La storia de L'Ulivo: IL PROGRAMMA

Tesi per la definizione della piattaforma programmatica de L'Ulivo

Tesi n° 66 Torna all'Indice delle Tesi


La Scuola è la base di ogni ricchezza

La scuola italiana si trova in situazione di crisi sia per l'inefficienza nella gestione delle risorse, sia per l'inadeguatezza dei programmi formativi, sia per l'indisponibilità di attrezzature e strumentazioni didattiche.

I principi ispiratori della nuova scuola sono:

- fiducia nei giovani come frutto di una fiducia collettiva nella formazione, che è diritto di cittadinanza e garanzia di equità e democrazia;

- autonomia e flessibilità nell'ambito di una garanzia dello Stato sulla qualità dei servizi scolastici;

- pluralità dei soggetti di offerta scolastica, garantendo controllo e standard qualitativi comuni, nell'ambito di un unico sistema di istruzione pubblica, superando anche la contrapposizione tra scuole statali e scuole non statali, per conseguire l'obiettivo di innalzare la qualità.

La proposta di revisione del sistema scolastico e formativo è così caratterizzata:

- Legge quadro per l'istruzione che preveda: estensione dell'obbligo scolastico, riordino dei cicli formativi, riforma della scuola per l'infanzia, riforma del triennio secondario con indirizzi scolastici legati a professionalità definite (formazione professionale legata al lavoro) o propedeutici agli studi universitari.

- Ridefinizione delle competenze di Stato, Regioni e Provincie con una scelta di forte decentramento.

- Istituzione di agenzie indipendenti e rafforzamento degli strumenti legislativi esistenti per lo sviluppo e la valutazione della qualità del sistema formativo.

- Un piano di interventi straordinari basato su tre idee-cardine: educazione permanente, diritto allo studio e al sapere come diritto di cittadinanza, eguaglianza delle opportunità.

Il nuovo progetto di scuola vede le seguenti priorità:

- Aumento delle risorse in percentuale sul PIL, anche come volano per ulteriori interventi del sistema delle imprese e delle famiglie.

- Nel quadro di una riforma della secondaria superiore e della formazione professionale (istituzione di un triennio secondario che prepari agli studi superiori e/o alla formazione di quadri per la produzione), innalzamento a 10 anni della durata dell'obbligo scolastico, rispetto agli attuali 8 anni, con diritto formativo fino a 18 anni.

- Attuazione dell'autonomia scolastica, autonomia che si esprime su tre piani: didattica, di bilancio (naturalmente con l'obbligo del pareggio), gestione del personale.

- Provvedimenti urgenti per la formazione degli insegnanti dei vari ordini e gradi di scuola (come previsto dalla Legge 341).

- Rinnovamento della didattica, in particolare orientato anche a un utilizzo corretto e efficace delle nuove tecnologie informatiche, telematiche e multimediali.

- Provvedimenti per l'edilizia scolastica soprattutto nel Mezzogiorno, anche con modalità innovative (ad esempio, coinvolgendo il mondo della ricerca e dell'industria).

- Correzione e miglioramento della riforma della scuola elementare (Legge 148/90). In particolare, un impegno a realizzare l'unitarietà dell'insegnamento.

PER TUTTO L'ULIVO

Il futuro ha radici antiche