Prodi:
La disoccupazione e' il compito piu' difficile che stiamo affrontando.
E' difficile per tutti. Ci sta provando la Francia, l'Inghilterra
ci stanno provando tutti.
Abbiamo inventato
ed organizzato delle strutture complicatissime da spiegare ora
ma che posso riassumere in due parole. Stiamo creando le condizioni
per potere attivare nuovi posti di lavoro su base locale.
Lo sviluppo non viene portato avanti da mercenari ma da organizzazioni
promosse dallo stato che creino veramente posti di lavoro "veri".
Abbiamo 20000
immigrati che, in questi giorni vengono assunti con regolare
contratto. Fra pochi giorni 3000 nuovi operai a Manfredonia
potranno iniziare a lavorare. Oggi Gioia Tauro, dove negli anni
scorsi non attraccava nessuna nave, e' il primo porto del Mediterraneo.
Abbiamo avuto
la crisi, il PIL crescera' del 2.0% anziche' 2.5 per le crisi
asiatiche. Ora, ben lontani dall'arrenderci, dobbiamo non solo
partire con un nuovo sviluppo ma concentrandoci su questa leva,
sul lavoro, per potere rilanciare tutta la macchina economica.
E questo si realizza promuovendo le iniziative del Megzzogiorno
d'Italia e creando collaborazioni e cooperazioni con gli altri
paesi che si affacciano sul mediterraneo.
Dobbiamo porre attenzione alle imprese, ma non parlo della Fiat,
ma di aziende che impiegano anche una o due persone.
Siamo passati da iniziative di promozione del settore industriale,
ora le stiamo estendendo al commercio ed all'agricoltura.
Dobbiamo porre
la nostra attenzione alla ricerca scientifica. Siamo in grado,
con questi mezzi, di essere creatori di nuove idee, di nuove
tecnologie ma non siamo certo alla guida della ricerca mondiale.
Dobbiamo essere in grado di rilanciare la creativita' e supportarla
con un ambiente che incentivi la formazione, lo sviluppo culturale,
la ricerca.
Stiamo finanziando i grandi istituti che portano la fiaccola
dell'Italia nel mondo: l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare,
Il Comitato Nazionale Ricerche, i luoghi eccellenti del sapere.
Ma non e' sufficiente.
Ora ci concentriamo
nella lotta alla disoccupazione, non solo nel senso di trovare
un lavoro qualsiasi ai disoccupati ma per mettere in grado i
nostri giovani ed i nostri dicoccupati di entrare nel mondo
del lavoro in modo dignitoso e soiddisfacente per le loro ambizioni,
capacita' e desideri.