[GARGONZA:9252] Re: I: Re: Lega Nord: insulti e mancata censura - Comin.
Giovanni Cominelli  Martedi`, 25 Luglio 2000


----- Original Message -----
From: "Salvatore CAMAIONI" <csalvo@eden.it>


>
>     La giusta critica contro i governi -soprattutto quelli centristi, con
> pregiudiziale chiusura a sinistra, a guida democristiana- che non hanno
> saputo cogliere i fermenti della società italiana, non deve però arrivare
al
> punto da sublimare il populismo barbaro della Lega, che non merita i
> riconoscimenti che generosamente le tributa Cominelli. > .

La Lega è un avversario di prima grandezza. E non certo per la raffinatezza
del suo pensiero politico. Ma perchè eccita e risponde alle paure che
agitano nel profondo le vecchie società europee, e quella italiana in
particolare, al cospetto della globalizzazione marciante. Paure che
colpiscono il popolo di destra e quello di sinistra.
Ciò che sostengo, ormai da un decennio, è che bisogna comprenderne la forza,
se si vuole batterla. Il populismo barbaro non va certamente riconosciuto
positivamente, ma ne vanno individuate le ragioni motrici.Sennò noi
continuiamo a condannare e la Lega continua a vincere. E' esattamente quanto
è finora accaduto.


>     Ci sono disposizioni costituzionali che attendono attuazione da
> cinquant'anni, mentre l'ordinamento regionale è entrato in funzione nel
> nostro Paese soltanto nel 1970. Se si tiene conto della tradizionale
> vischiosità del sistema-Italia, del tempo recente delle rivendicazioni
> autonomistiche e della complessità dell'operazione, non direi proprio che
si
> vada avanti con i piedi di piombo.

Qui è il punto. La problematica federalista è matura da anni. La società del
Nord lo sa. E sa anche che la sinistra ci è arrivata tardi, obtorto collo,
svogliatamente. L'ottimismo autoconsolatorio mi pare imprudente.
Dire che ci sono disposizioni costituzionali che attendono da cinquant'anni
non mi pare un buon argomento. A parte il fatto che l'attuazione dell'art.
117 è, appunto, tra queste.

>     E' vero, alla denuncia occorre far seguire l'azione, che non è però
> quella di dare a Bossi ed ai leghisti (conclamati e pudibondi) la
secessione
> in via di fatto.

La secessione non è mai stata all'ordine del giorno. Chi vive quassù lo sa.
La devolution non è secessione. E' semplicemente l'attuazione piena
dell'art. 117. Prego di andarlo a leggere.

giocom





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