[RIFORMANDO:415] Voto elettronico
Milani  Mercoledi`, 29 Marzo 2000

da radicali.it

Gli altri partiti, per quanto qualcuno -è stato il caso, recentemente, di
D'Alema- provi di tanto in tanto a mettere le penne del pavone, continuano
ad avere con Internet il rapporto che i selvaggi delle barzellette hanno con
la sveglia: se la mettono al collo, ma non sanno bene a cosa serva.
Per i radicali, le cose stanno in modo un po' diverso: con "Agorà" - oggi
uno dei principali Internet provider italiani- sono stati tra i primi a
portare Internet nel nostro paese, e, più in generale, negli ultimi anni,
hanno fatto di Internet uno dei principali strumenti della loro
comunicazione.
All'inizio del 1998, due anni fa, i radicali uniti a convegno discutevano
per un mese sul tema "Quali lotte e leggi subito epr la rivoluzione
tecnologica e la rivoluzione liberale". Gli esiti del convegno,
concretizzatisi in 5 proposte di legge, puoi trovarli a questo indirizzo
http://www.stm.it/cyberdemocracy. 
Ma i radicali hanno fatto di più: non si sono limitati a scrivere delle
interessanti proposte di legge: hanno agito. Mettendo le nuove tecnologie al
servizio del pluriennale e consolidato modello di informazione al pubblico
costituito da Radio Radicale hanno creato www.RadioRadicale.it un sito
internet in cui la rivoluzione tecnologica è già al servizio del cittadino:
infatti, i lavori delle istituzioni nazionali ed europe, l'attualità
politica e giudiziaria è costantemente accessibile ad ogni cittadino, in
ogni parte del mondo, in diretta audiovideo e successivamente - dunque, ad
ogni ora del giorno - disponibile online nel più grande archivio
multimediale online esistente.
Insomma, come puoi tu stesso controllare, mntre gli altri parlano, i
radicali fanno.
 RIVOLUZIONE TELEMATICA PER LA RIVOLUZIONE LIBERALE NELLE REGIONI-STATO

Gli eletti della Lista Bonino nei Consigli regionali presenteranno
immediatamente disegni di leggi per rivoluzionare i rapporti tra cittadini e
Pubblica Amministrazione e per assicurare alle 15 Regioni-Stato la
possibilità di avvalersi degli strumenti della rivoluzione telematica.
Questo significa: 

assicurare ai cittadini la completa conoscenza ed il pieno controllo degli
atti e delle attività istituzionali; 
liberarci dalla dittatura del "pezzo di carta" e dalle mille scartoffie che
siamo costretti a compilare e firmare mille e mille volte; 
trasformare gli uffici pubblici in agenzie da cui è possibile prenotare una
visita medica oppure vedersi notificato un atto, con la stessa facilità con
cui si può volare da Roma a New York; 
consentire alle nostre Regioni di offrire a chi vuole investire il proprio
capitale, la propria intelligenza e il proprio spirito di impresa condizioni
per competere e collaborare nel mer-cato globale.

Iniziative legislative saranno dunque assunte per: 

la trasmissione in audio e video tramite Internet di tutte le sedute dei
Consigli Regionali, provinciali e comunali, e per la messa in rete dei
relativi atti; 
l'introduzione del voto elettronico; 
la sottoscrizione per via telematica delle liste elettorali, delle
candidature e dei referendum popolari; 
l'istituzione in ogni Comune dell'Albo pretorio telematico, per ottenere in
tempo reale tutte le notizie relative, fra l'altro, ai bandi di concorso, di
gara o di appalto; 
la messa in rete degli atti e delle attività delle aziende sanitarie locali,
degli ospedali e di tutti gli uffici della Pubblica Amministrazione. 

..
Al di la' dell'impostazione legittimamente propagandistica, direi che come
propositivita' non c'e' male!
Diro' di piu': non sarebbe ora di costituire sezioni di partito, legittime e
con potere decisionale, attraverso internet?
Cio', oltre al voto elettronico e alle primarie via internet, recentemente
sperimentate in uno stato USA, darebbe un bel po' di filo da torcere a tanti
signori delle tessere, cammellatori di vario stampo e burokrati delle
segreterie di partito.
Diro' di piu': non sarebbe ora di costituire sezioni di partito con potere
decisionale attraverso internet?
E ancora: in Francia l'alleanza fra sinistre, ambientalisti e radicali ha
prodotto il PACS, cioe' la possibilita' di unione civile per le coppie
omosessuali (ma anche coppie di fatto eterosessuali), primo caso in una
grande democrazia europea.
A quando un'alleanza evoluta, civile e sui contenuti in Italia?
Rendiamoci conto di quanto sia vicino il sentire di sinistra a tante
tematiche radicali, se si toglie la "tara" di certo conservatorismo
sindacale, che comunque anche nel sentire di molti iscritti al sindacato
appare anacronistico.

Flavio Mobiglia - Monza



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