
LUnità
MATTINA - 9 Marzo 97
NELL'
ANTICO BORGO UNA COALIZIONE IN CERCA DELLE PROPRIE RAGIONI.
DUE GIORNI DI CONFRONTO SERRATO E DI DIBATTITO SU TEMI DI FONDO
COME LAICITA' E FEDE, LIBERTA' E REGOLE, DIFFERENZA E UGUAGLIANZA
A Gargonza l'Ulivo riparte
dagli intellettuali
Per
due giorni lo storico castello medioevale di Gargonza è diventato
il centro della politica italiana e della rifelssione culturale.
Ancora una volta, come nel caso del seminario dell'Ulivo nell'abbazia
di Pontignano, la Toscana diviene la fucina per le idee e per
lo sviluppo dell'alleanza di centro sinistra. Il dispiegamento
di intellettuali e di politici presenti era consistente. In
tutto circa 120 invitati, di cui 50 intellettuali e 70 politici.
Insieme a una nutrita presenza di ministri del governo, con
in testa Prodi e Veltroni, c'erano i segretari dei partiti del
centrosinistra e un cospicuo numero di parlamentari della maggioranza.
Mancavano, perchè influenzati, il portavoce dei Verdi, Luigi
Manconi e Maurizio Costanzo. Assente, per problemi familiari,
anche Valdo Spini, mentre il ministro degli esteri Lamberto
Dini, bloccato da impegni internazionali, è stato sostituito
da due parlamentari di Rinnovamento italiano. Anche Rifondazione
era presente all' incontro ulivista. La pattuglia di intellettuali
che si è data appuntamento a Gargonza era anch'essa corposa.
Contava nomi illustri come Corrado Augias, Umberto Eco, Gianni
Vattimo, Furio Colombo, Omar Calabrese, Paolo Flores D'Arcais
e don Antonio Mazzi. Per tutta la giornata il silenzio e la
pace dell'antico borgo sono stati interrotti dal via vai di
macchine blu e grigie, di scorte, di ministri e parlamentari
che andavano e venivano, dai giornalisti lasciati sulla porta
a raccogliere le briciole di informazioni su quello che stava
avvenendo nel salone del castello. Tutto intorno un enorme cordone
di polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili urbani,
polizia provinciale e guardia forestale, che ha garantito la
tranquillità dell'incontro. "L' obiettivo del seminario
- ha precisato Omar Calabrese - è quello di puntualizzare le
ragioni dell'Ulivo". Dopo la vittoria alle elezioni e i
primi mesi di governo per l'Ulivo si è aperta una nuova fase.
La coalizione è alla ricerca degli elementi che uniscono le
varie parti. "Noi siamo qui - puntualizza Marina Magistrelli,
coordinatrice dell'Ulivo - per studiare le nostre radici, per
verificare le compatibilità culturali che abbiamo. Si tratta
di mettere insieme entità diverse e partiti distinti che solo
due anni fa non avrebbero mai pensato di governare insieme".
E i temi del seminario, sorvolando i problemi scontati dell'agenda
politica, ha spaziato da questioni come laicità e fede, potere,
regole e libertà, per arrivare all'Europa, alla sicurezza, al
rapporto differenza e uguaglianza. "Mi spiace solo una
cosa - ha commentato Corrado Augias - Che questo confronto sia
un po' accademico. Ognuno parla per conto proprio, non c'è stata
una vera discussione". E così mentre i politici presentavano
le loro idee e gli intellettuali interrogavano e ponevano problemi,
sottolineavano distinzioni, a mettere d' accordo tutti ci ha
pensato la "buona" tavola toscana con i suoi affettati,
formaggi e crostini; con la pasta e ceci, la porchetta e il
rollè di verdure. Il tutto innaffiato da Chianti e
Galestro.
ENZO
RUSSO
Già
pronta la doppia tessera - "L' Ulivo non è e non
può essere un partito nuovo". Omar Calabrese, uno dei padri
organizzatori del seminario di Gargonza, risolve d'entrata ogni
dubbio. "L'Ulivo funziona - continua - solo se le differenze
restano intatte e se le singole tradizioni rimangono vive".
Ma le necessità di salvaguardare identità e storie non elimina
l' importanza dell' organizzazione. "Noi dobbiamo definire
nuove forme di adesione alla coalizione - dice Marina Magistrelli
coordinatrice della coalizione - che garantiscano regole per
tutti e consentano l'adesione ai cittadini e alle associazioni.
I partiti non devono scomparire, ma devono cedere una parte
della propria sovranità. Per questo è necessario introdurre
una doppia tessera e fare una forte campagna di tesseramento".
E la tessera dell' Ulivo per il 1997 è già pronta. Costa 10.000
lire e ne esistono già 100.000 copie. Per rilanciare la coalizione
nei prossimi mesi verranno organizzati incontri in tutti i capoluoghi
di provincia per raccontare un anno di governo, una convention
con i sindaci e un meeting sulle nuove povertà.
E.R.
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