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-----Messaggio originale----- Da: Francesco Paolo Forti <francesco.forti@ticino.com> >L'unita' d'Italia fu fatta con l'auito della Francia, che fu ringraziata cedendo >confini "invisibili" come la corsica, le cinque terre e la savoia, se non >ricordo male. L'intervento della Francia in fondo aiuto' l'espansione del >Piemonte e ci regalo' quella che era considerata la peggiore burocrazia >della penisola, distruggendo, quel che e' peggio, ottimi esempi di micro >amministrazioni (come il ducato di Parma). Anche gli Stati Uniti furono fatti con l'aiuto della Francia, la statua della liberta' sta li' a ricordarlo. Comunque non mi sembra questo il punto. Si tratta di accordarsi sulla bonta' o meno della lotta per l'indipendenza e per l'unita' d'Italia. In subordine - e qui probabilmente ci troviamo in molti di piu' ad esser d'accordo, se fosse o no auspicabile che tale unita' potesse esser fatta come federazione invece che come monarchia centralizzata. Ma ripeto, questo viene dopo. A meno che non si voglia dirre che o si faceva l'Italia federale o era meglio non farne nulla. >Battute a parte, allora dovremmo anche ricordare episodi come Bronte >o come il brigantaggio nell'Aspromonte, l'indipendentismo siciliano. >Dovremmo ricordare le decine di milioni di emigrati che lasciarono il >paese (ed i suoi confini in cui si moriva di fame) ad ondate tra la fine >del 1800 e gli inizi del 1900. Sono d'accordo nel non semplificare ma >allora vediamo il quadro tragico della Unita' d'Italia nel suo insieme. Le mie conoscenze storiche non sono tali da permettermi di affondare la critica fino al punto di auspicare che l'unita' d'Italia non venisse fatta. Che ci siano stati errori fondanti che hanno lasciato una pesante eredita' penso che la maggior parte di noi sia d'accordo. Ma io intendevo prendere le difese di chi ha lottato ed e' morto per un obiettivo che io continuo a ritenere condivisibile. Spero che si capisca che non sono qui a difendere la politica di casa Savoia. Un saluto claudio ![]() |