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Università e ricerca, spazio al merito e ai nuovi talenti

400 milioni di euro da ripartire fra Università e ricerca: questa è la cifra stanziata dal Governo nella Finanziaria 2007 e 2008 per far crescere il sistema universitario italiano. Inoltre, Fondi ripartiti in base al merito e un piano straordinario di assunzione per i giovani ricercatori.

Le politiche per l'Università | Le politiche per la Ricerca |

Le politiche per la Ricerca Assunzioni. Per sostenere e incoraggiare i giovani ricercatori in Italia, il Ministero dell’università e della ricerca ha varato un piano straordinario di assunzione che ne definisce sia il numero complessivo che le modalità di selezione. Lo conferma il rapporto conclusivo sull’attuazione del programma di governo che parla di un migliaio di posti già banditi e di 3000 finanziati ma in attesa di essere resi pubblici.

Fondi. La Finanziaria 2008 destina inoltre nuove risorse al settore. Fra queste, è previsto il First, il Fondo di investimenti per la ricerca scientifica e tecnologica,  un fondo istituito per i progetti di ricerca di interesse nazionale delle università e per le agevolazioni alla ricerca. Ad esso sono stati destinati 300 milioni di euro per gli anni 2007 e 2008 mentre è previsto, per il 2009, lo stanziamento ulteriore di 360 milioni di euro nell’ambito del Piano Nazionale della Ricerca. Sarà il Ministro dell’Università e della ricerca a stabilire i criteri di accesso e le modalità di utilizzo, gestione e ripartizione del First. Inoltre, in aggiunta a questi fondi, sono stati stanziati per tre anni, altri 32 milioni di euro per favorire la ricerca applicata e la formazione in materia di trasporti e 3,5 milioni per la ricerca aerospaziale. 
 
Aumentano anche i fondi per gli assegni e per i contratti di ricerca grazie anche all’incremento del Fondo di finanziamento ordinario per le Università statali (Ffo) ma anche per gli enti pubblici di ricerca. Si tratta di una crescita complessiva di 8 milioni di euro per il triennio 2008-2010. L’assegno per il dottorato di ricerca ad esempio è stato integrato di 120 milioni di euro in tre anni.

Agevolazioni. Per incentivare la ricerca e irrobustirne le risorse a disposizione, è stata introdotta la possibilità di destinare il 5 per mille dell’Iperf a ricerca e università e sono stati introdotti dei crediti di imposta per le imprese pari al 10% dei costi sostenuti per attività di ricerca industriale e sviluppo, elevati al 15% e successivamente al 40% nel 2008, se riferiti a contratti stipulati con le università ed altri centri di ricerca. Le nuove imprese innovative nel settore delle alte tecnologie sono inoltre esentate dagli oneri sociali per i primi otto anni di attività.

Processi di ottimizzazione della spesa. Queste misure, volte a sostenere il settore della ricerca, verranno attuate nonostante le politiche pubbliche sul tema siano interessate da processi di risparmio e razionalizzazione della spesa.

Il fabbisogno finanziario complessivo degli enti pubblici di ricerca infatti non potrà crescere più del 4% rispetto all’anno precedente e, per gli anni 2008 e 2009, gli enti di ricerca potranno assumere personale soltanto a condizione che i costi non superino quelli dei dipendenti andati in pensione l’anno precedente. Inoltre, per gli anni 2007 2008 e 2009 verranno stanziati 20 milioni di euro per valutare la politica nazionale della ricerca scientifica e tecnologica.

In questa politica rientrano anche quei provvedimenti per i quali il Governo è delegato ad adottare, entro il 25 aprile 2009, decreti legislativi volti al riordino delle attività nel settore e a garantire, al contempo, autonomia, efficienza e trasparenza nella gestione degli enti pubblici nazionali di ricerca. In alcuni casi inoltre, sono previste anche operazioni di accorpamento e scorporo degli enti di ricerca. Il Governo può procedere invece al loro commisariamento se ci sono state delle modifiche allo statuto della missione dell’ente e della sua struttura, difficoltà di funzionamento oppure se non sono stati raggiunti gli obiettivi indicati.


03/04/2008

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