LA PREGIUDIZIALE ANTIULIVISTA

Diario ragionato dei giorni della crisi
attraverso le notizie di agenzia

9 ottobre

"Abbiamo perso per un solo voto"

Camera: I no al governo 313, i si 312

(ANSA) – Roma, 9 ott – I voti contrari al governo Prodi alla Camera sono stati 313. I sì sono stati 312
13:10

GOVERNO BATTUTO: PRODI, NON SONO AMAREGGIATO

(AGI) – Roma, 9 ott. – "Grazie a tutti". Prodi sorride nonostante il voto sfavorevole mentre stringe lle mani dei deputati della maggioranza. Amareggiato? "No – risponde – la coerenza è stata grande da parte di tutti".

GOVERNO: D'ALEMA, NULLA E' ESCLUSO, NEANCHE IL VOTO

(ANSA) - ROMA, 9 OTT - ''Certo adesso - ha detto D'Alema - si apre una situazione molto complessa per il Paese. Vedremo. E' una crisi dall' esito veramente molto difficile. Vedremo cosa si puo' fare. Comunque - ha aggiunto D'Alema - noi agiremo sempre con il consueto senso di responsabilita' e attenzione agli interessi generali del Paese''. Un giornalista ha chiesto se la mancata fiducia al governo sia stata dovuta a un calcolo errato di Prodi, e D'Alema risponde: ''L'errore drammatico e' di Bertinotti. Credo che chi ha visto in televisione le immagini dei parlamentari del Polo festanti intorno a Berlusconi e Fini, difficilmente le dimentichera'. E credo che per Bertinotti non sara' facile quello che lo attende. Non c'e' dubbio - ha ribadito D'Alema - che l'errore drammatico l'ha compiuto quel pezzo della sinistra che si e' sottratto alla responsabilita' del governo del Paese e che ha restituito alla destra la parola e il motivo per festeggiare, perche' loro da soli - ha sottolineato - non avrebbero mai potuto riconquistare''. (ANSA). 09-OTT-98 13:33

GOVERNO: MARINI, ABBIAMO PERSO PER UN SOLO VOTO

(ANSA) - ROMA, 9 OTT - ''Abbiamo perso per un solo voto'', ha detto il segretario del Ppi Franco Marini, uscendo dall'Aula di Montecitorio. ''Per il voto dell'on. Liotta', ha aggiunto il presidente dei deputati popolari Sergio Mattarella, che era insieme a Marini. (ANSA) 09-OTT-98 13:40

GOVERNO: COSSIGA, QUESTO CENTROSINISTRA ERA GIA' FINITO (2)

(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Dopo aver ricordato che i voti dell'Udr erano stati rifiutati sia da Veltroni sia dal leader dei Verdi, Luigi Manconi, Cossiga ha sottolineato, parlando con l'Ansa, che invece Massimo D'Alema e Franco Marini ''avevano tenuto un atteggiamento pou' responsabile''. ''La mancata concessione della fiducia - ha poi detto Cossiga - e' un rilevante fatto istituzionale ma ha un minor rilievo politico, perche' lo svolgimento della crisi del centrosinistra e la chiara rottura che al suo interno si era gia' verificata, in ordine ad un probabile impegno militare dell'Italia nei Balcani, avevano gia' decretato la fine di questo governo''. 09-OTT-98 13:49

GOVERNO: OCCHETTO, CADUTO PER LE TRAME DELLA MAGGIORANZA COINVOLTA ANCHE UNA PARTE DEI DS

Roma, 9 ott. (Adnkronos) - Il governo e' caduto per le ''trame'' tessute all'interno della maggioranza per far fuori Romano Prodi. E' duro il commento di Achille Occhetto di fronte ai 313 voti che sanciscono la caduta del governo di centro sinistra. ''Non votero' per nessun altro governo che mi verra' presentato - ha detto il presidente della commissione Esteri - Si deve andare a votare per far piazza pulita di cio' che era stato predetto da tempo, ovvero che questa maggioranza non sarebbe durata fino alla fine dellalegislatura''. Ma c'e' di piu': ''in questi due anni e mezzo non si e'costruito nulla, perche' l'Ulivo e' finito nelle mani delle segreterie di partito. E' giunta a compimento una manovra che parte da lontano, una trama - ha concluso - intessuta da settori della maggioranza e anche da una parte dei Ds, al solo scopo di far cadere Prodi''. 09-OTT-98 14:00

GOVERNO: MAGGIORANZA PENSA A PRODI-BIS PER FINANZIARIA

(ANSA) - ROMA, 9 OTT - L' ipotesi di un governo Prodi bis con il mandato di approvare la legge finanziaria facendo riferimento alla maggioranza che la scorsa primavera approvo' il Dpef (centro-sinistra piu' Udr), secondo indiscrezioni di ambienti parlamentari, e' al centro del confronto in corso a Piazza del Gesu' tra i segretari del centro-sinistra. Su questa ipotesi si registrerebbe il consenso di D' Alema e di Marini. L' ipotesi e' stata esaminata nel corso della riunione che si e' svolta nel pomeriggio a Botteghe Oscure tra D' Alema, Veltroni, Mussi e Salvi. (ANSA). 09-OTT-98 18:54

UDR: NO A PRODI BIS, SI' A LARGHE INTESE

(ANSA) - ROMA, 9 OTT - La segreteria nazionale dell' Udr ha bocciato, al termine di una riunione a cui ha partecipato anche Francesco Cossiga, l' ipotesi di un governo ''avente la stessa base parlamentare di quello bocciato'', proponendo, invece, ''una larga intesa politico-parlamentare, con il sostegno dei Ds e di Forza Italia, per un governo di adeguata autorevolezza''. Nel documento emesso al termine della riunione, l' Udr sostiene che una riedizione del Governo Prodi ''non potrebbe assolutamente fronteggiare le due emergenze del momento: la delicata situazione economica e finanziaria e le gravi vicende del Kosovo e i necessari impegni politico-militari che l' Italia dovra' eventualmente assumere per la sua appartenenza all'Alleanza Atlantica''. 09-OTT-98 19:10

