Il Movimento per L'Ulivo: LE NEWS

Il 9 ottobre 1998

In queste ore stanno arrivando nelle sedi del Movimento per L'Ulivo centinaia di messaggi e telefonate che ci chiedono di non mollare e di andare avanti con il governo dell'Ulivo presieduto da Romano Prodi.

In questi due anni e mezzo di attività il governo di Prodi e Veltroni ha dimostrato che è possibile guidare il paese seguendo una linea di coerenza. Il progetto politico dell'Ulivo ha riportato l'Italia nello scenario internazionale, ha raggiunto lo storico obiettivo dell'integrazione europea e del risanamento economico, ha avviato coraggiose riforme strutturali per aprire al paese un seria prospettiva di sviluppo.

Bene ha fatto Prodi a chiedere il voto di fiducia per verificare, affinché ciascuna forza politica si assumesse le proprie responsabilità. La caduta del governo con un voto parlamentare alla luce del sole ha il significato di un ripristino delle regole e delle legittimità costituzionale.

La crisi di governo non nasce da uno sfaldamento interno della coalizione dell'Ulivo, che anzi ha dato una prova di grande compattezza, ma dal ritiro irresponsabile di Rifondazione comunista che con l'Ulivo aveva stretto un patto di desistenza. Pensiamo che la soluzione della crisi vada cercata partendo dai risultati elettorali del 21 aprile 1996. In quell'occasione i cittadini hanno votato per quelle forze politiche che si presentavano davanti agli elettori con un patto elettorale e il programma dell'Ulivo e per Romano Prodi presidente del Consiglio.

Una soluzione della crisi che non tenesse conto del mandato e dello spirito di quelle elezioni sarebbe un gravissimo segnale di ritorno al passato.

Marina Magistrelli
Coordinatore nazionale del Movimento per L'Ulivo

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