
"La
Repubblica" 7 marzo 97
Ulivo,
Gargonza dopo la tempesta
Week end a porte chiuse con Prodi e Veltroni per rilanciare
l'alleanza
ROMA
- Un confronto "non teatralizzante", dove parlare
direttamente e non solo attraverso giornali e tv. Così il semiologo
Omar Calabrese, assessore alla Cultura di Siena, immagina la
due giorni di lavoro di Gargonza che, tra mille prudenze e ripensamenti,
dovrebbe riunire domani e domenica dieci ministri, il premier
Romano Prodi e una nutrita pattuglia di intellettuali. Calabrese,
uno degli inventori dell'iniziativa, azzarda che una cosa del
genere "farebbe bene anche alla destra". Per il momento,
bisognerà vedere se farà bene all'Ulivo che, in questi giorni
difficili, cercherà di capire qual è il suo destino, quale la
sua tenuta.
A Gargonza la parola l'avranno soprattutto i politici, chiamati
a tenere brevi relazioni su una decina di "parole chiave".
"Far parlare solo gli intellettuali - ancora Calabrese
- avrebbe avuto il significato di una passarella".
Al ruolo degli intellettuali è riservato uno dei tre blocchi
di parole-chiave: quello della ridefinizione del rapporto con
la politica, ora che non esistono più "l' intellettuale
organico, il testimone di fede e l'intellettuale liberale".
Un altro blocco riguarda i "nuovi valori ed i nuovi comportamenti":
si ragionerà anche del "successo", un'idea che la
cultura marxista e quella cattolica ha sempre respinto, e che
ora si impone, visto che tutti vogliamo più competenza e meritocrazia.
Infine si ragionerà su "scenari ideali e reali".
Per domenica, è prevista una conferenza stampa con Tana De Zulueta,
Furio Colombo e Prodi.
A Roma, intanto, Alleanza nazionale muove una prima obiezione.
Il deputato Paolo Armaroli, chiede al ministro dei Trasporti,
Claudio Burlando, se davvero è stata vietato a qualsiasi aereo
di "sorvolare Arezzo dalle 7 di sabato alle 19 di domenica,
esattamente nell'arco di tempo in cui, a Gargonza, una trentina
di chilometri più in là, si svolgerà il meeting dell'Ulivo.
I danni per l'Aereoclub di Arezzo - sostiene ancora Armaroli
- saranno enormi".
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