaguardia del territorio e necessità della popolazione di abitare in case moderne, con una metratura maggiore. Ricordo che un 4 locali aveva circa 80mq ed un bagno per le case costruiti alla fine degli anni 50 ed i primi anni 60. Un 4 locali costruito oggi ha 2 bagni ed una metratura di 100~110 mq. Circa il 30% in piu'.

Berlusconi o non Berlusconi, questa è una esigenza nazionale che deve trovare risposta.
La soluzione che piu' fa risparmiare territorio è quella che interviene sugli indici di costrzuione.

Ciao,
Franz

PS: faccio notare che il tema è già discusso nel thread viewtopic.php?f=17&t=1152
Le regole del forum invitano a non aprire nuovi argomenti se un tema è già dibattuto.
Per evitare la dispsrsione della stessa discussione in due thread diversi, questo sarà interamente spostato all'interno di viewtopic.php?f=17&t=1152
La redazione invita Rosario Amico Roxas a prestare maggiore attenzione ai temi già aperti e far confluire li' le sue considerazioni.
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Re: Il Piano Casa di Galan/Berlusconi

Messaggioda mauri il 09/03/2009, 12:03

SCONTI FISCALI - Sono poi previsti sconti fiscali: il contributo di costruzione sugli ampliamenti sarà infatti ridotto del 20% in generale e del 60% se l'abitazione è destinata a prima casa del richiedente o di un suo parente fino al terzo grado.

vuol dire che per le 2de case possono fare più detrazioni che per le prime case con esigenze reali e familiari?
beh se non si fanno favori tra di loro, poverini questi ceti medioalti
partendo dal fatto reale che il 10 x 100 delle abitazioni in italia sono sfitte o fatiscenti non c'è nessun motivo di costruire exnovo su terreni agricoli e non, per soddisfare l'esigenza di case visto l'incremento di popolazione basta invogliare ad affittare con agevolazioni fiscali e ristrutturare il patrimonio esistente, recuperare aree dismesse
ma con una condizione, mettere regole di compensazione ecologica preventiva
http://www.legambiente.org/section.php? ... imo&id=408

comunque non mi sembra ci sia tutta questa richiesta di acquisto di case, il mio paesino padano dalle 2 agenzie che c'erano 10 anni fà era passato alle 12 che oggi sono ritornate a 2, con tante villette e palazzine ristrutturate e da completare invendute
questo ha l'aria di essere il 3zo condono del mister per chi ha edificato, e ora si affretterà ad edificare, nei parchi e nel mare...
tra 50anni avremo metà del patrimonio edilizio italiano vuoto e lasceremo ai nipoti solo musei, parchi-zoo e filmati sul come era verde e lussureggiante questa povera penisola
ciao, mauri
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Il premier: il piano casa affidato alle Regioni

Messaggioda ranvit il 09/03/2009, 18:35

Caro mauri, non tutti abitano in un "paesino padano"...


Da ilmattino.it :

Il piano casa sarà affidato alle Regioni
Bassolino: entro un mese il bando

ROMA (9 marzo) - La Regione Campania emanerà entro un mese un bando per la casa, d'accordo con sindacati e imprenditori. È quanto ha reso noto il governatore Antonio Bassolino, che oggi ha riunito il tavolo anticrisi con le parti sociali.

Il bando prevederà «un mix di edilizia privata, convenzionata e popolare con risorse soprattutto a carico di privati. C'è una grande richiesta di case in una regione come la nostra, dobbiamo fare più case rispettando gli strumenti urbanistici nel pieno della legalità e un territorio che è stato già molto massacrato».

Il premier: il piano casa affidato alle Regioni. «La legge dovranno farla le Regioni». Silvio Berlusconi torna sul piano casa che il governo si appresta a varare per precisare che ad approvare la legge saranno le regioni secondo le esigenze locali.

