Landini

[mariok]

E se una buona volta ognuno cominciasse a parlare di ciò che può fare nel proprio ruolo piuttosto che di ciò che fanno o non fanno gli altri?
Giusto combattere evasione e corruzione. Ma che c'entra con questo il sindacato?

Oltre ad indicare quale dovrebbe essere la politica economica del governo, non farebbe bene Landini a dire, come leader del maggiore sindacato, cosa intende fare per colmare il gap tra i salari italiani e quelli degli altri paesi sviluppati (che non dipende solo dal cuneo fiscale)? per combattere "sul campo" la precarietà attraverso l'uso spesso improprio di strumenti come contratti a termine, stage, part time ecc.? per assicurare nei posti di lavoro una maggiore vigilanza sul rispetto delle norme sulla sicurezza del lavoro, su lavoro nero, sulla corretta applicazione dei contratti?

Quanto alla corruzione, pensa Landini che il sindacato ne sia completamente esente?

[pianogrande]

Vabe'.

Queste sono dichiarazioni quasi rituali e infatti di carattere molto generale e comunque riguardano i lavoratori dipendenti molto da vicino visto che sono gli unici fessi che le tasse le pagano.

Dobbiamo renderci conto che l'evasione fiscale è prevalentemente un fatto della piccola e grande imprenditoria e che l'imprenditoria è la controparte naturale del sindacato dei lavoratori.

E' un messaggio anche alla politica (altro interlocutore obbligato del sindacato) che deve smetterla di comprarsi i voti di una parte sociale a spese di un'altra parte sociale e l'evasione fiscale altro non è che un gigantesco voto di scambio.

Quindi direi che questo argomento è a carico del sindacato dei lavoratori dipendenti a pienissimo diritto.

[mariok]

Naturalmente tutti hanno il diritto di parlare di tutto.
Anche ovviamente dell'evasione fiscale, che non mi sembra dipenda in misura esclusiva o prevalente dalle imprese, quanto piuttosto dai lavoratori autonomi, professionisti ed alcuni settori del piccolo commercio, su cui il sindacato non può fare granché, oltre a mandare "messaggi" alla politica.

Il punto mi sembra che oggi il sindacato viva una crisi di rappresentatività ed una profonda incapacità di incidere sulle condizioni dei lavoratori, soprattutto della parte non garantita, che non possono essere risolte unicamente rivendicando diverse politiche fiscali ed economiche, che pure sono necessarie.

[pianogrande]

Naturalmente tutti hanno il diritto di parlare di tutto.
Anche ovviamente dell'evasione fiscale, che non mi sembra dipenda in misura esclusiva o prevalente dalle imprese, quanto piuttosto dai lavoratori autonomi, professionisti ed alcuni settori del piccolo commercio, su cui il sindacato non può fare granché, oltre a mandare "messaggi" alla politica....

Tutta gente che ha o può avere lavoratori alle sue dipendenze.
Comunque già nella mia testa mentre scrivevo"imprenditoria" anche loro.
Insisto che il sindacato, sulla evasione fiscale, può mandare ben più che "messaggi" sopratutto ogni volta che pensionati etc. subiscono un taglio o una qualsiasi limitazione legata a ristrettezze di bilancio.
Non si può inoltre relegare l'evasione fiscale (e contributiva) a un puro fatto economico.
L'evasione fiscale, nel nostro paese, fa parte integrante del sistema politico economico e rappresenta, così come altre forme di laisse faire come la sicurezza l'ecologia etc. etc. che fanno dell'Italia un paese di basso livello civile e culturale.

Una organizzazione che rappresenti milioni di cittadini sarebbe colpevole se lasciasse fare anch'essa.

[franz]

Naturalmente tutti hanno il diritto di parlare di tutto.
Anche ovviamente dell'evasione fiscale, che non mi sembra dipenda in misura esclusiva o prevalente dalle imprese, quanto piuttosto dai lavoratori autonomi, professionisti ed alcuni settori del piccolo commercio, su cui il sindacato non può fare granché, oltre a mandare "messaggi" alla politica.

Il punto mi sembra che oggi il sindacato viva una crisi di rappresentatività ed una profonda incapacità di incidere sulle condizioni dei lavoratori, soprattutto della parte non garantita, che non possono essere risolte unicamente rivendicando diverse politiche fiscali ed economiche, che pure sono necessarie.

1) la stima di addetti al sommerso per l'Italia spazia attorno ad una forbice di 7-11 milioni. Non certo full time equivalent ma credo che si possa intuire che non sono solo parrucchieri, salumieri, dentisti, idraulici.
Per arrivare a 7-11 milioni il grosso è fatto da lavoratori dipendenti che arrotondano con il secondo e anche terzo lavoro in nero (soprattutto quei dipendenti pubblici che alla 14 hanno finito di lavorare) pensionati di anzianità, cassaintegrati, disoccupati, giovani NEET (che in Italia sono il 30% e al Sud arrivano al 50%).

