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Da Repubblica: Via libera di Cgil Cisl e Uil alle misure varate dall'esecutivo Soddisfatti anche commercianti e artigiani Governo e sindacati contro l'inflazione ROMA - Uniti con il governo per combattere l'inflazione, che a febbraio è cresciuta al 2,4 per cento. E' questo il messaggio uscito dall'incontro di oggi a Palazzo Chigi tra i leader sindacali e l'esecutivo. Cgil, Cisl e Uil sottoscrivono le misure approvate dal governo per frenare la corsa dei prezzi. E si preparano a tracciare un percorso comune per affrontare l'emergenza in vista sia del Dpef, sia delle scadenze contrattuali del pubblico impiego (circa 3 milioni di lavoratori). Obiettivo difendere la politica dei redditi, evitando che si inneschi una pericolosa spirale prezzi-salari. "Noi non mettiamo in discussione la politica dei redditi" ha spiegato il segretario generale della Cisl, Sergio D'Antoni. Positivo anche il commento di commercianti e artigiani sulla decisione del governo di istituire un osservatorio sulle tariffe locali. Sottoscritta la volontà di un percorso comune non sono mancate però le puntualizzazioni. Dalla Cisl, che da mesi pungola il governo sul fronte inflazione. "I provvedimenti sono stati presi tardi", ha voluto precisare D'Antoni. Per il segretario generale della Cgil Sergio Cofferati, invece, arriva l'invito all'esecutivo ad intervenire anche sul fronte delle tariffe delle banche. Definendo "efficaci" le misure messe a punto "contro cartelli occulti che si erano creati", Cofferati ha sottolineato che "sarebbe utile che venisse aggiunto un ulteriore intervento a fronte di una dinamica delle tariffe soprattutto delle banche che non sono per niente in linea con l'inflazione". Soddisfatto anche il ministro dell'Industria Enrico Letta. E' stato un incontro "positivo", ha detto uscendo dalla riunione. Sulle muisure del governo rimangono comunque le divisioni tra Cgil, Cisl e Uil. "Erano iniziative che andavano prese a settembre con una seria attuazione delle politiche di concertazione - ha continuato D'Antoni - Finalmente, comunque, qualcosa si è mosso, diamo un'attenzione critica. E' meglio poco che niente. Però vi sono altre questioni che aspettano, ad cominciare dall'occupazione dopo il vertice di Lisbona". Questione spinosa dopo la secca bocciatura di ieri del piano Blair-D'Alema sulla riforma del mercato del lavoro, troppo liberista secondo i sindacati. Rolando A.B. www.sirio.regione.lazio.it/distretto41 ![]() |