La storia de L'Ulivo: IL PROGRAMMA

Tesi per la definizione della piattaforma programmatica de L'Ulivo

Tesi n° 84 Torna all'Indice delle Tesi


Vivere di più, vivere meglio

La salute, "fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività" (art. 32 della Costituzione) intesa non come assenza di malattia ma come stato esistenziale di benessere personale (fisico e psichico) e sociale, non dipende esclusivamente da un sistema sanitario curativo e riparatore. Sempre più il raggiungimento di un soddisfacente livello di "vita sana" dipende dalle risposte che si danno ad una serie di fattori sociali (condizioni materiali di vita), culturali (conoscenza e informazione) sanitari (accesso alle cure) e ambientali (rimozione dei fattori di rischio per la salute).

Viviamo più a lungo, grazie ai mutamenti sociali ed economici intervenuti, ai progressi delle scienze biomediche, ma occorre aggiungere qualità di vita agli anni.

I nostri obiettivi di politica per la salute sono:

- avere un sistema sanitario nazionale che garantisca l'equità sostanziale nei confronti dei cittadini, l'identica e concreta possibilità di accesso ai servizi per tutti e l'efficacia delle cure, in un quadro di stabilità (non di riduzione) della spesa sanitaria rispetto alla ricchezza nazionale prodotta, attestandoci ad un livello pari alla media dei paesi europei;

- erogare i servizi e le prestazioni in condizioni di massima efficienza, economicità e tempestività d'accesso, attraverso le aziende sanitarie (USL) e le aziende ospedaliere. Per migliorare la qualità del servizio, si deve ricorrere a tecniche di gestione manageriale, eliminare gli sprechi e le sacche di privilegio, usare tecnologie informatizzate e telematizzate; ristrutturare il patrimonio edilizio ed alberghiero dei presidi e delle strutture sanitarie; improntare le modalità di accoglienza e di lavoro al rispetto dei cittadini e alla umanizzazione delle cure secondo la recente "carta dei servizi sanitari"; fare delle risorse umane e professionali il centro del processo di rinnovamento, adeguando percorsi formativi, specialistici e di ricerca, sviluppando la cultura della responsabilità e dell'autonomia professionale;

- attuare forme di integrazione dei servizi e delle prestazioni, con una pluralità di soggetti (pubblici, privati, privati a finalità sociale), nell'ambito di una competizione controllata e regolata dallo Stato: questa deve garantire regole di comportamento trasparenti, controlli su idoneità, qualità e risultati delle strutture fornitrici di servizi sanitari. Una particolare rilevanza va attribuita alle azioni di sostegno alla famiglia, chiamando in campo le associazioni e il volontariato sociale;

- sviluppare comportamenti consapevoli dei cittadini, di responsabilità personale per il mantenimento e la cura della propria salute. Ciò richiede informazione ed educazione sanitaria, lo sviluppo delle cure primarie e del ruolo di assistenza del medico di base nell'ambito territoriale più vicino al luogo in cui si esprime la domanda di cura, cioè il distretto socio-sanitario;

- ampliare le esperienze di controllo sociale sulla qualità e la rispondenza agli obiettivi di salute attraverso le commissioni miste (operatori - utenti) di verifica della qualità dei servizi e delle prestazioni erogate;

- puntare sulla prevenzione: in particolare sulla tutela della salute e della qualità ambientale, con forme di coordinamento legislativo e organizzativo che tengano insieme il binomio salute-ambiente; con programmi di informazione e ed educazione sanitaria; con forme di promozione della salute nei luoghi di lavoro secondo le direttive europee; con strumenti di monitoraggio sullo stato di salute della popolazione.

- sviluppare le professioni come parte integrante del rinnovamento del sistema sanitario del nostro Paese: occorre dunque definire i ruoli, i limiti della indipendenza, le regole etiche interne alle professioni; le responsabilità che i professionisti contraggono nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale e dei cittadini; le modalità di organizzazione del lavoro che responsabilizzano i sanitari nei processi decisionali e gestionali.

PER TUTTO L'ULIVO

Il futuro ha radici antiche