Il
Movimento per L'Ulivo: L'APPELLO PER LA GIUSTIZIA
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Il Movimento per L'Ulivo
su
Giustizia e Legalità
L’idea di istituire una commissione parlamentare
su Tangentopoli, su richiesta di una parte politica il cui unico
obiettivo è quello di delegittimare la magistratura,
lascia sgomenti e interdetti.
Il Movimento per L’Ulivo non comprende come
possa essere accettata la proposta di mettere sotto accusa proprio
coloro che hanno contribuito a far in modo che il nostro Paese
rialzasse la testa dopo anni di malgoverno e corruzione.
Un capovolgimento delle parti che ci riporterebbe
indietro nel tempo facendoci rivivere alcune fra le pagine più
squallide della nostra democrazia. Il solo pensiero fa rabbrividire
tutti coloro che hanno creduto e che continuano a credere in
un’idea diversa della politica.
Non esiste una guerra di religione fra il "partito
della politica" e il "partito dei giudici", come scrivono alcuni
quotidiani. Esiste invece uno scollamento sempre più
consistente fra quei cittadini che vogliono vivere la politica
in modo nuovo (e tanta parte di loro ha dato fiducia al progetto
dell’Ulivo), e il riaffiorare di una idea della politica cinica,
logora e autoreferenziale.
Un’idea della politica che risulta incomprensibile
ai tanti che si vogliono continuare a riconoscere nel progetto
politico dell’Ulivo.
Per questo motivo, pur ritenendosi necessaria
un’iniziativa politica che non lasci solo ai giudici il compito
di contrastare una gestione affaristica del potere, esprimiamo
sostegno e appoggio alla magistratura e al suo organo di rappresentanza,
il CSM.
Le preoccupazioni espresse dal CSM sono anche
le nostre: la gravità della situazione fa correre seri
rischi a quel fondamentale valore democratico, rappresentato
dall’indipendenza e dall’imparziale esercizio della funzione
giurisdizionale.
L’offensiva ad un valore riconosciuto anche
dalla nostra Costituzione rende palese il disegno eversivo di
quella parte politica che invoca una commissione parlamentare
di inchiesta, la cui istituzione risulterebbe lesiva del nostro
Ordinamento costituzionale.
E’ giusto e doveroso cercare di capire quello
che è successo negli anni di Tangentopoli, ma solo per
evitare che possa ripetersi nel nostro Paese ciò che
è accaduto in passato. Tale risultato è raggiungibile
solo rispettando l’operato dei giudici e le sentenze dei Tribunali,
consentendo alla magistratura di portare avanti, fino in fondo,
l’insostituibile lavoro che ha svolto sinora.
Il Movimento per L’Ulivo chiede a viva voce
di non scendere a compromessi con coloro che hanno come unico
obiettivo quello di soggiogare la magistratura e piegare la
democrazia per difendere i propri interessi affaristici di parte.
Roma, 10 Luglio 1998
PER TUTTO L'ULIVO