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Il voto si cerca online e l'elettore ci guadagna Candidato ed elettore Naviga un elettore su sei Nella mia casella di posta elettronica oggi è arrivato, per la prima volta, un messaggio di propaganda elettorale da parte di una sconosciuta - e simpatica - candidata. "Sono la vostra candidata!" - dice - "datemi due minuti per parlare delle elezioni!". La rivoluzione informatica ha dunque toccato finalmente anche la politica, dopo avere sconquassato il mondo dell’economia e della finanza (nonché, seppure in misura fortunatamente minore, quello delle relazioni personali). Da tempo quasi tutti i partiti ed alcuni politici hanno creato siti sul web. Ma si trattava per lo più, salvo lodevoli eccezioni, di siti "statici", che si limitano a esporre la fotografia del candidato - talvolta l’intero album di famiglia - e qualche slogan che, come ha notato anche Francesco Merlo sul Corriere, su internet perde la sua efficacia. Il bello della rete, invece - la nostra candidata l’ha capito - è la possibilità di una relazione diretta, multimediale e personalizzata tra il politico che chiede il voto e l’ elettore. Ciò permette al candidato di fornire al potenziale votante tutte e sole le informazioni che possono interessargli e a quest’ultimo, se lo desidera, di inviare quesiti o commenti (Naturalmente, è bene che i candidati rispondano alle domande che vengono loro sottoposte. C’è da non crederci, ma non tutti lo fanno). L’elettore può, da parte sua, confrontare facilmente (e nel momento che crede più opportuno) programmi e posizioni (e, perché no?, facce) dei diversi candidati sui temi che più gli interessano, senza doversi sorbire lunghe trasmissioni televisive o recarsi ad un gran numero di comizi o dibattiti. Sino ad oggi la gran parte degli elettori utilizza gli strumenti tradizionali per valutare, quando ha necessità o voglia di farlo, la propria scelta di voto. In primo luogo, ci si consulta con gli amici o con la famiglia oppure si guarda la televisione. Tra le fonti per documentarsi, la rete è la meno consultata. Ma già circa un elettore su sei dichiara di averne usufruito, almeno alcune volte, per orientare la propria scelta. E' inevitabile che questa quota aumenti drasticamente in futuro. Sia con l’ estendersi di internet, sia specialmente, con il diffondersi dell’ indecisione sulla forza da votare e la conseguente maggiore disponibilità al mutamento della scelta, legate anche all’erodersi di legami e appartenenze a singoli partiti e ideologie. Ma l’accrescersi di importanza della comunicazione su internet comporterà anche un mutamento nei caratteri della campagna elettorale. La possibilità di confrontare più facilmente ed efficacemente candidati e programmi renderà il mercato politico più competitivo e, forse, più legato a tematiche concrete e di maggior interesse per il singolo elettore. A tutto vantaggio di quest’ultimo. Renato Mannheimer R.A.B. ![]() |