Il
Governo de L'Ulivo: L'INGRESSO IN EUROPA
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Mille
lire un caffè oggi, un frigorifero 60 anni fa
ROMA - Era la fine
degli anni '30 e chi cantava il mitico motivetto ''Se potessi
avere mille lire al mese'' tutto sommato si contentava di poco:
la cifra di allora (che oggi permette di ordinare un caffe'
in un bar non di lusso) corrispondeva a circa 1 milione 200
mila lire odierne, meno del minimo contrattuale dei metalmeccanici
e l'equivalente del prezzo di un frigorifero di marca. Il possessore
di mille lire nel 1940 era ancora meno fortunato, con in tasca
un potere d'acquisto attualizzato di appena un milione (il costo
di una lavatrice), ma senza dubbio stava meglio di chi le mille
lire le possedeva 10 anni dopo: difficile trovare ispirazioni
canore nel 1950, quando la somma permetteva di comprare beni
per meno di 26.000 lire odierne e di portare a casa appena un
chilo di formaggio. E' grazie all'Istat, che ha elaborato le
statistiche relative al valore della lira dal 1861 al 1997,
che e' possibile oggi sfatare alcuni luoghi comuni e soprattutto
verificare la terribile erosione del valore nominale della moneta
dall'unita' d'Italia ad oggi. Mille lire nel 1861 erano una
buona rendita: equivalevano a 6.705.000 lire odierne, lo stipendio
di un alto dirigente. Cinquanta anni dopo, alla vigilia della
grande guerra, il potere d'acquisto delle mille lire si e' ridotto
ma ancora consente un buon tenore di vita: nel 1911 e' infatti
possibile contare su una possibilita' di spesa di 5.559.000
lire, con un'erosione reale inferiore al 20%.
Le cose cambiano con il primo conflitto mondiale e le turbolenze
che ne conseguono. Le mille lire nominali scendono a 5,2 milioni
nel 1915, a 4,1 milioni nel 1916, a 2,9 milioni nel 1917 e a
1,5 milioni nel 1920. Chi ha accumulato banconote ha la sensazione
di tenere in mano carta destinata a diventare straccia. Ad un
sensibile miglioramento durante il Ventennio (il carovita fa
dietrofront e nel 1934 le mille lire si rivalutano addirittura
a 1,6 milioni di oggi) segue poi un'altra guerra ed e' nuovamente
il tracollo per la moneta: nell'Italia occupata 1943-1945 il
potere d'acquisto di mille lire passa da 462.000 a 52.000 lire
attuali.
Finisce l'era dei conflitti, subentra prima la ricostruzione
e poi il ''boom'', ma i benefici per la lira sono annullati
da crisi sistemiche e shock petroliferi: l'erosione del potere
d'acquisto accelera in maniera esponenziale. Nel 1960 mille
lire permettono di acquistare una dozzina di quotidiani, nel
1980 con la stessa somma l'edicolante ne consegna solo due con
un supplemento; nel 1970, sempre con mille lire, si comprano
4 chili di pane, nel 1990 se ne portano a casa appena tre etti.
Il trend erosivo sembra rallentare nell'ultimo quinquennio,
anche se la banconota da mille lire perde comunque potere d'acquisto
al ritmo di 50 lire l'anno.
Ecco il potere d'acquisto, a valori attuali, di mille lire nel
corso degli anni:
Anno valore attuale di 1.000 lire
Anno
|
Valore attuale di 1.000 lire
|
1861
|
6.705.000
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1870
|
6.530.000
|
1880
|
5.554.000
|
1890
|
5.899.000
|
1900
|
6.234.000
|
1910
|
5.698.000
|
1920
|
1.560.000
|
1930
|
1.276.000
|
1940
|
1.038.000
|
1950
|
26.087
|
1960
|
18.488
|
1970
|
12.634
|
1980
|
3.399
|
1990
|
1.352
|
1991
|
1.271
|
1992
|
1.206
|
1993
|
1.157
|
1994
|
1.113
|
1995
|
1.057
|
1996
|
1.017
|
1997
|
1.000
|
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