GOVERNO: D'ALEMA, MAGGIORANZA 21 APRILE NON BASTA PIU'

(ANSA) - ROMA, 9 OTT - ''Il voto di oggi alla Camera segnala che la maggioranza del 21 aprile 1996 non e' piu' in grado di reggere un governo. Ci rivolgiamo dunque ad uno schieramento piu' ampio per approvare la legge finanziaria'', ha detto Massimo D'Alema dopo il vertice di maggioranza che si e' svolto a piazza del Gesu'. Il leader Ds ha proposto un reincarico a Prodi affermando che ''e' prioritario per il Paese approvare la legge finanziaria e quindi mi sembra la soluzione piu' ragionevole affidarsi al presidente del Consiglio che ha firmato questa finanziaria, perche' porti a compimento l'opera''.
09-OTT-98 19:44

GOVERNO: PRODI, NON C' E' NULLA DA RECRIMINARE

(ANSA) - BOLOGNA, 9 OTT - ''Vi ringrazio di essermi stati vicini, ci vedremo ancora, ci vedremo insieme e non c' e' nulla da recriminare. La trasformazione della politica italiana e' faticosa. Statemi vicini, e a tutti buonasera''. Cosi' il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha chiuso un breve discorso pronunciato alla stazione di Bologna, dove questa sera e' stato accolto da oltre un migliaio di persone che lo hanno incoraggiato ad andare avanti e a ''non lasciare il paese nelle mani di Berlusconi''. Sollecitato dalla folla, Prodi si e' fermato nell' atrio della stazione per commentare questa grande testimonianza di sostegno al suo governo. ''Non e' una testimonianza alla mia persona, ma ad una grande iniziativa politica che abbiamo preso assieme. Ci abbiamo creduto e in questi due anni credo proprio che non l' abbiamo mai tradita. Il resto lo vediamo nel futuro''. 09-OTT-98 22:44

10 ottobre
"Prodi bis? NIET"

CRISI: MAGISTRELLI (ULIVO), RIPARTIRE DAL 21 APRILE

(ANSA) - ROMA, 10 OTT - La crisi di governo non nasce da uno ''sfaldamento'' interno dell'Ulivo, che anzi ha dato una prova ''di grande compattezza'' ma dal ritiro ''irresponsabile'' di Prc che con l'Ulivo aveva stretto un accordo politico: questo il commento di Marina Magistrelli, coordinatore nazionale dell'Ulivo. ''Bene ha fatto Prodi - ha detto ancora - a chiedere il voto di fiducia alla Camera per verificare la tenuta della maggioranza affinche' ciascuna forza politica si assumesse le proprie responsabilita'. La caduta del governo con un voto parlamentare alla luce del sole ha il significato di un ripristino delle regole e della legittimita' costituzionale''. ''In queste ore - ha aggiunto Magistrelli - stanno arrivando nelle sedi del movimento centinaia di messaggi e telefonate che ci chiedono di non mollare e di andare avanti con il governo presieduto da Romano Prodi''. ''Una soluzione della crisi - ha concluso Magistrelli - va cercata partendo dai risultati elettorali del 21 aprile '96. In quell'occasione i cittadini hanno votato per quelle forze politiche che si presentavano davanti agli elettori con un patto elettorale, con il programma dell'Ulivo e con Romano Prodi presidente del Consiglio. Una soluzione che non tenesse conto del passato e dello spirito di quelle elezioni sarebbe un gravissimo segnale di ritorno al passato''. (ANSA). 10-OTT-98 12:52

CRISI: D'ALEMA, PRODI-BIS PROPOSTA RAGIONEVOLE

(ANSA) - BOLOGNA, 10 OTT - ''Bisogna costituire un governo per approvare la legge finanziaria e la cosa che ci sembra piu' ragionevole e' che si dia l' incarico all' uomo che quella finanziaria ha presentato al Parlamento, cioe' il presidente Romano Prodi''. Lo ha detto Massimo D' Alema ai giornalisti a margine di un convegno sull' educazione a Bologna, poco prima di recarsi da Prodi per la colazione. D'Alema ha aggiunto: ''E in quel periodo riteniamo che si debba misurare se ci sono le condizioni per rilanciare e irrobustire il centro sinistra. Se queste condizioni non vi saranno, saranno poi gli elettori a pronunciarsi''. D'Alema ha sottolineato che questa proposta ''ragionevole e seria'' e' sostenuta unitariamente da tutto l' Ulivo e anche dall'on. Cossutta. ''E' un segno di solidarieta', in un momento difficile, non ci sono sbandamenti''. Nel suo intervento al convegno, D'Alema aveva sottolineato con grande favore che ''anche Dini ha deciso di far parte della delegazione che si rechera' dal Capo dello Stato''. 12:56

CRISI: COSSIGA, "PRODI BIS? NIET"

(AGI) - Roma, 10 ott. - Risponde con un "niet" richiamandosi esplicitamente alla tradizione sovietica cui il vocabolo appartiene. Francesco Cossiga spiega che probabilmente domani incontrera' Massimo D'Alema ma annuncia intanto di non ritenere assolutamente praticabile l'ipotesi di un reincarico a Romano Prodi per risolvere la crisi di governo. (AGI)


CRISI: COSSIGA, "PRODI BIS? NIET" (2)

