La storia de L'Ulivo: IL PROGRAMMA

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Tesi n° 13 Torna all'Indice delle Tesi


Una pubblica amministrazione al servizio dei cittadini

La crisi istituzionale e politica che sta attraversando il paese è, prima di tutto, crisi di fiducia nei confronti dei poteri pubblici, della loro capacità di decidere, di gestire e di soddisfare le richieste e le esigenze della collettività.

Una pubblica amministrazione efficiente e moderna è condizione indispensabile per assicurare i diritti dei cittadini. Per garantire il diritto alla salute non bastano buone leggi: ci vogliono bravi medici e un'amministrazione sanitaria attenta alle esigenze dei malati. Per garantire il diritto all'istruzione ci vogliono bravi insegnanti e una buona amministrazione scolastica.

Bisogna passare da un'amministrazione che costa molto e produce poco, attenta alle carte e alle formalità, ad un'amministrazione che dia servizi soddisfacenti e sia attenta ai risultati, ai prodotti, agli obiettivi.

Un'amministrazione disordinata e arretrata diventa, inoltre, facile terreno di coltura della corruzione e dell'illegalità: l'arretratezza della pubblica amministrazione italiana è stata fra le cause principali della corruzione amministrativa. Troppe regole e divieti inutili e procedure senza senso hanno caricato i cittadini e le imprese di pesanti oneri, che a volte hanno fatto sembrare la corruzione l'unica via d'uscita. Per uscire da Tangentopoli e perché Tangentopoli non si ripeta non bastano i processi ai corrotti e ai corruttori, che pure si devono svolgere: occorre agire sulle condizioni che favoriscono la corruzione e, prima di tutto, sul sistema amministrativo, semplificando le regole e le procedure, riducendo gli adempimenti richiesti ai cittadini e alle imprese, rendendo chiara e trasparente, ma anche veloce ed efficiente l'azione amministrativa.

La riforma dell'amministrazione è un obiettivo strategico, al quale occorre destinare apposite risorse finanziarie e che va perseguito sull'arco dell'intera legislatura.

Per porre l'amministrazione pubblica al servizio dei cittadini occorre:

- ridefinire il "patto" fra cittadini e amministrazione, sancendo nella Costituzione i nuovi diritti dei cittadini nei confronti delle amministrazioni pubbliche: il diritto di essere sentiti, il diritto di essere informati, il diritto di partecipare, il diritto a decisioni tempestive e motivate;

- realizzare una vasta opera di semplificazione, in modo da ridurre e sciogliere l'intrico di regole che oggi avviluppa l'attività amministrativa e i cittadini, eliminando i mille inutili permessi, le duplicazioni, i circoli viziosi dei procedimenti amministrativi. Bisogna operare sia mediante la delegificazione, diminuendo il numero delle leggi, sia mediante la deregolazione, eliminando le regole inutili;

- costruire un'amministrazione che fa meno e meglio: lo Stato leggero si realizza restringendo l'intervento pubblico alle funzioni veramente necessarie e garantendo parità di condizioni e di diritti a tutti. I servizi possono essere pubblici o privati, ma tutti devono rispettare le stesse regole e garantire i diritti e la soddisfazione degli utenti: a tal fine vanno diffuse e generalizzate le Carte dei servizi;

- restituire all'amministrazione la capacità e la possibilità di scegliere e di agire: di adottare un piano, di fare un appalto, di concedere un contributo, di acquistare ciò che le serve. Bisogna sostituire ai tanti controlli inutili, formali e costosi, pochi controlli, chiari e volti a verificare il raggiungimento effettivo degli obiettivi e dei risultati;

- costruire un'amministrazione europea: assicurare la partecipazione italiana al processo di integrazione comunitaria, preparando i funzionari, migliorando la comunicazione fra gli uffici, utilizzando a pieno i fondi assegnati all'Italia e potenziando la capacità di progettare e di ottenere risorse aggiuntive.

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