[RIFORMANDO:595] Anche per Internet: paese che vai, abitudini che trovi
Rolando Alberto Borzetti  Giovedi`, 13 Luglio 2000

Europa unita nella differenza

Anche per Internet: paese che vai, abitudini che trovi

Soffermiamoci un attimo sull'ennesima ricerca che fotografa le abitudini
della gente per quanto riguarda internet. Nulla di sconvolgente o
pruriginoso, anzi, ma alcuni spunti curiosi ci sono.

Cominciamo con un fatto, forse scontato, ma statisticamente evidenziato: il
tasso di penetrazione dell'utilizzo della rete decresce dai paesi del Nord
Europa verso quelli del Sud. Sarà colpa delle giornate più fredde e con
minor insolazione? E' comunque stato rilevato che da un valore pari al 65,2%
della Svezia, l'attenzione scende al 31,6% della Francia per arrivare al
28,7% dell'Italia.

Secondo il Pan European Monitor, un'indagine della Pro Active International
che ha coinvolto un campione di oltre 14.500 persone a partire dai 14 anni
di età e che vivono nei 15 paesi europei, risulta che ci sia forte diversità
fra gli abitanti del Vecchio Continente per quanto riguarda l'atteggiamento
verso la pubblicità. Il 43% degli svedesi la ritengono noiosa e irritante,
per contro solo il 10% degli italiani la pensa nello stesso modo. Al
contrario da noi il 43% la ritiene valida dal punto di vista informativo,
più del 20% utile e solo il 10% pensa sia dunque noiosa.

Gli italiani sono secondi dietro ai tedeschi per quanto riguarda l'interesse
verso i siti finanziari, e primi, con quasi il 15%, per quanto riguarda la
soddisfazione nei riguardi dell'operato del governo.

Passiamo ultimi come grado di soddisfazione per quanto riguarda la scuola:
solo il 2% degli intervistati ritiene infatti che l'apparato scolastico si
stia adattando bene a internet, abbastanza simile il pensiero dei francesi
che rispondono solo con un 3% ma poi si salta ai finlandesi che invece sono
molto più soddisfatti e ben il 30% supporta le scelte che vengono fatte.

Gli svedesi rispondono positivamente alle sollecitazioni dell'e-commerce con
un bel 23,6% che ha fatto almeno un acquisto online, per contro al sud
troviamo i valori più bassi con un 3,7% dei francesi, un 2,9% degli
italiani, un 1,8% degli spagnoli e un 0,3% dei portoghesi. Ancora molto
diversificato risulta, dunque, il mercato europeo.



Rolando A.B.




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