(AGI) - Roma, 10 ott. - "Non se ne parla neanche. Mi duole". Cosi' il presidente d'onore dell'Udr risponde ai giornalisti che gli chiedono un parere sulla proposta rilanciata a Bologna da Massimo D'Alema. Giunto al ristorante romano in cui incontrera', con gli altri esponenti del vertice dell'Udr, Helmut Kohl, Cossiga rafforza il suo diniego con un "niet". "Usiamo questo famoso avverbio sovietico - puntualizza – non dico no, dico niet". Il faccia a faccia con D'Alema, probabilmente, dovrebbe tenersi comunque domani. E rinviato a data da destinarsi quello con Silvio Berlusconi cui Cossiga si riferisce dicendo: "Berlusconi passa, giustamente, in famiglia il week-end. Io aspetto". In questo caso e' Cossiga ad attendere una risposta alla sua proposta di un governo di larghe intese come soluzione della crisi. (AGI)

11 ottobre

"Il compito de L’Ulivo non è finito"

CRISI: D'ALEMA, PRODI VUOLE VALUTARE CONDIZIONI REINCARICO

(ANSA) - BOLOGNA, 10 OTT - ''Il Presidente del Consiglio vuole valutare le condizioni prima di tutto. Vuole capire cosa significa, che prospettive ha un cosa di questo tipo come tutti noi'': cosi' D'Alema all'uscita dal pranzo a casa del Presidente del Consiglio ha risposto a una domanda dei giornalisti che hanno chiesto se Prodi si fosse detto disponibile a un reincarico a tempo per approvare la Finanziaria. ''Adesso dobbiamo vedere le posizioni politiche e le diverse forze in campo - ha aggiunto D' Alema - e su questa base prenderemo insieme le nostre decisioni''. Alla domanda di un giornalista che gli ha chiesto se a suo parere Prodi ne ha ancora voglia, D' Alema ha risposto: ''E' naturale che il Presidente del Consiglio sia amareggiato da quanto successo, ma Prodi e' un leader politico, il leader di una coalizione, e questo comporta una valutazione comune. Non e' un libero professionista che era stato ingaggiato. Discuteremo quindi anche insieme con lui. Mi ha detto - ha riferito ancora D' Alema - che prima di prendere un orientamento vuole vedere quali sono le condizioni, perche' e' del tutto evidente che lui ritiene che nel caso ci siano le condizioni per un Governo stabile, questo e' molto meglio per il paese. Valuteremo insieme''. 10-OTT-98 15:30

CRISI: PRODI, SONO UN AUDACE IN UN PAESE DI SALTIMBANCHI

(ANSA) - BOLOGNA, 11 OTT - ''Se in un paese di saltimbanchi, l'audacia e' tenere ferma una linea, finirla con il trasformismo e con questi giochi che hanno gia' rovinato il Paese, io sono un audace. Ma se l'audacia e' essere piu' bravi a fare il salto triplo carpiato, ad essere piu' veloce a cambiare le parole dette due ore prima io non sono audace perche' questa audacia io non la voglio''. Davanti ad una platea calorosa ed acclamante, il presidente del Consiglio Romano Prodi ha rivendicato con fermezza e orgoglio la sua coerenza. ''L' audacia e' coerenza - ha detto - non si costruisce un paese e un'alleanza politica sull'immoralita'''. L'occasione e' venuta dal grido di una signora dalla platea che lo ha invitato ad essere piu' audace. ''Piu' audace di cosi', cara signora, gli ha risposto Prodi aggiungendo che ''l'audacia non si vede dal tono della voce, ma dal contenuto delle parole, dai comportamenti e dalle azioni. In questo paese bisogna riflettere su che cos'e' la furbizia e su che cos'e' l'audacia. Se essere audaci e' fare il saltimbanco, io non ci sto'''. Prodi ha proseguito: ''Ci hanno detto che non sappiamo fare i conti. Noi i conti li sappiamo fare benissimo, ma quando viene qualcuno a dirti se mi dai questo o quello ti do i miei voti io dico no, no''. E i due no sono stati pronunciati a voce insolitamente alta. (SEGUE).


CRISI: PRODI, SONO UN AUDACE IN UN PAESE DI SALTIMBANCHI (2)

(ANSA) - BOLOGNA, 11 OTT - ''Noi abbiamo salvato il Paese e stiamo costruendo il futuro, non il passato perche' noi il passato lo abbiamo sconfitto'', ha rivendicato tra gli applausi. ''Noi siamo 312, ma siamo 312 uniti, gli altri 313 sono una banda''. Il premier ha aggiunto: ''Ci hanno battuto, ma solo temporaneamente. E i conti noi li sappiamo fare ma prima di tutto li facciamo con la nostra coscienza, la stessa che ieri mi ha portato a dire che non si puo' fare un Prodi bis''. Prodi ha rivendicato di avere sempre fatto una politica chiara e semplice, comprensibile da tutti, nei due anni e mezzo del suo governo. ''Non ho mai giocato a scacchi con il Paese''.


CRISI: PRODI, SONO UN AUDACE IN UN PAESE DI SALTIMBANCHI (3)

(ANSA) - BOLOGNA, 11 OTT - E per Prodi ''bisogna andare avanti cosi''', senza partite a scacchi. ''Lasciamo stare che in futuro io non ci sia, l'importante e' il messaggio che si manda al paese e che sia costante''. Poi, scandendo le parole: ''Non e' possibile un governo consumo, e' contro ogni prospettiva, ogni identita' e ogni interesse dell'Ulivo. E l'Ulivo non si mettera' mai contro l'interesse del paese''.

