[RIFORMANDO:410] Naja
Milani  Venerdi`, 24 Marzo 2000

Sono d'accordo. L'esercito dovrebbe essere chiuso a chi ha meno di 21 anni,
ed ora che sara' abolita la leva obbligatoria bisognera' introdurre dei
criteri di selezione che scartino i ragazzi psicologicamente piu' instabili
(molti nell'intraprendere una carriera militare ricercano autorita',
gerarchia, in una parola la figura "paterna" che disciplina); ancor meglio
se viene richiesto un titolo di studio (diploma) e vengono selezionati
ragazzi/e con q.i. uguale o superiore alla media (idem con patate per
polizia, carabinieri et cetera).
Inoltre durante tutto l'addestramento militare bisogna dare ai giovani una
formazione teorica e culturale valida.

I media italiani non ne parlano, ma i casi di violenze e abusi di vario
genere collegati all'esercito sono in aumento.
In Somalia sono stati commesse violenze sessuali e fisiche, ma giustizia non
e' stata fatta. E l'informazione italiana tace.
Le caserme sono luoghi di spaccio di extasy, popper e altre mirabolanti
droghe sintetiche, oltre all'alcol.
Molti ragazzi iniziano lì a farsi, e a bere. Un mio amico ha quasi perso la
vista da un occhio durante il militare, perche' ha mischiato superalcolici e
pasticche, e il nervo ottico ne ha risentito. Non si e' piu' ripreso
definitivmente. 
Un altro e' tornato quasi alcolizzato. Un altro si manteneva spacciando
"francobolli" (genere extasy) durante la leva.
C'e' molta omerta' ancora oggi sul nonnismo e sulle raccomandazioni che
girano nell'esercito. E ogni tanto qualcuno si spara.

Flavio Mobiglia - Monza



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