[RIFORMANDO:478] progetto Skillpass
Rolando Alberto Borzetti  Giovedi`, 04 Maggio 2000

Pioggia di richieste nel primo giorno del progetto Skillpass
Il presidente: "Molti sono pronti per entrare nelle imprese"

Le new economy chiama
"Ma gli addetti ci sono già"
Il mercato italiano ha bisogno di 50.000 persone
A settembre il portale degli esperti di nuove tecnologie

di GIANCARLO MOLA

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 ROMA - "In Italia le aziende cercano almeno 50 mila giovani capaci di
lavorare con le nuove tecnologie. E ci sono migliaia di persone che queste
capacità le hanno già. O a cui manca poco per conseguirle. Noi vogliamo
semplicemente aiutare la domanda e preparare l'offerta, cioé sfruttare
l'enorme miniera dei cervelli che è il nostro paese". Luca De Biase è
presidente di Skillpass, il consorzio costituito dall'agenzia Sviluppo
Italia e da sei importanti gruppi bancari. E parla con soddisfazione del
varo dell'iniziativa.

Da ieri pomeriggio alle 16 è infatti possibile prenotarsi (via Internet) per
i corsi di formazione per professionisti della net economy che partiranno
nei prossimi mesi. E in meno di 24 ore il sito del consorzio
(www.skillpass.it) è stato bombardato di richieste: alle 16.22 di oggi ben
2.907 persone avevano visitato la home page, e 771 avevano già compilato
online la domanda di ammissione. Con una sorpresa: molti degli aspiranti
addetti alle nuove imprese sono già pronti per essere messi sul mercato.

"Le nostre previsioni iniziali erano di 10 mila domande di ammissione in
cinque mesi", prosegue De Biase. "Ma l'inatteso successo ci sta portando a
modificare leggermente il programma". Il consorzio avrebbe dovuto infatti
curare la formazione di 3000 persone con diverse professionalità: dal
programmatore, al sistemista di reti, allo specialista di networking e
database, fino al web surfer (il navigatore professionista), al web
designer, all'editor, al fotografo digitale, all'esperto di marketing
online. I profili sarebbero poi finiti in un portale, consultando il quale
le imprese avrebbero potuto fare le ricerche di personale.

E invece dalle prime domande è emerso che in moltissimi casi i giovani hanno
già le competenze richieste dal mercato. "Per agevolare costoro - prosegue
De Biase - accelereremo i tempi di varo del portale, che dovrebbe essere in
linea già a settembre. Poi ci sono quelli a cui manca solo il
perfezionamento. E anche per loro si procederà ad una formazione rapida,
anche online, e all'inserimento del database messo a disposizione delle
imprese". Gli altri saranno invece ammessi alla selezione. E per tremila di
loro si apriranno le porte dei corsi gratuiti, che si svolgeranno in diverse
zone d'Italia (con rimborsi spese per i fuorisede). Per accedervi non sono
richiesti titoli di studio né ci sono limiti di età. L'unico requisito è una
buona conoscenza di base degli strumenti informatici.

Il contatto con il mondo del lavoro è assicurato dalla presenza delle
imprese già durante i corsi, con tutor che parteciperanno alla formazione
nei laboratori. La speranza è di far assumere 10 mila persone nel giro di un
anno. Ma il lavoro dipendente non è l'unico sbocco. I nuovi esperti
tecnologici saranno anche informati delle possibilità di accedere a
finanziamenti pubblici e privati (dal prestito d'onore al venture capital)
per la costituzione di nuove società. Ma è un obiettivo realistico? "Non ho
dubbi", confessa De Biase. "Sono convinto che chi è sveglio non avrà
problemi. E per chi non lo è non resta che svegliarsi".


Rolando A.B.




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