Il Movimento per L'Ulivo: LE NEWS

D'Alema raccoglie il testimone

Dichiarazione di Romano Prodi, presidente del Movimento Per L'Ulivo, alla Assemblea del Movimento per l’Ulivo di Bologna 27 ottobre 1998 (ore 22).

Mentre il governo D’Alema raccoglie il testimone dell’azione nel segno di una continuita’ programmatica, mancheremmo al dovere dell’onesta’ intellettuale se non riconoscessimo nel modo in cui si e’ risolta la crisi aperta dalla rottura con Rifondazione i rischi di una discontinuita’ politica se non addirittura di una discontinuita’ ideale con la stagione dell’Ulivo.

Per fronteggiare questi rischi e’ urgente che tutti gli Ulivisti riprendano il cammino:gli ulivisti che militano nel Movimento per l’Ulivo e quelli che agli ideali dell’Ulivo si ispirano all’interno dei partiti della coalizione.

Come ha detto efficacemente Fabio Mussi intervenendo alla Camera, e citando Papa Giovanni, in questi lunghi meravigliosi anni ci siamo incontrati sotto il segno dell’Ulivo non in nome delle nostre provenienze partitiche,chiedendoci cioe’da dove venivamo, ma chiedendoci dove stessimo andando. Questa ricerca , questo incontro ha trovato sanzione in un progetto la cui realizzazione e’ ancora affidata al nostro impegno. Questo progetto si e’ concretizzato nel programma dell’Ulivo.

Riprendiamo percio’ nelle nostre mani il prezioso libretto verde che con passione abbiamo scritto assieme tre anni fa. Quello stesso libretto sul quale abbiamo prima stretto un patto con i nostri elettori e che abbiamo poi tradotto nel nostro programma di governo. Battiamoci per la sua realizzazione. Sosteniamo il governo D’Alema nella sua realizzazione.

In questa battaglia e’ del tutto evidente che non possiamo non iniziare dalla scheda n.1: quella non a caso dedicata alla riforma istituzionale.

Due sono stati in questi anni gli obiettivi prioritari della nostra azione: a)il risanamento dei conti pubblici per evitare al nostro Paese la tragedia che sarebbe derivata dalla sua esclusione dall’Europa,
b) la riforma dello Stato e delle istituzioni. Il primo obiettivo e’ stato conseguito. Sul secondo abbiamo lavorato duro ma il cammino da fare e’ ancora molto.

Bisogna che il disegno delle leggi Bassanini non sia abbandonato, e ancora piu’ dobbiamo impegnarci per evitare che il bipolarismo che abbiamo costruito prima attraverso il movimento referendario e poi con il nostro impegno per la costruzione della coalizione dell’Ulivo torni indietro. Bisogna evitare che le divisioni partitiche e la logica proporzionale che tanto danno hanno apportato al nostro Paese tornino a prevalere.

Per questo motivo ritengo che vada sostenuta senza incertezze l’azione in difesa del maggioritario promossa dal comitato per il referendum abrogativo della quota proporzionale. Al di la’ della formulazione letterale del quesito condizionata dai vincoli legislativi, il messaggio che dobbiamo mandare al Paese appoggiando il referendum e’ uno e inequivoco: indietro non si torna.

Nella stessa direzione va a mio parere l’impegno per la presentazione alle elezioni europee in una unica lista dell’Ulivo di tutte le forze della coalizione. Di fronte alle spinte che puntano a dividerci inchiodandoci alle nostre provenienze con la scusa della normalita’ Europea questa risposta che era prima una aspirazione e’ diventata oggi una necessita’. Dobbiamo tentare tutte le strade perche’ la pregiudiziale antiulivista che e’ all’origine del mio rifiuto di guidare un nuovo governo sia combattuta e sconfitta. Solo presentandoci tutti assieme con lo stesso segno dell’Ulivo possiamo dare prova che il disegno di chi ci vuole per ora all’interno della stessa maggioranza di governo distinti tra centro e sinistra e poi contrapposti e’ un disegno che ogni componente dell’Ulivo e tutto l’Ulivo rifiuta radicalmente.

Romano Prodi
PER TUTTO L'ULIVO

Il futuro ha radici antiche