Il Governo de L'Ulivo: L'INGRESSO IN EUROPA
Euro: a confronto le "Pagelle" sull'Italia
La sintesi dei giudizi sull'Italia

In sintesi le ''pagelle'' assegnate all'Italia dalla Commissione europea, dall'Istituto monetario europeo (Ime) e dalle Banche centrali di Olanda, Francia e Germania (Bundesbank) e dal governo tedesco.

1) Commissione europea:

''L'Italia ha raggiunto un alto grado di convergenza sostenibile e soddisfa quindi le condizioni necessarie per l'adozione di una moneta unica''. ''A partire dal 1993 e' stato realizzato in Italia un radicale risanamento di bilancio in condizioni economiche generalmente difficili''. Il debito pubblico e' definito ''molto alto'', ma in calo dal 1995.

''La Commissione prevede che il rapporto debito/Pil scendera' piu' rapidamente nel 1998'' e prende atto dell'obiettivo annunciato dal governo italiano di ''ridurre il rapporto debito/Pil di circa 3 punti percentuali all'anno, per ricondurlo sotto il 100% entro il 2003, ribadendo l'impegno a mantenere l'avanzo primario ad un livello adeguatamente elevato''.

2) Ime:

''Il rapporto debito/Pil e' molto al di sopra del valore di riferimento del 60%. Nonostante i sostanziali progressi compiuti, deve esserci una costante preoccupazione che il rapporto debito/Pil 'si stia riducendo in misura sufficiente e si avvicini al valore di riferimento con ritmo adeguato' e che la sostenibilita' della situazione di finanza pubblica sia stata raggiunta. E' necessario conseguire rapidamente avanzi complessivi di bilancio significativi e persistenti''. L'Italia, sostiene l'Ime, deve ''ridurre con decisione il rapporto debito/Pil al 60% entro un appropriato periodo di tempo''.

3) Banca d'Olanda:

Il debito pubblico resta motivo di ''significativa preoccupazione''.
''I livelli attuali di deficit e di debito sono molto vulnerabili''.
''Sui residui passivi dovrebbe essere raggiunto un accordo nel primo fine settimana di maggio per eliminarli entro un numero limitato di anni. Il deficit dovrebbe essere eliminato'', puntando a ''surplus di bilancio'' consistenti e ripetuti negli anni.

4) Banca di Francia:

L'Italia deve proseguire gli sforzi di di riduzione del debito, per raggiungere ''in tempi ragionevoli'' il livello del 60%. Occorre una ''strategia a lungo termine chiaramente indicata e verso la quale il Paese si impegni''. Necessarie, inoltre, riforme strutturali nel campo del lavoro per combattere la disoccupazione elevata.

5) Bundesbank:

La Banca Centrale tedesca nutre ''notevoli dubbi'' circa la sostenibilita' del risanamento del bilancio in Italia e in Belgio ma appoggia l'avvio dell'Euro dal 1 gennaio 1999. Ai due Paesi la Bundesbank chiede ''sostanziali impegni aggiuntivi'' per ridurre i loro debiti pubblici. Ma, osserva, fino al 2000 sono programmati ''ulteriori notevoli deficit'' invece dei cospicui avanzi che i due paesi dovrebbero conseguire per raggiungere il parametro del 60%.

6) Governo tedesco:

Il governo tedesco si e' espresso il 23 marzo favorevolmente ad un Euro a 11, compresa l'Italia, seguendo la raccomandazione della Commissione Ue del 25 marzo scorso. Nei confronti dei Paesi ad alto indebitamento, come Italia e Belgio, il governo di Bonn si limita ad osservare che ''essi compiranno ulteriori sforzi''.

Nel complesso, comunque, Bonn sottolinea con soddisfazione la ''vasta cultura della stabilita''' venutasi a creare all'interno dell'Ue e ''l'alto grado di convergenza raggiunto'' dai paesi candidati all'Euro.

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