Rimarcando che e' ''difficile'' che ci possa essere un governo come quello descritto con Polo-Udr-Lega e Prc, Prodi ha sottolineato: ''Il problema e' riesaminare quello che e' accaduto in passato, fare un programma di prospettive per il futuro e andare avanti con le forze che abbiamo saputo aggregare''. Dal fondo della sala, una voce: 'sono le piu' pulite'. ''Credo di si''', gli ha fatto eco il premier. In questi due anni e mezzo di governo ''nessuna porcheria, nessuna porcheria'' e' stata fatta e ''neppure una lite tra i ministri. Abbiamo dato - ha detto Prodi - un grande esempio di pulizia: vorrei che certi consigli d'amministrazione di aziende cosi' solerti a criticare il governo dessero la stessa dimostrazione di pulizia''. ''Questi sono esempi che restano, il paese ha bisogno di andare avanti in questa direzione, ha bisogno dell'Ulivo: e' il destino del paese. Ci potranno essere soste, sconfitte, e questa e' una sconfitta non c'e' alcun dubbio, ma le carte del destino buono ce le abbiamo in mano noi''. (ANSA). 11-10 14:09

CRISI: BUTTIGLIONE, SI PUO' RISOLVERE PRENDENDO ATTO FINE ULIVO

(ANSA) - ROMA, 11 OTT - Se le forze del centro-sinistra prenderanno atto che l'Ulivo e' finito, allora sara' possibile dare una soluzione alla crisi di governo: e' Rocco Buttiglione, presidente dell'Udr, a ribadire il giudizio dei cossighiani sulla crisi di governo e a confermare che l'Udr e' unita nel presente e anche sul futuro delle alleanze politiche. ''L'Udr unita - ha spiegato Buttiglione - fa la sua parte per assicurare al paese un governo in questo momento drammatico, soprattutto consapevole che le scadenze che attendono l'Italia sono importanti e non eludibili. Ma un dato e' certo: e' l'Ulivo a dover dimostrare disponibilita'. Il che pero' - ha aggiunto - non vuol dire tentare, in un modo o nell'altro, una riedizione dell'Ulivo, affidandone la guida ad un altro personaggio. Ne' e' dimostrazione di disponibilita' tentare accordi al solo scopo di prendere tempo, sperando di rimettere insieme i cocci dell'Ulivo. L'Ulivo e' finito, se le forze di centrosinistra prenderanno atto di cio' - ha concluso - allora sara' possibile trovare insieme un'intesa. (ANSA). 11-OTT-98 14:23

ULIVO: PRODI E VELTRONI, IL SUO COMPITO NON E' FINITO

(ANSA) - BOLOGNA, 11 OTT - ''L'Ulivo non e' morto e il suo compito non e' finito''. Romano Prodi e Walter Veltroni ancora una volta, insieme, a Bologna, dove comincio' l' avventura del pullman e dove insieme in piazza Maggiore hanno festeggiato la vittoria del 21 aprile del '96. ''Il nostro lavoro ha respiro e fiato e non sono queste interruzioni che ci possono fermare'', ha gridato Prodi dal palco dell' Arena del Sole, dove stamattina si sono riuniti tutti i dirigenti dell'Ulivo di Bologna, parlamentari e alcuni dei piu' stretti collaboratori di Prodi, tra cui Arturo Parisi, abbracciato. Alle 11.30 da Parma e' arrivato anche Veltroni, accolto con un forte abbraccio da Prodi, e anche il ministro Andreatta e' stato invitato dal premier a salire sul palco. Il teatro non ha contenuto la folla numerosa e acclamante e in centinaia hanno seguito i due comizi dalla strada. ''Abbiamo una grande responsabilita' verso il paese, per questo dobbiamo avere serenita''', ha detto Prodi. ''Quanto successo venerdi' puo' essere difficilmente comprensibile se guardato su un orizzonte ristretto, ma su un orizzonte piu' lungo si comprende: le quattro componenti dell' opposizione (Polo, Udr, Lega e Prc) non potevano non fare tutto il possibile per buttare giu' un governo cosi' nuovo: uniti nella paura sono riusciti a fare 313, ma non sono queste le vittorie che contano''. (SEGUE).


ULIVO: PRODI E VELTRONI, IL SUO COMPITO NON E' FINITO (2)

(ANSA) - BOLOGNA, 11 OTT - Completamente solidale Walter Veltroni: ''Il voto dell'altro giorno non ha sepolto l' Ulivo'', ha detto, difendendo i passaggi politici degli ultimi giorni che ''non potevano essere diversi da quelli fatti''. Veltroni ha citato i sondaggi apparsi oggi sui giornali da cui si evince che la somma dei voti dei partiti della coalizione cresce nel maggioritario rispetto al proporzionale, al contrario invece di quanto avviene per i partiti del Polo, che risultano penalizzati dall'alleanza. ''Cio' dimostra - ha spiegato - che l'Ulivo costituisce una grande opportunita' e una grande risorsa, per potere combattere e vincere, perche' c'e' un qualcosa di piu' che viene dall' alleanza dell' Ulivo''. Per Veltroni, occorre ora pensare al futuro della coalizione ''non solo come a una somma di partiti, ma come a una grande idea politica, che ha cominciato a creare un 'esperanto' programmatico''. (ANSA).

12 ottobre

"D’Alema Premier? Può capitare"

INCONTRO MARINI-COSSIGA A PRANZO

(ANSA) - ROMA, 12 OTT - Continuano contatti e colloqui tra le forze della maggioranza e l'Udr. Francesco Cossiga e il segretario del Ppi Franco Marini si sono incontrati a colazione. Poco dopo Marini e' andato a Palazzo Chigi; nel pomeriggio Cossiga incontrera' Massimo D'Alema.(ANSA)

GOVERNO: INIZIATO INCONTRO D'ALEMA-COSSIGA

(ANSA) - ROMA, 12 OTT - E' iniziato da poco l'incontro tra Massimo D'Alema e Francesco Cossiga, nella sede del gruppo dei Ds della Camera. L'ex presidente della Repubblica si e' presentato all'incontro alla testa di una nutrita delegazione dell'Udr, composta da Carlo Scognamiglio, Rocco Buttiglione, Clemente Mastella, Gianguido Folloni e Salvatore Cardinale. D'Alema e' accompagnato da Marco Minniti, Cesare Salvi e Fabio Mussi.

