(ANSA) - ROMA, 14 LUG - Per la candidatura
di Parisi nel seggio che Prodi lascera' libero a Bologna non servono
''primarie'', applicabili comunque solo in un sistema ''bipartitico'':
e' quanto sostiene Dario Franceschini, in una intervista al Gr3.
''Nel nostro paese - spiega il vicesegretario del Ppi - le primarie
farebbero si' che in una coalizione sempre il partito piu' grande
di quella coalizione vince le primarie, non sempre il candidato
che ne esce e' quello piu' adatto a vincere le elezioni. Mi pare
poi che la candidatura del prof. Parisi a Bologna sia nelle cose
da tempo e, quindi, non ci sia bisogno in un collegio su 464 di
fare le primarie''.
Quanto alla verifica del centrosinistra, Franceschini afferma
che si deve parlare ''dei problemi di cui la gente vuole che ci
occupiamo, le politiche per la famiglia, la creazione di posti
di lavoro, il rilancio del Mezzogiorno''. ''Su queste cose e'
anche naturale che dentro la coalizione ci si confronti e qualche
volta ci siano toni aspri, ma sui contenuti, sulle cose da fare,
questo e' il dovere di una coalizione, non soltanto sugli assetti
e sul modo di andare alle prossime elezioni''.
Infine, il conflitto d'interessi rilanciato da Veltroni: ''Io
credo che il modo piu' intelligente per andare avanti sia di fare
una cosa alla volta. Certo, il conflitto di interessi e' un problema
che va affrontato per mettere tutti nelle stesse condizioni in
cui si va di fronte agli elettori''.
(ANSA)
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