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Dal Corriere di oggi: Se la riforma elettorale va in porto IL MALGOVERNO SARA' GARANTITO di GIOVANNI SARTORI Gli italiani non si interessano alla riforma elettorale? Se così, peggio per loro, visto che la riforma che i nostri politici stanno cercando di cucinare ci renderà - è sicuro - il Paese peggio governato e più ingovernabile dell'Unione Europea (al minimo). Però gli italiani fanno bene a leggere poco chi ne scrive. Perché il grosso di chi ne scrive o si lascia ingannare e appartiene alla vasta categoria dei sempliciotti, oppure è un ingannatore e appartiene alla altrettanto vasta categoria degli imbroglioni. Per il sistema elettorale ancora in vigore inventai a suo tempo il soprannome Mattarellum . Poi venne il progetto (ancora peggiore) del «patto della crostata», che per fortuna abortì. E, in questi giorni, è in cottura un ulteriore progetto, che è nato sotto il nome di «sistema tedesco» ma che di quel sistema ha già debitamente fatto strazio. Come chiamarlo, allora? Propongo, quantomeno a titolo provvisorio, di chiamarlo Manzellum . Non perché il senatore Manzella ne sia l'estensore - questa volta i cuochi che guastano la cucina sono un centinaio - ma perché il suddetto ne è il più estatico bardo. Senza contare che i tocchi di finezza che caratterizzano il progetto sono soprattutto suoi. Per esempio, un punto spinoso della riforma è come indicare sulla scheda elettorale il premier senza violare la prerogativa del capo dello Stato. Manzella lo ha risolto con un colpo di genio proponendo che l'espressione «indicato alla carica» venga sostituita dall'espressione «indicato per la carica». Nel resoconto della seduta della commissione Affari costituzionali del Senato del 21 giugno si legge soltanto che «il presidente Villone condivide questa osservazione». I resoconti ufficiali devono essere sobri. Però, alcuni presenti riferiscono che a questo punto Villone e Manzella si sono abbracciati e hanno pianto, commossi oltre ogni dire, mentre altri intonavano il Te laudamus . Ma queste finezze sono purtroppo al di sopra del comprendonio del grande pubblico. Al quale può bastare di sapere: 1) quale sia lo scopo di una riforma elettorale, 2) quale ne sia la strumentazione (il modo o i mezzi per conseguirlo). Il coro assordante degli imbrogliati e degli imbroglioni ci racconta che lo scopo, l'obiettivo primario, è la stabilità dei governi. Ma questa è una spiegazione falsa e sbagliata. Stabilità è soltanto una durata. E la durata dei governi non è un bene in sé. Un cattivo governo, o una cattiva coalizione di governo, resta cattivo anche se dura cinque anni. Anzi, tanto più dura e tanto più diventa nociva. Andreotti durava «tirando a campare», e così facendo ha gravemente danneggiato il Paese. Dunque, l'obiettivo non è la stabilità ma è la governabilità, è la fattività e l'efficienza dei governi. E, invece, il Manzellum è tutto e soltanto un progetto di stabilità; e un progetto di stabilità fondato su coalizioni che durano - per quanto immobili, nullafacenti o malfacenti - perché preventivamente cementificate. Sullo scopo, dunque, al pubblico non viene raccontato il vero. E andiamo ancor peggio quando passiamo alla strumentazione. Per conseguire governabilità lo strumento sine qua non è una drastica riduzione della frammentazione partitica (con governi di dieci partiti la paralisi è pressoché sicura). Veltroni insiste a dire che la proporzionale alla tedesca senza correzioni non argina la frammentazione ma anzi la favorisce. È incerto se Veltroni sia, sul punto, imbroglione o imbrogliato. Ma è certo che si sbaglia. Il sistema tedesco diventa inefficace proprio perché il Manzellum lo corregge e distorce. Se immutato, funzionerebbe benissimo. E sfido l'on. Veltroni a dimostrarmi il contrario. Nota bene: di per sé, il passaggio dal Mattarellum al Manzellum sarebbe poco più che una «ammuìna» (come ha spiritosamente notato Ronchey). Ma con i vari supplementi in corso di negoziazione (premio di maggioranza, designazione del premier, norme antiribaltone) siamo alle viste di un bastardo di imbattibile sgangheratezza. Il buffo è che questo inedito bastardo (sarebbe, come Manzella si gloria di sottolineare, un unico al mondo) nasce da un Berlusconi che chiede il sistema tedesco e da un centrosinistra che fa finta di aderire. Che imbroglioni, tutti quanti! Il sistema tedesco (buonanima) avrebbe drasticamente ridotto il numero dei partiti; il Manzellum fa il contrario, e anzi ne consentirà un ulteriore incremento. Il sistema tedesco punta sulla governabilità; il Manzellum assicura invece uno stabile immobilismo, blinda una ingovernabilità. Nel primo tanto la strumentazione quanto l'obiettivo sono intelligenti. Nel secondo la strumentazione è inidonea e l'obiettivo stupido. Pertanto (siamo in Italia), il Manzellum attira molto. Giovanni Sartori ![]() |