GOVERNO: MARINI, D'ALEMA PREMIER? PRIMA O POI PUO' CAPITARE

(ANSA) - ROMA, 12 OTT - A gennaio D'Alema a Palazzo Chigi?: ''prima o poi puo' capitare, fra tre, quattro mesi..., non faccio l'indovino, ma adesso la grossa battaglia e' la finanziaria''. Cosi' il segretario del Ppi Franco Marini, partecipando alla trasmissione ''Porta a Porta'' risponde sull'ipotesi di un futuro incarico del segretario dei Ds Massimo D'Alema alla presidenza del Consiglio. In merito alle insidie che Cossiga puo' rappresentare per il bipolarismo Marini ha sottolineato che la logica bipolare non e' in discussione: ''il centro certamente si puo' rafforzare in termini ideali, faremmo un grande errore se mettessimo in dubbio il bipolarismo. Noi oggi - ha concluso Marini - siamo per una politica dei programmi all'interno dell'Ulivo''. (ANSA). 12-OTT-98 23:01

13 ottobre

L’UDR pone condizioni: tre anzi sette

GOVERNO: MANCONI, PRODI STA RIFLETTENDO SU REINCARICO

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - ''Ho detto a Prodi che proponiamo lui, e Prodi ha preso in seria considerazione la nostra proposta''. Lo ha affermato il portavoce dei Verdi Luigi Manconi al termine di un lungo incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio. La proposta dell'Ulivo e dei Verdi e' quella di una candidatura del presidente del Consiglio uscente. (ANSA). 13-OTT-98 14:01

GOVERNO: PRODI DISPONIBILE AL REINCARICO

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - Romano Prodi ha deciso di rendersi disponibile ad accettare l'incarico di formare un nuovo governo. Secondo quanto si e' appreso in ambienti dell'Ulivo, infatti, Prodi avrebbe sciolto le sue riserve, accogliendo cosi' la proposta che i partiti del centrosinistra gli hanno ribadito anche questa mattina. (ANSA).

GOVERNO: ECCO LE CONDIZIONI DELL'UDR PER UN REINCARICO A PRODI

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - Il ''niet'' dell'Udr era indirizzato all'ipotesi di un Prodi bis, ma, secondo quanto si apprende, il partito di Cossiga sarebbe disponibile a votare per un nuovo govero Prodi a tre condizioni. Di fronte ad un reincarico a Prodi l' Udr chiedera', spiegano autorevoli fonti del partito, che ci sia l'espressa richiesta dei voti in Parlamento, che ci sia la dichiarazione gia' fatta da D'Alema che la maggioranza del 21 aprile e' finita e inoltre l'Udr chiede di poter trattare con il presidente incaricato la formazione di un governo nuovo del quale non entrera' a far parte e al quale darebbe voto favorevole. 13-OTT-98 14:59

GOVERNO: PRODI, PRENDO ATTO DECISIONE ULIVO DI CANDIDARMI

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - Prodi conferma e ribadisce quanto gia' detto sabato scorso, cioe' che per la formazione del governo ''sono indispensabili due condizioni: la possibilita' di operare in coerenza con i propri programmi; l'esistenza di un reale appoggio in Parlamento''.(ANSA) 13-OTT-98 15:47

D'ALEMA: IO PREMIER? NOI SIAMO FIGLI DI UN DIO MINORE

(ASCA) - Roma, 13 ott - ''Siamo abituati a servire. Abbiamo sostenuto i governi che si sono succeduti e ci disponiamo a sostenere anche questo (un Prodi bis, ndr), noi siamo figli di un dio minore, destinati a servire, ma a servire il Paese''. Non e' senza una punta di amarezza che Massimo D'Alema, intervenendo al Costanzo Show, spiega con queste parole l'impossibilita' - almeno per il momento - di chiedere la guida del Governo per se stesso o per un esponente del partito di 'maggioranza relativa'. ''Un governo D'Alema - risponde il leader Ds a Costanzo -non esiste - non e' nelle cose, non ne esistono le condizioni''. Quello del governo D'Alema e' pertanto ''un tema gettato li' per avvelenare il dibattito. Siamo persone leali e corrette. Se diciamo Prodi, e' Prodi''. 13-OTT-98 15:52

GOVERNO: COSSIGA, LE CONDIZIONI PER NOSTRO SI' A PRODI-BIS

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - L' Udr potrebbe appoggiare un Prodi-bis, che pero' non sia ''un governo francobollo''. E' quanto ha spiegato Francesco Cossiga al termine di un incontro con Silvio Berlusconi, elencando le condizioni che l' Udr pone per appoggiare un nuovo governo Prodi. Cossiga ha spiegato che Prodi dovrebbe chiedere all' Udr espressamente in aula di votare il nuovo governo, dovrebbe ripetere le parole di Massimo D'Alema secondo le quali con l' ultimo voto alla Camera la maggioranza del 21 aprile e' finita. Inoltre l' Udr chiede di ''mettere becco'' nella formazione del nuovo governo, pur rimanendo fuori dal nuovo esecutivo. Se queste condizioni fossero accettate e quindi ci fosse un nuovo governo con nuovi ministri, l' Udr potrebbe votare la fiducia comunque per un esecutivo a termine, per la gestione della prima fase dell' ingresso della lira nell' Euro e se ce ne fossero le condizioni anche per la riforma elettorale. 13-OTT-98 16:32

GOVERNO: COSSIGA, LE CONDIZIONI PER NOSTRO SI' A PRODI-BIS (2)

