Il Governo de L'Ulivo: L'INGRESSO IN EUROPA

Rapporto commissione UE, Italia in Europa

La Commissione europea raccomanda l'ingresso dell'Italia nell'euro dal 1999, cioe' dal momento del lancio della moneta unica. Il rapporto sulla convergenza, preparato dalla Commissione da' un giudizio complessivamente ''lusinghiero'' della situazione italiana. Il rapporto, pubblicato ufficialmente il 25 marzo, non pone alcuna condizione particolare per l'ingresso dell'Italia nella moneta unica, ma si limita a fare una esortazione rivolta a tutti ipaesi membri, affinche' continuino il cammino virtuoso del risanamento economico-finanziario.

L'esecutivo comunitario ha preso atto con soddisfazione del fatto che l'Italia ha nel 1997 il piu' alto surplus primario in Europa, seguita al secondo posto dal Belgio. La questione del debito pubblico non rappresenta, nell'analisi della Commissione, un ostacolo all'ingresso del nostro Paese nell'euro. Il rapporto prende atto delle intenzioni del governo italiano di ricondurre il rappporto debito-pil al cento per cento (dal 122 per cento del '97) entro il 2003, riconoscendo una tendenza al ribasso negli ultimi anni acceleratasi nel '97.

Anche l'altro elemento che poteva sembrava difficile per l'Italia - cioe' l'appartenenza della lira al meccanismo di cambio del sistema monetario europeo da un anno e mezzo, anziche' da due anni, come previsto dal trattato - non e' visto come un problema, considerata la stabilita' della lira all'interno della banda stretta di oscillazione.



Il futuro ha radici antiche