(Dire)- Bologna- "Non mi stanchero'
di dire che noi dobbiamo essere il punto di riferimento della
ricostruzione dell'Ulivo".
Non ha dubbi Romano Prodi: il treno dell'Asinello, tenuto a battesimo
oggi a Bologna, "marcia verso la ricostruzione dell'Ulivo". Questo
e' il suo vero traguardo politico anche se, nell'immediato, deve
portare a casa un buon successo elettorale.
Ma subito dopo, gia' dal 14 giugno, il dialogo con le altre componenti
dell'Ulivo dovra' riprendere e i "Democratici" dovranno esserne
"forte componente". Di questo Prodi, in compagnia di diversi candidati
dell'Asinello, sia alle Europee che alle Amministrative, ha parlato
con enfasi. Oltre ai candidati, Antonio La Forgia, Paolo Costa,
Enzo Bianco, Flavio Delbono, Vittorio Prodi, c'erano i piu' stretti
collaboratori di Prodi: Marina Magistrelli, Arturo Parisi e il
"dipietristra" Willer Bordon. L'incontro si e' svolto in quella
che il leader dei "Democratici", ha definito "la piu' bella sala
stampa che abbiamo avuto": un vagone del treno allestito con tavolo
in legno, poltrone in pelle, aria condizionata e angolo bar. Questo
treno, ha subito ricordato Prodi, "doveva partire il 14 aprile.
E' stato rinviato perche' quelli erano i giorni terribili e piu'
caldi della guerra nei balcani". Era necessario "un tempo di silenzio
di fronte a un evento che, al di la' delle interpretazioni, era
ed e' una vera sconfitta della politica".
La politica "deve trovare gli strumenti di pace per risolvere
i conflitti nell'accordo". E' "proprio questa la funzione che
deve avere in futuro l'Europa". E all'europa e alla guerra nei
balcani il leader dei "Democratici" ha dedicato ampio spazio.
(saz/ dire)
|