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618 giorni di Governo Prodi

Università e ricerca, spazio al merito e ai nuovi talenti

400 milioni di euro da ripartire fra Università e ricerca: questa è la cifra stanziata dal Governo nella Finanziaria 2007 e 2008 per far crescere il sistema universitario italiano. Inoltre, Fondi ripartiti in base al merito e un piano straordinario di assunzione per i giovani ricercatori.

Le politiche per l'Università | Le politiche per la Ricerca |

Le politiche per l'Università Fondi. Per il settore Università e Ricerca il Governo ha stanziato 400 milioni di euro sia con la Finanziaria 2007 che con la 2008; l’obiettivo delle politiche promosse dal Ministero di competenza, in questi 589 giorni, è stato infatti quello di migliorare la qualità del sistema universitario italiano e di potenziarne lo sviluppo.  In particolare, i 320 milioni destinati all’Università e gli 80 alla Ricerca sono andati ad adeguare i fondi già esistenti per le borse di studio e ad incrementare il Fondo di Finanziamento Ordinario necessario per  gli adeguamenti retributivi del personale docente, per i rinnovi contrattuali del personale delle università, per il diritto allo studio e per  l’edilizia universitaria.

Il criterio-guida per la ripartizione dell’Ffo è stato il merito: infatti, per rendere più vigorose le procedure di valutazione, per migliorare la qualità dell’insegnamento e della ricerca  e per premiare, anche finanziariamente, le università che producono lavori di qualità è nata l’Agenzia Nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur).
 
Sulla base di tali considerazioni, legate anche alla necessità di un maggiore rigore nella gestione delle risorse, il Governo ha fermato inoltre la proliferazione di piccole sedi universitarie senza mezzi e strumenti per fornire un livello formativo adeguato e ha stabilito che il fabbisogno finanziario delle università non può crescere più del 3% rispetto all’anno precedente. Per ciascun ateneo infatti è il Ministero dell’Università e della Ricerca che stabilisce tale ammontare.

Oltre a questi provvedimenti, il Governo ha previsto anche l’incremento della quota del 5 per mille dell’IRE. Si tratta dello stanziamento di ulteriori150 milioni di euro che potranno essere destinati, in base alla scelta del contribuente, anche al settore dell’università e della ricerca oltre che a quelli del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, della ricerca sanitaria e delle attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente.

Diritto allo studio. Il Governo ha agito anche sul piano del diritto allo studio. Per migliorare le condizioni alloggiative degli studenti fuorisede è stata introdotta infatti una detrazione del 19% del canone di locazione fino a un massimo di 2633 euro.
Inoltre, ha sostenuto l’equiparazione dei collegi universitari non statali (ad es. fondazioni, enti morali ed enti ecclesiastici) con quelli pubblici legalmente riconosciuti nell’esenzione dall’Iva.
In questi due anni, sono aumentati inoltre i fondi che gli enti previdenziali possono investire in edilizia universitaria anche residenziale e sono stati resi disponibili alcuni immobili sequestrati alla mafia.

Nuovo Ordinamento. Inoltre, sono stati introdotti cambiamenti anche per quello che riguarda il Nuovo Ordinamento. Ad incominciare dalla durata delle scuole di specializzazione per i laureati con la laurea specialistica o magistrale in giurisprudenza che è stata ridotta da due a un anno.
Le novità riguardano anche il personale docente: per il reclutamento o la conferma in ruolo dei professori universitari e associati non dovrà più essere richiesto il parere del Consiglio Universitario Nazionale.

03/04/2008

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