Il Governo de L'Ulivo: L'INGRESSO IN EUROPA

Padoa-Schioppa,
rigore e "ricetta" per occupazione
Padoa-Schioppa, rigore e "ricetta" per occupazione
Il rilancio dell'occupazione in Europa è vitale per l'economia
12 maggio 1998

BRUXELLES - La difesa della forza dell'euro e della stabilita' dei prezzi sono i due compiti essenziali della futura Banca centrale europea. Ma non per questo la Bce si deve isolare rispetto alle altre istituzioni comunitarie e all'esigenza di affrontare il problema della disoccupazione, che e' rimasta l'unica possibila causa di 'choc'nazionali. Questa, in sintesi, l'indicazione venuta dal candidato italiano al direttorio della Bce Tommaso Padoa-Schioppa nel corso dell'audizione all'europarlamento conclusasi con un applauso.

Il mercato del lavoro, ha rilevato l'attuale presidente della Consob, rappresenta l'unico elemento, nel contesto della politica economica, che puo' portare a problemi che colpiscono un paese piuttosto che un altro. E questo perche' ormai la politica monetaria e' condotta a livello europeo e le politiche di bilancio sono 'ingabbiate' nel Patto di stabilita'. ''Ma se l'Unione monetaria avra' successo - ha detto ancora Padoa- Schioppa - ritengo che riuscira' a erodere anche questo fattore di segmentazione''.

Il livello della disoccupazione, ha osservato Padoa-Schioppa risponendo alle domande degli europarlamentari, ''e' il problema principale anche per chi si occupa di politica monetaria. Per questo dobbiamo cercare di avere una moneta stabile in una economia sana''.

Per il futuro membro del 'Board'della Bce, le cause della disoccupazione non sono pero' da ricercare nell'ambito macroeconomico. ''Ritengo invece molto importante - ha aggiunto - intervenire sul fronte microeconomico, cioe' sulla mobilita' della manodopera e sulle modalita' contrattuali''.

''E' comunque una questione di priorita''', ha detto ancora.

Fino a ora, la priorita' e' stata quella di ridurre il deficit''.

Per spiegare il suo punto di vista, Padoa-Schioppa ha citato il caso italiano rilevando che 12 anni c'era un deficit tre- quattro volte superiore a oggi, un tasso d'inflazione molto piu' alto, ma le condizioni del mercato del lavoro erano piu' o meno le stesse. Questo per evidenziare che politiche lassiste sul fronte della spesa non garantiscono la riduzione della disoccupazione.

L'attuale presidente della Consob ha quindi detto di non ritenere necessaria una 'prova di forza' da parte della Bce, attraverso la leva dei tassi, per affermare la sua credibilita'.

''Un tale comportamento - ha rilevato - sarebbe invece una prova di debolezza''..

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