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[ al 13 Maggio]

       
 
 

Gli Interventi
ULIVO: D'ALEMA, NON RINUNCEREMO A RUOLO PARTITI

(ASCA) - Gargonza (AR), 8 mar - L'Ulivo ora deve governare,
ma i partiti non possono estinguersi altrimenti si apre la
strada alle dittature. Il segretario del Pds, Massimo
D'Alema, e' intervenuto nel pomeriggio al seminario di
Gargonza e con forza ha richiamato tutti i presenti a
riflettere sulla funzione democratica che svolgono i
partiti. L'Ulivo, insomma, in questo momento deve porsi
l'obiettivo di governare. ''Scusate se saro' spigoloso.
Considerare la societa' civile contro i partiti - e' stato,
secondo quanto si apprende, l'esordio del suo discorso - e'
un metodo tardo sessantottesco, una situazione estrema che
ha prodotto solo dittature o Berlusconi''. ''Per questo - ha
proseguito, sempre secondo quanto riferito da alcuni
partecipanti al convegno - sappiate che i partiti svolgono
un ruolo fondamentale nelle democrazie europee. E noi non
lasceremo il nostro ruolo, lo eserciteremo fino in fondo''.
Il leader della Quercia ha chiarito di non sapere se l'Ulivo
potra' essere una nuova grande formazione politica: se lo
sara', potra' esserlo solo con il superamento dei partiti
esistenti, altrimenti si porrebbe il problema di chi e' il
''sovrano''. E' un processo aperto ad esiti diversi. Secondo
D'Alema, se ci sara' una grande formazione politica del
centrosinistra, questa andra' va considerata in dimensione
sovranazionale. Oltre noi c'e' l'Europa, che non e' solo
moneta, ma anche politica. Sull'Ulivo, D'Alema ha
ricordato che la sua nascita e' dovuta alla fusione di tre
culture: quella laica, quella cattolica e quella di
sinistra. ''Questa saldatura - avrebbe sottolineato - ci ha
fatto vincere le ultime elezioni, ma ricordatevi che siamo
minoranza. Abbiamo 2 milioni di voti in meno ma abbiamo
vinto perche' la destra non ha un progetto e sa riunirsi
solo intorno al populismo''. Secondo il leader del Pds,
pero', l'incontro tra queste tre culture diverse ''e'
arrivato in ritardo per il prolungarsi della guerra fredda e
per i ritardi del Pci''.
D'Alema ritiene comunque che il ''dogma'' del
centrosinistra sia quello di governare il Paese attraverso
l'alleanza che ha vinto le elezioni: ci siamo combinati
meglio rispetto alla destra e adesso abbiamo l'occasione di
trasformare la societa' se sappiamo trovare nelle nostre
tradizioni la capacita' di innovare visto anche che la
contaminazione ci aiuta.
Sull'Ulivo, D'Alema ha
ricordato che la sua nascita e' dovuta alla fusione di tre
culture: quella laica, quella cattolica e quella di
sinistra. ''Questa saldatura - avrebbe sottolineato - ci ha
fatto vincere le ultime elezioni, ma ricordatevi che siamo
minoranza. Abbiamo 2 milioni di voti in meno ma abbiamo
vinto perche' la destra non ha un progetto e sa riunirsi
solo intorno al populismo''. Secondo il leader del Pds,
pero', l'incontro tra queste tre culture diverse ''e'
arrivato in ritardo per il prolungarsi della guerra fredda e
per i ritardi del Pci''.
D'Alema ritiene comunque che il ''dogma'' del
centrosinistra sia quello di governare il Paese attraverso
l'alleanza che ha vinto le elezioni: ci siamo combinati
meglio rispetto alla destra e adesso abbiamo l'occasione di
trasformare la societa' se sappiamo trovare nelle nostre
tradizioni la capacita' di innovare visto anche che la
contaminazione ci aiuta.



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