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Il Governo de L'Ulivo: IL DPEF

Fazio, a portata di mano
nuova fase di sviluppo
Euro sarà motore della crescita
in Italia ed in Europa

 

ROMA - L'Italia, che sta per imbarcarsi sulla nave dell'euro, ha a portata di mano ''una nuova fase di sviluppo''. Parola del governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, che individua nella crescita la chiave di volta di tutto il motore economico del paese, lasciandosi alle spalle la ''sciocca'' polemica sulla crescita della spesa previdenziale.

Il numero uno di via Nazionale crede infatti che sia ''raggiungibile'' l'obiettivo di un aumento del Pil del 2,5% nel '98, cosi' come previsto dal governo.

L'euro portera' dunque anche la crescita, se i paesi manterranno fede agli obiettivi di bilancio inseriti nel patto di stabilita', ma, ha ammonito il numero uno di Via Nazionale durante la sua audizione alla Camera, occorrera' stare molto attenti, una volta diventati membri della moneta unica, da lui definita tempo fa ''un Purgatorio''.

''Stiamo entrando in un sistema nel quale non c'e' spazio di aggiustamento dei prezzi e delle monete - ha osservato Fazio - ci stiamo imbarcando in un sistema in cui gli aggiustamenti si faranno con i costi, anche restando fuori dall'euro. Per questo dobbiamo avere un sistema di flessibilita' dei costi che vari in maniera adeguata''. E per far cio', ha proseguito Fazio, servira' anche avvicinarsi ''un po''' al sistema americano, dove non ci sono problemi sul fronte occupazionale e la competitivita' e' molto elevata.

Fazio, che si e' presentato in Parlamento il giorno il taglio del tasso di sconto, deciso per motivi economici e non per ''ragioni politiche'', e' ottimista sulle chances di crescita dell'Italia.

''L'obiettivo di una nuova fase di sviluppo dell'attivita' economica - ha detto Fazio davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato - e' alla portata del nostro paese. Ampie sono infatti le disponibilita' di risorse umane, di risparmio, di capacita' imprenditoriali e di lavoro. Il rafforzamento dell'attivita' produttiva e' al tempo stesso garanzia di piu' alti livelli di benessere per i cittadini e di maggiore stabilita'. La creazione di nuovi posti di lavoro, la disponibilita' di risorse aggiuntive attenuano le tensioni nella distribuzione del prodotto''.

Promozione del Dpef, dunque, perche' va nella direzione giusta, ma anche qualche osservazione critica.

La crescita della spesa sociale viaggia in modo troppo ''espansivo'': ma lo stesso Fazio sa ''benissimo'' che oggi le pensioni non si possono toccare, nonostante la popolazione italiana sia ormai la piu' vecchia del mondo tanto da immaginare nuovi interventi nel lungo periodo. E se la pressione fiscale scendera' in modo troppo ''modesto'' in futuro, il lavoro sommerso, svolto in Italia dagli occupati, e' un problema ben piu' grave di quello delle 35 ore.


 

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