«Dobbiamo approfondire perché stiamo parlando di un'indicazione quadro che daremo alle Regioni. Chi ha una casa potrà ampliarla - ha spiegato il premier - senza far perdere valore e rendendola più bella. Sembra più logico che se uno fa un ampliamento perché ha bisogno, magari perché gli è nato un nipotino, potrà farlo e non perderà il valore della casa, anzi lo accrescerà».
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il Piano Casa di Galan/Berlusconi

Messaggioda mauri il 09/03/2009, 19:02

la situazione del paesino padano non è diversa da quella del paesino campano
basta digitare "acquisto case in campania"
e saltano fuori migliaia di annunci di vendita e affitto
1 sito a caso dei tanti
http://www.123case.it/aree/campania/

ben vengano le nuove case popolari ma non mi sembra che rientrino nelle intenzioni del mister
se si vuole fare una buona politica utile le palazzine ad edilizia convenzionata vanno costruite in centro ristrutturando le catapecchie oppure dando l'esistente sfitto ad un prezzo popolare, non serve consumare altra terra
ciao, mauri
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Re: Il Piano Casa di Galan/Berlusconi

Messaggioda pianogrande il 10/03/2009, 0:32

Mi associo.
Nelle campagne delle mie parti, è comunissimo uno spettacolo veramente squallido.
La vecchia casa colonica che va in rovina accanto ad una casa "di plastica" che ha poco a che vedere con lo stile rustico locale.
Centri storici cadenti e disabitati a fronte di edifici deturpanti in periferia.
Se si incentivassero di più le ristrutturazioni, si porterebbe via meno terra e si spargerebbero in giro meno macerie.
Il nostro paesaggio è un patrimonio da difendere.
L'incessante impermeabilizzazione del territorio porterà sempre meno acqua nelle falde.
Più che alla quantità di abitazioni, ormai, bisogna puntare alla loro qualità.
Certo che lo stato e gli enti locali debbono intervenire ma debbono anche gestire ed incentivare nella direzione giusta.
Dando semplicemente licenza di ampliare, ci si sforza poco e si va avanti per il dissesto totale del territorio e del paesaggio.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: Il Piano Casa di Galan/Berlusconi

Messaggioda pierodm il 11/03/2009, 4:03

Una proposta di legge ambivalente e meritevole di una discussione attentissima.
Come in tanti altri settori, si mescolano cose diverse, unificate solo dal fatto che si tratta di "costruzioni".
E, come in altri settori, chi propone la legge sottolinea il lato "piccolo" del problema, glissando su quello "grande", lasciando sospettare che si tratti del vecchio espediente della vaselina.

Il problema evidenziato da Franz forse esiste, ma non dappertutto. Le case vuote - non solo le seconde o terze case - sono tante. Nelle città, per altro, ritengo difficile che si possano aumentare le volumetrie degli edifici in altezza, in mancanza di nuove aree edificabili - e nemmeno in larghezza, presumo.
Inoltre, vorrei sapere - dato che è materia a me totalmente estranea - se le decisioni condominiali possono prevalere su questa eventuale "libertà" di coprire o aggiungere superfici abitabili, e quale rapporto si verrebbe a creare con le zone sottoposte a vincolo paesaggistico, culturale, geologico e ambientale.

Personalmente, dovrei essere piuttosto interessato a questa ipotizzata possibilità.
Abito in una vecchia casa contadina, o meglio in una metà, dato che l'altra è abitata da due anziani contadini veri che ci abitano da cinquant'anni.
L'abbiamo rimessa a posto, rendendola più moderna e aggraziata, rispettando rigorosamente linee e materiali naturali - pietra e legno. Ma rifare il tetto con pannelli solari è al momento troppo costoso.
A poca distanza ho anche un vecchio casaletto semi-diroccato, che potrebbe diventare facilmente una casa di tre, quattro stanze: buono per la suocera o per un affitto, o per qualunque altro uso abitativo. Una licenza edilizia tradizionale non sarebbe difficile da ottenere.
Il terreno intorno è grande, e la zona è bassissima densità di edificazioni.
Una situazione ideale per applicare la nuova eventuale legge, senza appesantire minimante il paesaggio, ma evitando di dover stare con il centimetro in mano per misurare i millimetri dei muri e del portico, e la sporgenza del tetto.