Poi è ovvio che anche idraulici e dentisti fanno la loro parte, ma sono decine di migliaia. A massimo centinaia di migliaia.
Da qui ad arrivare a 11 milioni, ce ne passa. Sul lavoro nero dei dipendenti penso che il sindacato avrebbe molto da dire.

2) qui sono d'accordo e mi pare che tra i sindacaci ci sia differenza. CGIL è diversa da CISL e soprattutto da UIL.
Stiamo parlando di CGIL e del suo nuovo segretario e non mi pare di fare un unico fascio dei tre sindacati.
Anche se hanno le loro responsabilità comuni.

[Robyn]

Quello che mi stupisce dei sindacati è che non siano preoccupati sul fronte dei conti pubblici di quota 100 anche se questa misura corrisponderebbe ad una esigenza giusta di lasciare il lavoro ad un'età fisiologica per ex 60 anni ma regolata con una risposta sbagliata.Annamaria Furlan dice giustamente che avvantaggia il lavoratore maschio del settentrione e meno le donne che hanno una vita lavorativa discontinua e per questo è necessaria una pensione minima di garanzia che non scenda al di sotto di un certo limite,ma poi aggiunge che servono altre risorse per quota 100 "dove?"La mozione Zingaretti prevede il rilancio della previdenza complementare,ma nulla dice sul passaggio alla previdenza a capitalizzazione che si realizza facendo fluire una parte del Tfr in un fondo complementare gestito dall'Inps per realizzare un grande montante contributivo che pagherà le pensioni esistenti e che con il tempo non saranno più pagate dai contributi dei lavoratori.Questa parte del Tfr alla fine rimane in capo ai lavoratori che possono richiederne la restituzione,non si perde niente,cioè l'Inps dice tu me li presti ma poi te li restituisco.Per gestire i fondi di previdenza complementare servono i fondi swap che neutralizzano le fluttuazioni a ribasso dei tassi di interesse

[trilogy]

Quello che mi stupisce dei sindacati è che non siano preoccupati sul fronte dei conti pubblici di quota 100 anche se questa misura corrisponderebbe ad una esigenza giusta di lasciare il lavoro ad un'età fisiologica per ex 60 anni ma regolata con una risposta sbagliata.Annamaria Furlan dice giustamente che avvantaggia il lavoratore maschio del settentrione e meno le donne che hanno una vita lavorativa discontinua....

È una norma clientelare pensata per avvantaggiare i lavoratori pubblici uomini e donne. Sono loro i primi beneficiari di questa legge. Però capisco che la Furlan abbia difficoltà ad ammetterlo.

[franz]

... anche se questa misura corrisponderebbe ad una esigenza giusta di lasciare il lavoro ad un'età fisiologica per ex 60 anni ...

Prego?
Capisco i lavori usuranti ma a parte questo a 60 anni oggi si è giovani.
E non c'è solo il diritto alla pensione.
C'è il dovere di lavorare, per essere in qualche modo utili alla società e il dovere di studiare, quando si è giovani!

[Robyn]

A 50 anni già non ce la fai più a lavorare figuriamoci a 60 anni,anche perche con il sistema a capitalizzazione una volta che hai maturato i 35 anni di contributi puoi andare in pensione,la cosa è completamente slegata all'aspettativa di vita.Poi si può andare in pensione anche a 57 anni con l'anticipo Ape per i lavori usuranti la famosa flessibilità.Questo sarebbe un sistema alternativo ai prepensionamenti che assorbono risorse

[franz]

A 50 anni già non ce la fai più a lavorare figuriamoci a 60 anni,anche perche con il sistema a capitalizzazione una volta che hai maturato i 35 anni di contributi puoi andare in pensione,la cosa è completamente slegata all'aspettativa di vita.Poi si può andare in pensione anche a 57 anni con l'anticipo Ape per i lavori usuranti la famosa flessibilità.Questo sarebbe un sistema alternativo ai prepensionamenti che assorbono risorse

A parte il fatto che continuo ad aver voglia di lavorare anche dopo i 65 e chi non ne ha a 50 per me non ne ha nemmeno a 40, anche con un sistema a capitalizzazione non basta avere un certo numero di anni di versamenti (35 o 40) per determinare la futura rendita. Dipende anche da quando si va in pensione. Se uno comincia a 20 e a 60 ha versato per 40 in un sistema a capitalizzazione, la sua rendita verrà calcolata sulla base dell'aspettativa di vita e di quanti anni gli restano, statisticamente da vivere. In un sistema serio, che sta in piedi, chi inizia a 25 e finisce a 65, con gli stessi contributi, avrà una rendita mensile maggiore.
Poi il discorso di "non farcela più" se è oggettivamente legato a problemi medici oggettivi bene, altrimenti uno non può pretendere nulla dalla solidarietà. A me pare che sia piu' un problema psicologico, che si gonfia sentendo tanti politici, a caccia di voti, dire che è giusto mettersi a riposo prima del tempo.