Il Movimento per L'Ulivo: LA SCUOLA QUADRI
Le politiche per l’ambiente e i giacimenti culturali: dalla conservazione allo sviluppo
Relatori: On. Gianni Mattioli, On. Sergio Rogna
Relazione del coordinatore Bruno Maiolo

 

La questione ambientale e’ stata affrontata come sommatoria di una serie di emergenze: quella sanitaria, legata all’aumento dell’incidenza delle malattie tumorali e strettamente connessa all’aggressione da metalli pesanti cresciuti con l’aumento dell’inquinamento; l’emergenza legata alla riduzione delle risorse indispensabili quali l’acqua e l’energia; l’emergenza rifiuti e il pericolo legato allo smaltimento dei rifiuti tosssici e nocivi.

Importante risulta l’aspetto legato all’assetto idrogeologico del territorio nel quale, non possono essere utilizzati modelli previsionali affidabili.

L’attenzione va quindi indirizzata alla tutela del territorio con particolare riguardo ai rimboschimenti ed al manteniemnto della copertura vegetale.

In questo grande ambito e’ possibile individuare nuovi spazi occupazionali che in altri ambiti, per l’aumento dell ’innovazione tecnologica non e’ piu’ possibile creare. Si puo’ interventire sul prodtto "qualita’ della vita" per individuare nuove professionalita’ e spazi occupazionali concreti. Nel nostro paese si trova quasi il 50% del partimonio artistico ed archittettonico mondiale ma questo diventa anche un limite se si rimane fossilizzati sulla sola conservazione senza trarre da cio’ nuova linfa per sviluppi futuri. Molto importante e’ il discorso legato ad una nuova politica "culturale" negli interventi di recupero restaurativo e nella gestione dei centri storici.

Grande risalto e’ stato dato alla capacita’ dimostrata dal governo di individuare canali alternativi di finanziamento per le iniziative a caratttere culturale ed organizzativo di una cresciuta offerta artistico-culturale con aumento delle possibilita’ di promozione anche in termini temporali che produce nuove possibilita’ occupazionali.

Dal dibattito emerge forte la protesta contro un mancato, seppur previsto, snellimento dele procedure burocratiche e la ridotta valorizzazione dele capacita’ professionali presenti sul territorio.


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