Ma, nonostante questo, io preferirei soluzioni diverse da questa legge, così come è delineata.
Questa zona è bella, anche se non spettacolare come certi scorci dolomitici o certe coste a picco sul mare, ma deve la sua gradevolezza al fatto che la cementificazione è stata molto limitata, e che le orribili casette di plastica sono in numero limitato rispetto ad altri luoghi: molti hanno preferito rimettere a posto le vecchie case coloniche, anche senza particolari raffinatezze architettoniche, ma così alla buona.
Quello che mi sembrerebbe augurabile è un'autorità municipale che valutasse (rapidamente) caso per caso se concedere una maggiore libertà, in base a criteri che privileggiassero davvero gli utenti residenziali e la conservazione del paesaggio e dello "stile" del luogo.
Succede infatti che una libertà automatica finirebbe semplicemente per rompere gli argini dell'abusivismo: data la disponibilità di terreno e la sua collocazione fortunata lungo la strada provinciale che unisce l'autostrada all'interno, io stesso potrei farmi venire in mente diversi modi per sfruttare commercialmente l'opportunità, con chioschi da affitatre a bibitari, o impiantare rivendite di mobili da giardino, automobili, esposizioni, etc.
Non succederà perché non sono un commerciante, e non ho nemmeno i soldi da investire, ma quello che non faccio io lo possono sicuramente fare altri.

Insomma, anche se va contro i miei interessi materiali, per altro modesti, io voterei contro questa legge, così come viene annunciata.
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Ampliamenti case

Messaggioda Robyn il 11/03/2009, 17:57

La misura secondo il quale si possono fare degli ampliamenti alle abitazioni private,non rappresenta solo uno scempio sul territorio,ma ancora una volta un modo per sottrarre reddito alle fasce sociali più povere.Infatti con l'ampliamento successivamente si può innescare un meccanismo che permetterebbe di chiedere ai proprietari di case un'aumento dell'affitto.Quello che bisogna fare è invece ristrutturare e costruire una gran quantità di nuovi alloggi popolari i cui prezzi d'affitto vanno direttamente in concorrenza con il costo dell'affitto degli alloggi privati,dal momento che non c'è più la legge ad equo canone che era una legge dalla matrice sociale.Si può ristrutturare ma non ampliare Ciao Robyn
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Re: Ampliamenti case

Messaggioda mauri il 11/03/2009, 20:39

e infatti per questo prodi aveva stanziato i 500miliardi che ora hanno deviato per arricchire i palazzinari
ristrutturare l'esistente rende poco, e aggiungo che il centro delle città deve essere abitato dai meno abbienti e lì devono ristrutturare o ricostruire, nelle periferie dormitorio ci vadano i ceti medioalti a costruire le loro ville sulle macerie dei palazzi popolari
ciao, mauri
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Re: Ampliamenti case

Messaggioda Robyn il 12/03/2009, 12:12

Infatti i centri storici delle città sono quasi popolati da elettori di sinistra.E così nella mia città,è così in un grande centro storico come venezia.Invece nelle periferie le cose sembrano invertirsi.Nelle campagne ci sono le destre
In Italia in merito alle opere pubbliche e alle ristrutturazioni si fà sempre quello che non si deve fare.Si possono fare le opere necessarie per la viabilità,ristrutturare vecchie strade,ampliare e rimodernare vecchie ferrovie,fare dei sottopassi sotto i passaggi a livello per migliorare la viabilità,ristrutturare interi quartieri fatiscenti delle periferie delle città ,ristrutturare i centri storici rispettando l'architettura e lo stile classico dei palazzi,ristrutturare e costruire un gran numero di alloggi con metratura minima di 60 metri quadrati,ma non ampliare l'esistente,costruire dei parcheggi sotterranei nelle città in modo tale da evitare l'affollamento in superfice delle vetture che permettere anche qui una maggiore viabilità.Per quando riguarda il collegamento della sicilia al continente il problema è un problema esistente.Stranamente non si pensa e non si è mai pensato di fare una galleria sotto il mare che eviterebbe lo scempio paesaggistico.Inoltre la nostra costituzione recita che "la repubblica tutela il paesaggio"Ciao Robyn
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Re: Ampliamenti case

Messaggioda Robyn il 12/03/2009, 13:00

Inoltre bisogna far lavorare molto gli elettricisti.Esistono molti impianti da rifare nelle abitazioni civili,nei supermercati,nei negozi ,negli uffici,nelle piccole industrie.Installare impianti antifurti o d'antenna o un'impianto fotovoltaico Robyn
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