Nel Dpef,
e' annunciato ufficialmente il rimborso del 60% dell'Eurotassa
tramite una soluzione a rate o con un assegno; l'anno che verra'
dovrebbe pero' portare anche la cancellazione di alcune vecchie
tasse, come la marca sul passaporto: e' l'indicazione che emerge
dopo gli ultimi vertici dei tecnici dei ministeri che stanno
mettendo a punto la Finanziaria '99 da 13.500 miliardi di lire.
Il ministero
delle Finanze sta lavorando alle varie ipotesi per il rimborso
dell'Eurotassa (il 60% vale 2.880 miliardi di lire che ritorneranno
nelle tasche degli italiani) ma non ha ancora preso una decisione
definitiva. Esclusa, per motivi di tempo, dallo stesso Visco
l'idea di rimborsare i cittadini con titoli di Eni4- la quarta
tranche della privatizzazione avverra' nel '98 mentre la restituzione
e' prevista per il '99- sul tavolo sono rimaste due scelte:
utilizzare lo stesso metodo usato per il prelievo (rimborso
a rate da marzo '99 a novembre '99 per i dipendenti e i pensionati,
e in due soluzioni a maggio e novembre per gli autonomi) ovvero
spedire agli italiani un assegno, cosi' come avviene per i crediti
d'imposta.
Per
quanto riguarda la manovra vera e propria, il fisco contribuira'
con circa 4.000 miliardi: 3.000-3.500 dalla lotta all'evasione
fiscale, il resto da entrate contributive.
Tre,
sostanzialmente, le linee guida del fisco nel '99: riduzione
del costo del lavoro, abbassamento del carico fiscale sulle
imprese e sfoltimento ulteriore di alcuni balzelli ritenuti
dallo stesso ministro di stampo ''medievale''. Tra questi, appunto,
potrebbe esserci anche l'eliminazione della tassa di concessione
di 60.000 lire sul passaporto, ma ancora si sta studiando in
che modo sostituire il gettito. Ogni decisione arrivera' comunque
non prima del varo della Finanziaria '99.
Il governo,
puntando anche su una crescita del Pil piu' forte del previsto
e sulla lotta per l'emersione del lavoro nero, punta soprattutto
a recuperare base imponibile proprio per abbassare la pressione
fiscale: l'obiettivo ideale del governo- secondo quanto si apprende-
sarebbe quello di raddoppiare la diminuzione dello 0,6% prevista
per il '98 dal vecchio Dpef e mantenere anche negli anni futuri
un trend di costante calo.
Per quanto
riguarda l'ipotesi di condono fiscale, questa scelta- che trova
ancora molte resistenze- potrebbe essere presa per spingere
all'emersione molte imprese che lavorano in ''nero'', abbonando
i loro carichi pregressi fiscali e contributivi. Sul fronte
dei tagli- che dovrebbero aggirarsi intorno agli 8-9.000 miliardi-
la scelta del Tesoro sara' ancora una volta quella di effettuare
interventi 'chirurgici' per ridurre ulteriormente gli sprechi.
Ecco
l'andamento dell'economia nel biennio 1997-98 secondo l'aggiornamento
alla relazione previsionale e programmatica (in miliardi e percentuale
sul Pil):
INDICATORI
|
1997
|
1998
|
DEFICIT
P.A.
|
52220
|
(-2,7)
|
52500
|
(-2,6)
|
DEBITO
|
2372212
|
(121,6)
|
2417000
|
(118,5)
|
AVANZO
PRIMARIO
|
132943
|
(6,8)
|
111400
|
(5,5)
|
SALDO
CORRENTE
|
-2636
|
(-0,1)
|
10400
|
(0,5)
|
INTERESSI
|
185163
|
(9,5)
|
163900
|
(8,1)
|
Questa
tabella mostra i probabili principali obiettivi macroeconomici
(variazioni % o miliardi) del Dpef:
INDICATORI
|
1999
|
2000
|
2001
|
INFLAZIONE
|
1,7
|
1,7
|
1,6
|
DISOCCUPAZIONE
|
11,5
|
10,9
|
10,2
|
PIL
|
2,8
|
3,0
|
2,9
|
OCCUPAZIONE
|
0,7
|
0,9
|
1
|
PRESSIONE
FISCALE
|
-0,3
|
-
|
-
|
DEFICIT/PIL
|
2,4
|
1,8
|
1,4
|
RISORSE
SVILUPPO
|
5.500
|
9.500
|
11000
|
|
|
|
|
MANOVRA
|
13.500
|
4.000
|
2000
|