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At 21:25 20.07.00 , andrea.tamburrini wrote: > >Caro moderatore Forti, > >assodato che federalismo non è regionalismo, si potrebbe chiarire (sono duro >di comprendonio) in cosa consiste esattamente il federalismo? Premesso che rispondo non come moderatore (e quindi non come vengo appellato) ma come normale iscritto, ritengo che il federalismo consista essenzialmente in un sistema di stato e di governo costituito da sovranita' multiple all'interno di una stessa "nazione" (al limite per tutto il pianeta, come auspicava Kant). Questa molteplicita' vede ogni singolo livello responsabile di certi compiti (e solo di quelli), dotato della autorita' necessaria ad espletarli e delle risorse economiche e materiali sufficienti. Il tutto, essendo anche il federalismo uno stato di diritto, e' regolato da norme costituzionali (sia federali che locali) ed ispirato da principi guida come sussidiarieta', cooperazione e solidarieta', su cui si possono scrivere pagine e pagine di approfondimento. Questa definizione, stringata, spero non sia percepita come troppo teorica. In realta' il federalismo e' cio' che si osserva nei paesi federali e facendo una sintesi di cio' che si osserva si arriva appunto a riassumere cose come quella che ho scritto. La realta' e' quindi molto vasta ed ogni sintesi e' impietosa, soprattutto se, come me, non si ha questo dono. Si possono comunque dare altre definizioni, che sottolineino altri aspetti. Per esempio ritengo che l'aspetto piu' caratteristico del federalismo sia quello della costante ricerca di un equilibrio dinamico tra tutti i membri. Fisicamente, in quanto territori e concettualmente, come livelli di governo ed come elementi strutturali e sovrastrutturali della societa' (citta', campagna, distretti, pianura, montagna, lavoro, cultura, giustizia). Sicuramente non dobbiamo intendere il federalismo solo come un assetto politico-istituzionale (quello e' "solo" la cigliegina sulla torta) ma principalmente come un metodo di gestione di equilibri culturali ed economici e quindi in ultima sintesi, anche politici (anche se poi e' questo il livello piu' visibile, famoso ed istituzionalizzato). In quanto "metodo" esso e' adottabile ovunque ed ha bisogno di strumenti particolari. Possiamo anche definirlo "un sistema per unire garantendo il rispetto delle diversita' e l'abbattimento delle disparita'". Credo che esistano altre definizioni ma che forse la cosa migliore sarebbe di fare vari esempi su come certe cose che avvengono in Italia sono invece diverse in un paese federale. Faccio un rapido riferimento al caso della lettera di quel genitore per la sua bambina di tre mesi, che come sappiamo e' morta per un caso di malasanita' e direi di "malaorganizzazione" in senso lato, senza nulla togliere a chi si e' fatto in quattro, umanamente per salvarla. Il TG ha detto che ad Ischia nei mesi esitivi si concentra una popolazione che e' tra le 400 e le 500mila anime. Ebbene nel Ct. Ticino, federale da 200 anni, con 308'000 abitanti, abbiamo 1'000 posti letto (pubblici) con 326'000 giornate di cura (1998) - Con 550 medici, altrettanti infermieri solo negli ospedali ed anche un cardiocentro. 6500 tra medici e paramedici comprese la parte privata, le case per anziani e la parte neonatale. Il tutto finanziato dai ticinesi, con tasse ticinesi ed un modesto aiuto finaziario federale, imposte autogestite, con una legge tributaria (e sanitaria) ticinese, fatta da ticinesi e votata da un parlamento ticinese, messa in atto da un governo ticinese e da una P.A. ticinese, regolata da leggi quadro federali alla cui stesura cui anche il Ticino concorre tramite i due parlamenti federali. E' un po come il quadro di relazioni che intercorre tra l'Italia e l'Europa, solo un bel po' meno burocratico e piu' da "stato di diritto". Dimenticavo. Non esistono le USL e non esiste una Prefettura che deve dare il permesso per accendere le luci degli aereoporti (3) per fare atterrare gli elicotteri (un centinaio, mi pare). Le leggi nazionali sono 220 circa e quelle cantonali 650. Siamo quindi molto lontani dalle 150'000 che ci affliggono in Italia. Lo stesso dicasi per gli "enti dedicisori", stimati anni fa a circa 120'000 dal Censis e che in Ticino sono meno di 300 (e piu' che enti amministrativi sono organi politici eletti dai cittadini). Come vedi e' tutto un quadro diverso, molto semplificato, di buon senso, come tutte le piccole realta' di autogoverno e di sostanziale democrazia diretta. Probabilmente penserai che si tratta di una realta' fantascientifica e troppo distante dalla nostra mentalita' italica ma realizza che i ticinesi sono una popolazione lombarda di lingua e cultura italiana, non marziani. Dettagli maggiori sono sul mio sito. Gia' 43'000 naviganti hanno letto la documentazione che ci ho messo. Spero che tu possa trovarci dati, ragionamenti, tabelle grafici di interesse. In particolare puoi partire da http://rost.trevano.ch/~forti/proitafe.htm che e' il documento introduttivo. Li troverai quali compiti sono comunali e quali cantonali; quali tasse sono assegnate ad ogni livello e quale organizzazione e' stata messa in piedi per gestire tutto cio'. Alla fine potrai dare tu la tua definizione. Saluti, Francesco Forti http://come.to/federalismo ![]() |