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At 16:36 21.06.00 , Mobiglia wrote: > >ADN0433 7 20/06/2000 18:40 >[....] Senza il peso del disavanzo delle pensioni, dunque, il debito pubblico >sarebbe molto al di sotto della soglia del 60% sul pil indicato dai >parametri dell'Unione monetaria europea. In uno studio sugli squilibri della >previdenza italiana, il consigliere di amministrazione dell'Inps Alberto >Brambilla evidenzia le differenze territoriali del debito previdenziale. >Le uniche regioni in attivo tra il dare e avere (pensioni pagate e >contributi incassate) sono Lombardia e Lazio, la prima con 49.786 mld e la >seconda con 12.099 mld in cassa. A mio avviso questi calcoli non tengono conto che molti dal sud sono andati a lavorare al nord e poi, al momento di andare in pensione sono tornati, giustamente, al paesello. Che dovevano fare? Stare al Nord per far quadrare i conti di ...... Brambilla? >In particolare la riserva virtuale della >Lombardia ''sarebbe sufficiente, con minimi aggiustamenti -dice Brambilla- a >superare il periodo piu' critico del sistema previdenziale'' vale a dire la >famosa ''gobba'' che si formera' fino all'entrata a regime della riforma >Dini. Grossi problemi avrebbero avrebbero invece regioni come la Sicilia >(che con -142.809 mld ha il deficit piu' alto), la Campania (-115.228 mld), >la Puglia (-11.378 mld). Le otto regioni del Sud presentano un debito >previdenziale di 545mila mld pari al 66% di quello nazionale, mentre le >regioni del Nord pesano per il 20% con -166.391 mld e quelle del Centro, con >-100 mld, per il restante 14%. (segue) La cosa puo' essere vista ancora in molti modi diversi. Il debito di cui si parla, e' stato finanziato con i Bot, la stragrande maggioranza dei quali e' detenuta al Nord. Al Nord quindi hanno incassato interessi per debiti che vengono imputati al sud. Fantastico, e' come avere un Robin Hood alla rovescia, che ruba ai poveri per dare ai ricchi. Che bello, lo stato centralizzato, vero? Saluti, Francesco Forti ![]() |