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Scrive Salvatore: > Per quel che mi sembra di aver capito, l'Ulivo è (uso il tempo >presente più come auspicio che come convinzione) un programma >politico nel >quale si riconoscono e convergono soggetti politici che, pur >provenendo da >esperienze diverse, e senza rinunciare ai propri presupposti ideali, >si >impegnano per la sua realizzazione, collocandosi alla sinistra dello >schieramento politico, in un'ottica bipolare che non riconosce terze >posizioni. > Ora, per quanto si possa estendere e stirare l'area di >riferimento >dell'Ulivo, non credo che possa arrivare a ricomprendere posizioni >del tipo >di quella espressa da Sergio Romano. Ciò premesso, io provengo dalla >sinistra laica e riformista -ma nulla a che spartire con Craxi e la >sua >diaspora- e guardo all'Ulivo da sinistra. E tu? Sono stato iscritto al PCI per 20 anni. Dopo i pasticci del PDS/DS con il 513b e la giustizia e le posizioni ambigue sul welfare e federalismo (non tutto ma di tutto) mi sono un po' raffreddato con la "sinistra". Oggi guardo all'Ulivo "da dentro" come iscritto al MPU (almeno quando c'era) o se preferisci, come "ulivista liscio". In ogni caso non e' obbligatorio avere la classica "bandierina sulla spalla" per essere qualcuno. Cio' che conta sono le idee, giuste o sbagliate che siano. Saluti, Francesco Forti ![]() |