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - ''Il 'niet' - ha spiegato Cossiga - riguardava il Prodi bis, non la persona di Romano Prodi e il 'niet' pronunciato da me, che mi considero suo amico non poteva essere un no a Romano Prodi che conosco da molto giovane. Era un 'niet' parallelo al 'niet' che aveva pronunciato lui nei nostri confronti. I suoi due alleati avevano detto: 'Con Cossiga mai', con l' Udr mai, non gli chiederemo i voti mai''. ''Se adesso - ha sottolineato l' ex presidente - si tratta di un incarico all' onorevole professor Romano Prodi, eletto indipendente nelle liste del Ppi, gia' membro del vertice del Ppe, cose che con l' Ulivo non hanno niente a che fare, perche' dovremmo pregiudizialmente dire un 'niet'?''. ''Certo, vi sarebbero alcune condizioni, a quanto mi hanno detto gli amici dirigenti dell' Udr'', ha spiegato Cossiga ai giornalisti. Prodi, ha osservato Cossiga, dovrebbe fare un nuovo governo con nuovi ministri cioe' ''niente governo francobollo'', dovrebbe richiedere all' Udr ''espressamente in aula i voti favorevoli''. Inoltre Prodi dovrebbe ''ripetere le stesse parole dell' On.D'Alema'' cioe' che con l' ultimo voto alla Camera la maggioranza del 21 aprile e' finita''. ''Noi non chiediamo ne' una parola di piu', ne' una parola di meno, dopodiche' voteremo a favore''. L' ultima condizione e' che l' Udr possa esprimersi nella formazione del nuovo governo, pur rimanendone fuori. 13-OTT-98 16:42

CRISI: BUTTIGLIONE, SONO 7 LE CONDIZIONI DELL'UDR A PRODI

(ASCA) - Roma, 13 ott - Rocco Buttiglione, presidente dell'Udr, dopo un colloquio telefonico con Francesco Cossiga, ha elencato le sette condizioni che pone l'Udr per appoggiare un governo Prodi.

Queste le condizioni dettate da Buttiglione: 1) ''il Presidente sia lo stimato economista dell'Universita' di Bologna, prof. Romano PRodi, e non l'on. Prodi leader dell'Ulivo. Occorre cioe' che il nuovo esecutivo non sia dell'Ulivo; 2) e' necessario che si tratti di un nuovo governo, e non della ripresentazione di quello vecchio; questo nuovo governo, nel quale l'Udr non puo' entrare e non intende entrare, deve essere composto dopo aver raccolto i pareri anche dell'Udr; 3) questo governo deve avere, come abbiamo detto ieri al Capo dello Stato, un carattere tecnico o al massimo tecnico-politico; 4) il governo deve garantire alcuni essenziali adempimenti, primo fra tutti la legge finanziaria, compiuti i quali riterra' esaurito il suo compito; 5) non dovra' essere compresa nella finanziaria la disposizione riguardante le 35 ore, ne' potranno esservi contenuti altri cedimenti alle tesi comuniste; 6) l'Udr non potrebbe comunque entrare nel governo e si riserverebbe piena liberta' di voto sui singoli provvedimenti; 7) il capo del governo dovra' certificare in Parlamento la fine politica della coalzione dell'Ulivo''. Buttiglione invita infine ''il Capo dello Stato a non avallare iniziative che possano porre il Parlamento nell'imbarazzo, davanti ad un esecutivo che si presenti a chiedere la fiducia, senza avere una maggioranza sufficientemente larga e politicamente limpida''.

CONSULTAZIONI: ULIVO, GOVERNO PRODI CON VERIFICA A GENNAIO (2)

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - ''Siamo consapevoli che la crisi politica - ha detto Sergio Mattarella, leggendo un comunicato a nome dell' intera delegazione - causata dalla grave decisione di Prc produca conseguenze negative al Paese. Abbiamo proposto quindi al capo dello Stato la formazione di un governo che abbia come compito l' approvazione della finanziaria indispensabile sia per far partire i provvedimenti in essa previsti per il lavoro e le fasce sociali piu' deboli, sia - ha aggiunto - per consolidare l' ingresso nell' Europa monetaria, insieme agli altri provvedimenti attuativi. Proponiamo quindi che il nuovo governo chieda il sostegno ai gruppi che hanno votato il dpef. La finanziaria - ha precisato Mattarella - va approvata entro due mesi ed e' l' impegno del governo da costituire. Questo consentira' di svolgere a gennaio la necessaria verifica politica. Abbiamo proposto che l' incarico - ha concluso - sia affidato a Romano Prodi, il cui primo governo ha predisposto la finanziaria presentata in Parlamento''. La delegazione dell' Ulivo ha quindi lasciato il Quirinale senza fare ulteriori dichiarazioni ne' rispondere a domande (ANSA).

GOVERNO: PRODI, NON HO CAMBIATO IDEA

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - ''Ringrazio il presidente della Repubblica - ha detto Prodi - per la fiducia che mi ha accordato, affidandomi l' incarico di verificare l' esistenza delle condizioni per formare il nuovo governo. Ringrazio, altresi', i gruppi parlamentari che hanno fatto al capo dello Stato il mio nome per questo delicato compito. Come ho gia' sottolineato nei giorni scorsi - ha aggiunto Prodi - la possibilita' di giungere alla formazione di un nuovo esecutivo dipendera' dalla possibilita' di mantenere una coerenza personale e di governo con gli indirizzi presentati all' elettorato. E dipendera' anche dalla verifica dell' esistenza di un adeguato appoggio parlamentare. Mi mettero' immediatamente al lavoro con l' impegno di riferire quanto prima al capo dello Stato il risultato del compito che mi e' stato affidato''. A Prodi e' stato, quindi, chiesto cosa lo avesse indotto ad accettare. ''Non ho cambiato idea - ha risposto - ho ripetuto in modo formale, non solo sostanziale, le stesse due condizioni che avevo detto sabato scorso, cioe' la verifica della fedelta' al programma presentato agli elettori e la verifica di una praticabilita' parlamentare. Sono le stesse parole che ho usato allora e che ho usato stasera''. (ANSA). 13-OTT-98 20:53

GOVERNO: MASTELLA, DICHIARAZIONI PRODI NON INCORAGGIANO

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - Il segretario dell'Udr Clemente Mastella ha reagito negativamente alle dichiarazione fatte da Romano Prodi subito dopo aver avuto l'incarico dal presidente Scalfaro. ''I toni intransigenti usati dall'on. Prodi - ha infatti affermato Mastella - ci lasciano fin da ora del tutto insoddisfatti e non ci incoraggiano a guardare con attenzione la sua esplorazione''. (ANSA).13-10 20:56

