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Dal Corriere della sera: Mannheimer: il voto per i presidenti delle Regioni conta di più Il sociologo spiega i meccanismi della legge elettorale «Alle prossime elezioni regionali, noi daremo su un'unica scheda due voti: uno è quello solito, per i partiti, e serve a eleggere i consiglieri regionali; accanto a questo, diamo anche il voto al Presidente della Regione, che eleggeremo per la prima volta direttamente. E' probabile che il voto per il Presidente sia più legato alle caratteristiche della persona anziché al partito di appartenenza, anche se effettivamente, in queste elezioni, è così forte l'impatto della politica dato dai leader nazionali dei partiti, e così bassa la discussione sui problemi delle singole regioni, che forse anche quello per il Presidente sarà un voto politico. Il voto per il Presidente conta un po' di più, perché dà anche automaticamente l'accesso al Consiglio regionale a un certo numero di consiglieri, di candidati che il Presidente ha indicato. Se vince, questi candidati vengono automaticamente nominati consiglieri regionali. In altre parole, le persone che compongono quello che si dice il listino, la piccola lista, sono al seguito di un candidato e se questo candidato diventa Presidente diventano automaticamente consiglieri regionali, in modo da garantire al Presidente eletto una sicura maggioranza per poter governare. Quindi, in qualche modo, se una persona vota per un certo candidato presidente, vota anche una maggioranza nel Consiglio regionale, e quindi influisce anche sulla formazione del Consiglio. Per questo il voto al Presidente conta un po' di più». Rolando A.B. ![]() |