GOVERNO: COSSIGA, NON INCORAGGIANTI TONI DI PRODI

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - ''Ho ascoltato con molta attenzione e con la serieta' dovuta all'argomento le dichiarazioni rese dall'onorevole Prodi, popolare europeo, dopo l'incarico ricevuto dal presidente della Repubblica. Devo dire che il riecheggiare in esse di accenti lodevoli sul piano di una rigida idea di coerenza gia' espressi da lui insieme all'onorevole Veltroni, mai comunista, nel festival dell'Ulivo a Bologna non sono tali da incoraggiare una disponibilita' dichiarata dai vertici dell'Udr e da me confermata a prendere in considerazione una sua nuova candidatura''. Questo il commento di Framcesco Cossiga alle parole pronunciate da Romano Prodi al termine del colloquio al Quirinale. ''Quando egli ci interpellera' - ha concluso Cossiga - dovremo con maggior energia e chiarezza ribadire le nostre non trattabili condizioni e dovremo porre molta attenzione a che esse siano scrupolosamente adempiute (ANSA) 13-OTT-98 20:56

GOVERNO: UDR, PRODI HA GIA' FALLITO

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - ''Per quanto ci riguarda Prodi ha fallito prima ancora di cominciare, a meno che non dica esattamente il contrario di quello che ha detto. Ma ci sembra assai improbabile''. Rocco Buttiglione, alla fine dell'intergruppo dei parlamentari dell' Udr, ha sintetizzato cosi' la posizione del partito di Cossiga. ''Abbiamo dato oggi il benvenuto a due senatori, Di Benedetto e Cortelloni, e abbiamo dato il ben servito a Prodi'', ha aggiunto Clemente Mastella. (SEGUE).


GOVERNO: UDR, PRODI HA GIA' FALLITO (2)

(ANSA) - ROMA, 13 OTT - ''Nell' Udr - ha spiegato Mastella - non c'e' un referendum su Prodi si', Prodi no. C'e' l'unanimita': il discorso con Prodi non va. Le nostre condizioni - ha concluso il segretario dell'Udr - sono quelle gia' espresse e le dichiarazioni di Prodi sono inaccettabili''. ''Noi - ha detto Buttiglione - chiedevamo un governo tecnico, mentre Prodi e' il leader dell'Ulivo e questa sua candidatura ha l'ambiguita' di segnalare la continuita' con l'esperienza dell'Ulivo che per noi e' finita. Allora l'on. Prodi capo dell' Ulivo se vuole riformare la sua maggioranza deve parlare con Bertinotti. Prodi avrebbe dovuto fare delle dichiarazioni diverse, e cioe': io che sono un tecnico mi offro per guidare il governo per un breve periodo. Allora avremmo potuto dire si'. Ma se e' capo dell'Ulivo, lo sentiremo con cortesia e con la stima che nutriamo nei suoi confronti, ma diremo che non ci interessa''.

Per quanto riguarda il rischio che la crisi ora precipiti verso le elezioni, Buttiglione non nega che l' Udr ''guarda con preoccupazione'' all'ipotesi di scioglimento anticipato delle Camere. ''Ma guardiamo all'interesse del Paese - conclude - perche' non si puo' costruire una ipotesi politica sulla paura delle elezioni''. (ANSA). 13-OTT-98 22:57

14 ottobre:

La pregiudiziale antiulivista

CRISI: MASTELLA, ECCO COSA DEVE CHIARIRE PRODI

Roma, 14 ott. (Adnkronos) - Non un Prodi-bis, ma un governo del ''popolare Prodi'', con una base parlamentare nuova. Ecco le questioni che, secondo il segretario dell'Udr Clemente Mastella, il presidente incaricato Romano prodi deve chiarire ''preliminarmente''. ''Il governo che andrebbe a formarsi con l'appoggio dell'Udr –afferma Mastella- sarebbe un governo diverso per base e legittimazione politico-parlamentare da quello battuto in Parlamento, cioe' non sarebbe un Prodi-bis ma un governo presieduto da Romano Prodi appartenente all'area popolare italiana ed europea''. Inoltre -aggiunge Mastella- ''il governo avrebbe una base parlamentare e una legittimazione politica nuova e discontinua da quella che sosteneva il precedente governo e cio' a motivo dei voti non aggiuntivi ma determinanti dell'Udr e dal riconoscimento dell'esser irreversibilmente venuta meno la maggioranza politica uscita dalle elezioni del 21 aprile 1996''. Infine, ''di questo governo, ovviamente, come abbiamo ufficialmente detto al presidente incaricato questa mattina, l'Udr, pur se dovesse votare a favore e non certo astenersi, essendo un partito di minoranza che si muove in modo indipendente nell'area dell'opposizione, non farebbe parte ne' in modo diretto ne' in modo indiretto, cioe' ne' con rappresentanti politici ne' con tecnici da essa indicati''.
(Pol/As/Adnkronos) 14-OTT-98 17:16

CRISI: MASTELLA, NON FAREMO PARTE DI EVENTUALE GOVERNO PRODI

(ASCA) - Roma, 14 ott - L'Udr ''non farebbe parte ne' in modo diretto ne' in modo indiretto e cioe' ne' con rappresentanti politici ne' con tecnici da essa indicati'' dell'eventuale governo guidato da Romano Prodi. Lo afferma Clemente Mastella in un comunicato. 141716 OTT 98

CRISI: MASTELLA, NON FAREMO PARTE DI EVENTUALE GOVERNO PRODI (2)

(ASCA) - Roma, 14 ott - Il segretario dell'Udr invita fra l'altro il presidente incaricato ''a chiarire quanto segue. Il governo che andrebbe a formarsi con l'appoggio dell'Udr - dice Mastella - sarebbe un governo diverso per base e legittimazione politico-parlamentare da quello battuto in Parlamento, cioe' non sarebbe un Prodi-bis ma un governo presieduto da Romano Prodi appartenente all'area popolare italiana ed europea''. Ancora, il governo ''avrebbe una base parlamentare e una legittimazione politica nuova e discontinua da quella che sosteneva il precedente governo -spiega Mastella - e cio' a motivo dei voti non aggiuntivi ma determinanti dell'Udr e dal riconoscimento dell'esser irreversibilmente venuta meno la maggioranza politica uscita dalle elezioni del 21 aprile 1996''.

CRISI: UDR, MAI CHIESTI MINISTERI PER NOSTRI UOMINI

Roma, 14 ott. (Adnkronos) - L'Udr non ha mai chiesto a Prodi ministeri per se' o per propri ''simpatizzanti''. A quanto affermano fonti dell'Udr, ''sono false, nella maniera piu' categorica, le indiscrezioni fatte circolare ad arte -come gia' accaduto in questi giorni e in queste ore- secondo cui la delegazione dell'Udr avrebbe chiesto al presidente incaricato quattro ministeri di area centrista nel nuovo governo''. Le stesse fonti hanno confermato che ''l'Udr non sarebbe entrato in nessun caso nel governo, ne' con politici ne' contecnici di area''.

GOVERNO: MASTELLA, PRODI CONVOCA ULIVO E NOI CI RIPENSIAMO

(ANSA) - ROMA, 14 OTT - Il segretario dell'Udr, Clemente Mastella valuta negativamente la decisione di Prodi di convocare un vertice dell'Ulivo e sottolinea che questo gesto ''non puo' che far riconsiderare l'atteggiamento'' del suo partito. ''Romano Prodi, nell'esercizio dell'incarico eplorativo affidatogli, continua ad agire - afferma Mastella in una nota - come leader dell'Ulivo e questo non puo' che far riconsiderare l'atteggiamento dell'Udr'', visto che ''spetterebbe al vertice valutare le condizioni poste dall'Udr, il cui appoggio al governo si configurerebbe quindi come aggiuntivo ed esterno''. 14-10 18:36

GOVERNO: MASTELLA, PRODI CONVOCA ULIVO E NOI CI RIPENSIAMO (2)

(ANSA) - ROMA, 14 OTT - ''La convocazione di un vertice dell' Ulivo a Palazzo Chigi da parte dell'On. Prodi - si legge nella nota di Mastella - costituisce un elemento di novita' nelle trattative da questi intraprese nella formazione del nuovo governo, secondo il mandato esplorativo conferitogli dal presidente della Repubblica e, politicamente parlando, riguarda essenzialmente le condizioni alle quali l'Udr potrebbe permettere, con il suo voto favorevole, la costituzione di un nuovo governo. Un appoggio reso necessario dalla dissoluzione della maggioranza del 21 aprile''. Infine Mastella sottolinea che l'Udr sta rivedendo il suo atteggiamento ''anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio da Veltroni''. La delegazione dell'Udr si e' nel frattempo riunita per discutere questi ultimi sviluppi della crisi. (ANSA). 14-OTT-98 18:53

CRISI: MASTELLA, VERTICE ULIVO FA RICONSIDERARE POSIZIONE UDR

'ANCHE ALLA LUCE DELLE DICHIARAZIONI DI VELTRONI' Roma, 14 ott. (Adnkronos)- ''La convocazione di un vertice dell'Ulivo a palazzo Chigi presieduto dall'on. Prodi'' costituisce un ''elemento di novita'''' che ''non puo' che far riconsiderare l'atteggiamento dell'Udr, anche alla luce delle dichiarazioni di poco fa dell'on. Veltroni''. Lo ha dichiarato in una nota Clemente Mastella Il fatto che oggi pomeriggio si sia riunito il vertice dell'Ulivo, a giudizio del segretario dell'Udr, ''significa che l'on. Prodi, nell'esercizio dell'incarico esplorativo affidatogli, continua ad agire come leader dell'Ulivo e che spetterebbe al vertice valutare le condizioni poste dall'Udr, il cui appoggio al governo si configurerebbe quindi come aggiuntivo ed esterno''. 14-OTT-98 18:55


15 ottobre

"Non potevamo distruggere L’Ulivo"

GOVERNO: PRODI, NON POTEVO DISTRUGGERE L'ULIVO

(ANSA) - ROMA, 15 OTT - ''L'unica condizione era distruggere la coalizione dell'Ulivo, una condizione per me inaccettabile''. Con queste parole Romano Prodi ha spiegato i motivi per i quali ha rinunciato al tentativo di formare un nuovo governo.

GOVERNO: PRODI, NON POTEVO DISTRUGGERE L'ULIVO (2)

(ANSA) - ROMA, 15 OTT - ''Ho ritenuto di dover accettare l'incarico offertomi conoscendo - ha precisato Prodi dopo il breve colloquio - le difficolta'; ma so anche che era interesse del Paese''. Quindi, ad avviso di Prodi, era ''un obbligo anche affrontare i rischi e le difficolta'''. Rischi e difficolta' che per Prodi erano chiari fin dall'inizio. ''L'unica condizione per poter formare il governo - ha proseguito - era la distruzione della coalizione dell'Ulivo, che ha dato in questi anni all' Italia il risanamento interno e una crescente dignita' internazionale. Una condizione per me inaccettabile perche' non potevo essere chiamato a distruggere quanto avevo costruito. Dell'Ulivo e del sistema bipolare l'Italia ha oggi piu' che mai bisogno. Ringrazio il presidente della Repubblica - ha concluso - che ha avuto in me fiducia e amicizia ed auguro al mio Paese di poter avere presto un governo stabile e una maggioranza coesa, come richiesto dal grande ruolo dell'Italia e dalle drammatiche evoluzioni dell'economia internazionale''. (ANSA).

15-OTT-98 13:04



Il futuro ha radici antiche